Ora di Ottawa

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venerdì 12 aprile 2019

La mostra di fine anno degli studenti dell'Accademia Italiana



“Break the rules” è il tema della mostra di fine anno accademico dell’Accademia Italiana Arte Moda Design, inaugurata il 12 aprile davanti ad un folto pubblico. In esposizione i lavori di Design, Grafica e Fotografia degli studenti. Inaugura la rassegna, lo scrittore e filosofo Franco Bolelli, esperto di linguaggio, progettazione, comunicazione, comportamento e forme di pensiero. Il 16 aprile alla 17 in collaborazione con l’Ordine degli architetti, conferenza sul tema “Religioni e Design: gli spazi del culto”. Tra i relatori l’ìmam di Firenze, Izzedin Elzir.
                  

Convegno-conferenza “Religioni e Design: gli spazi del culto” il 16 aprile alle ore 17
Palazzina Reale di Santa Maria Novella, Piazza della Stazione, 50. Fino al 22 aprile.

         www.accademiaitaliana.com

Un caffè artistico, in un palazzo storico fiorentino di Piazza Strozzi, mette alla prova la creatività degli studenti del VI° semestre del Corso di Design, mentre quelli del V° semestre si cimentano nella progettazione di un miniappartamento in un’aula della scuola di piazza Pitti e nell’ideazione di un caffè lettario in piazza Salvemini. Tema d’ispirazione della mostra “Break the Rules”, concept ideato dal presidente della scuola, l’architetto Vincenzo Giubba, che spiega: "Break the Rules” è un invito ad andare oltre, a sperimentare, a mettersi in gioco. Questo modo di porsi comporta sicuramente qualche rischio, ma nel design le grandi idee sono sempre venute dalla sperimentazione e dal superamento di frontiere formali a favore del nuovo, inteso anche come possibilità di offrire un rapporto migliore con l'ambiente e con la vita. La scuola è il luogo migliore per realizzare ciò". Dimostrano tecnica e precisione i laureandi in Design di Accademia Italiana, coordinati dal docente Vincenzo Rocco Magrin. Hanno lavorato per la mostra di fine anno accademico – visitabile dal 12 al 22 aprile alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella, alla Stazione di Firenze -, coniugando la contemporaneità ai contesti storici. Gli occhi critici dello scrittore e filosofo Franco Bolelli, testimonial della mostra, valuteranno anche i lavori degli studenti prossimi alla laurea in Fotografia e Graphic Design. I primi hanno raccolto la sfida dando vita a una rassegna di sguardi originali, consapevoli, mai strillati. Una sfida alle regole, cosciente dell’eredità del passato e delle urgenze espressive del presente, coraggiosa nel contenuto e nella forma. Due le sezioni della mostra a cura del docente Dario Orlandi: Fotografia di moda e Fotografia documentaria, distinte per tradizione, anche se frequenti sono gli sconfinamenti che rendono le due aree contaminate. Due sezioni accomunate dalla volontà di ripensare l’immagine nei contesti di fruizione. Così ecco il ritorno al Sud con uno sguardo poetico e tutt’altro che convenzionale, o gli anti-modelli ambientati in casting stradali che rompendo le regole, diventano icone di bellezza. Ed ecco il fashion che entra nelle cave di marmo di Carrara e rende omaggio alla tradizione operaia.
Interessante il fenomeno di spopolamento di certe aree del Sud Italia o il focus sull’artigianato fiorentino che diventa punk.
Per la Sezione Graphic Design, curata dal docente Walter Conti, la rottura delle regole deve contenere come premessa la loro conoscenza, tenendo ben presente che ogni grande cambiamento nella grafica ha rivoluzionato il mondo della comunicazione. Per esempio il linguaggio verbale si è materializzato in segni astratti poi evoluti in suoni ed alfabeti. L'invenzione del corsivo ha permesso per la prima volta ai monaci copisti di fissare velocemente su carta idee e pensieri. Gutenberg con l'uso dei caratteri mobili prima e Aldo Manuzio poi con l'invenzione del Catalogo ci portano direttamente nella modernità. Con i progetti presentati alla Palazzina Reale gli studenti hanno cercato di interpretare la rottura degli schemi da molteplici punti di vista: concettuale, linguistico, comunicativo, percettivo, visivo, compositivo, tipografico, tecnologico.
I poster degli studenti del IV semestre, presentano libere interpretazioni inspirate a quella cultura grafica che ha generato importanti cambiamenti e innovazioni nella comunicazione visiva: dalle sperimentazioni di nuovi strumenti, alle rivisitazioni di movimenti artistici di rottura, come le avanguardie storiche, fino alla ricerca di tecniche di rappresentazione più dirompenti che hanno prodotto significativi cambiamenti nel linguaggio visivo. E infine, sui cubi, i progetti frutto delle loro ricerche su tematiche eterogenee.

In concomitanza della mostra, il 16 aprile alle 17, sempre alla Palazzina Reale, si terrà una conferenza sul tema “Religioni e Design: gli spazi del culto”. “Ho pensato a un tema che potesse andare oltre le barriere che dividono – riprende Giubba -, in un'ottica di apertura mentale. Il dibattito sul design, sulla progettazione dello spazio e sull'architettura, può offrire un'occasione per elaborare nuove idee".
Relatori della conferenza promossa dall’Accademia Italiana, in collaborazione dell’Ordine degli architetti: l’Imam di Firenze Izzedin Elzir (ha studiato Design all’Accademia Italiana), il professor architetto Fabrizio Rossi Prodi; l’architetto Edoardo Milesi e Maurizio Sangalli, presidente Istituto Sangalli.

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi

















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