Ora di Ottawa

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mercoledì 26 maggio 2021

American Art 1961 - 2001. La nuova grande mostra a Palazzo Strozzi


L'attività espositiva di Palazzo Strozzi riprende alla grande 

Dal 28 maggio al 29 agosto 2021 Palazzo Strozzi presenta American
Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker, una grande mostra che celebra l’arte moderna degli Stati Uniti d’America attraverso oltre 80 opere di artisti come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker, esposte a Firenze, alcune di esse per la prima volta in Italia, grazie alla collaborazione con il Walker Art Center di Minneapolis.

L’esposizione propone uno straordinario percorso attraverso importanti e iconiche opere di personalità e movimenti che hanno segnato l’arte americana tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre 2001: dalla Pop Art al Minimalismo, dalla Conceptual Art alla Pictures Generation, fino alle più recenti ricerche degli anni Novanta e Duemila.




A cura di Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi), la mostra testimonia la poliedrica produzione artistica americana tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni, proponendo una inedita rilettura di quarant’anni di storia e affrontando tematiche come lo sviluppo della società dei consumi, la contaminazione tra le arti, il femminismo, le lotte per i diritti civili.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze e Walker Art Center, Minneapolis. Sostenitori Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi, Intesa Sanpaolo. Premium sponsor: Gucci. Con il sostegno di Enel.



Info: www.palazzostrozzi.org

Nicoletta Curradi

domenica 23 maggio 2021

Il Chianti Classico si è presentato al mondo tra tradizione e nuove tecnologie




Quale sede  migliore di un luogo  rinascimentale per celebrare una rinascita? La Chianti Classico Collection/Connection  si è tenuta nei giorni scorsi in una sede nuova, non più la consueta Stazione Leopolda, ma antica, risalente al XIV secolo. La manifestazione è stata infatti  ospitata nel Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella, il convento domenicano  dell’omonima basilica, che conserva al suo interno una stupenda Cappella dei Papi, dipinta dal Pontormo. 




Un'anteprima globale per il Chianti Classico: degustazioni in presenza in 6 città di 5 paesi –  toccando  i principali mercati: Europa, Asia e Nord America – e  interazioni on line con i produttori. Una formula nuova, ibrida,  per presentare le nuove annate del Gallo Nero e far incontrare i soci, operatori del settore e stampa.
Un’edizione che ha registrato numeri importanti, con migliaia di persone tra addetti ai lavori e giornalisti, per degustare circa 10.000 bottiglie delle oltre 400 etichette presentate.
Il calendario degli appuntamenti si è snodato tra le città di Chicago, Firenze, Londra e New York, per proseguire con  Monaco e  chiudere con Tokyo. 

Il Gallo Nero è stato presentato nelle sue declinazioni: 196 etichette di Chianti Classico annata, cui si sono  aggiunte 9 anteprime della vendemmia 2020, 139 di Chianti Classico Riserva e 98 di Chianti Classico Gran Selezione. L’anteprima ha lasciato spazio anche ai vini in divenire: sono 16 i vini che aspirano a diventare Chianti Classico annata e 14 Chianti Classico Riserva. Presente anche il Vin Santo del Chianti Classico, presentato da 35 aziende, e l’Olio DOP Chianti Classico, con 34 etichette.

“Questa edizione è un inizio – dichiara il presidente Giovanni Manetti – siamo tornati a presentare i nostri vini in uno scenario del tutto diverso rispetto allo scorso febbraio, che ci ha richiesto di saper rispondere con prontezza alle nuove esigenze. Questa lunga interruzione dei viaggi internazionali ci ha spinto a trovare soluzioni alternative e mai come in questo momento è importante sentire vicini i nostri interlocutori all’estero”. I mercati della Connection assorbono oltre il 70%della produzione e “una formula ibrida assicura massima sicurezza a chi degusta in presenza e al contempo moltiplica le possibilità di noi viticoltori di interfacciarci sui mercati”.

In forte crescita le vendite del Chianti Classico nel primo quadrimestre del 2021 che registra un +31%, attestandosi a circa 11 milioni di bottiglie, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Numeri che si confermano maggiori anche rispetto al 2019, spuntando un +7%.




Eccellenti le etichette assaggiate: spiccano tra le annate 2019 Castello di Albola, Dievole, Marchesi Antinori - Peppoli e Val delle Corti. Tra le annate 2018 si notano in particolare Castelli del Grevepesa - Clemente VII,  Fontodi,  Orrmanni e Lamole di Lamole.




Nicoletta Curradi

mercoledì 12 maggio 2021

Barbara Fabbroni e il suo ultimo libro


L' ultimo romanzo di Barbara Fabbroni è “L’Amore all’improvviso” dal  quale è stato tratto l’omonimo film.





È una storia d’amore, il racconto di una giovane donna che nonostante tutto cerca di tirare fuori la sua vera natura, di incontrare quella parte di sé che per dovere, famiglia, ingiunzione deve tenere nascosta.

Sempre presa dal lavoro e dal desiderio di non deludere il padre, Sveva, la protagonista, non aveva mai dato importanza alla sua femminilità e all’amore, finché sulla sua strada appare Benjamin, un giovane affascinante e galante che la corteggia regalandole momenti indimenticabili. Ma proprio quando sembra che l’amore stia sbocciando… una scoperta sconvolgente e lui sparisce nel nulla. Non è ancora riuscita a dimenticarlo, ma è consapevole che Benjamin se n’è andato per sempre. Lanciata verso una nuova vita, tra successi professionali, felici dinamiche familiari ritrovate e una nuova consapevolezza della sua femminilità, Sveva torna a Roma per il Natale dove qualcosa di meraviglioso l’attende… è una sorta di rinascita. Un riscatto dalle catene familiari che l’hanno ingabbiata in una vita non sua.
È la storia di Sveva, una giovane donna, figlia di un nobile avvocato romano. Sveva segue le orme del padre che ripone in lei grandi aspettative. Dopo varie esperienze nei più importanti studi legali del mondo, si trasferisce a Londra per una nuova sfida. Sempre presa dal lavoro e dal desiderio di non deludere il padre, Sveva non aveva mai dato importanza alla sua femminilità e all’amore, finché sulla sua strada appare Benjamin, un giovane affascinante e galante che la corteggia regalandole momenti indimenticabili. Ma proprio quando sembra che l’amore stia sbocciando… una scoperta sconvolgente e lui sparisce nel nulla. Non è ancora riuscita a dimenticarlo, ma è consapevole che Benjamin se n’è andato per sempre. Lanciata verso una nuova vita, tra successi professionali, felici dinamiche familiari ritrovate e una nuova consapevolezza della sua femminilità, Sveva torna a Roma per il Natale dove qualcosa di meraviglioso l’attende…

Barbara Fabbroni è nata ad Arezzo dove svolge la sua attività di psicologa e psicoterapeuta. Laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi di Firenze, con una tesi su anoressia e bulimia che diventa anche un libro, si è specializza in Terapia breve strategica e Analisi transazionale clinica. Volto noto in programmi Rai e La7, collabora da anni come giornalista con testate nazionali come Novella 2000, Astra, Voi, Visto, LeiStyle. All’attività clinica intreccia da tempo quella di scrittrice. Oltre a numerosi saggi e articoli scientifici – tra i quali Solitudine e Il bambino smarrito con cui vince, nel 2013, il premio Cesare Pavese per la saggistica – pubblica i romanzi: L’amore, forse (2015); Coach in love (2016), che riceve il Premio città di Taormina al Festival del Cinema di Taormina; Sesso e seduzione (2017); Love in the city (2018).

Nicoletta Curradi

Chianti Classico Collection 2021 diventa Connection: un incontro globale in 6 città di 5 paesi del mondo


 

Chicago, Firenze, Londra, Monaco, New York, Tokyo: le nuove annate del Gallo Nero in un incontro globale tra produttori e addetti ai lavori

 



Dopo 27 edizioni della ormai tradizionale degustazione in presenza, momento di incontro tra soci del Consorzio e professionisti del settore e stampa, il Gallo Nero innova radicalmente la formula per presentare le ultime annate.

 

Eletti due giorni a maggio, giovedì 20 e venerdì 21, per le città di ChicagoFirenzeLondra e New York, mentre il 22 e il 23 giugno è il turno di Monaco, per chiudere con Tokyo il 30 giugno.  In queste sei città di cinque paesi diversi si terranno degustazioni in presenza delle nuove annate di Chianti Classico, esclusivamente su invito e rivolte a un selezionato pubblico di settore. Non più solo Firenze, una delle due capitali del Chianti Classico, ma nel 2021 il Gallo Nero diventa per due giorni protagonista nei suoi principali mercati, in Nord America, in Europa e in Asia.

 

Si allarga la scena del Gallo Nero anche durante gli eventi: per la prima volta il Consorzio lancia un format ibrido tra degustazione in presenza degli addetti ai lavori e interazione on line con i produttori. Tramite la piattaforma finlandese Brella, integrata con il nuovo catalogo virtuale sviluppato da Bottlebooks, ciascun partecipante potrà fissare appuntamenti o interagire in chat con i produttori durante la degustazione.

Un’edizione globale che promette numeri importanti: sono attese oltre 2800 persone tra addetti ai lavori e giornalisti, per degustare circa 10.000 bottiglie delle oltre 400 etichette presentate.

 

In degustazione il Gallo Nero nelle sue declinazioni: 196 etichette di Chianti Classico annata, cui si aggiungono 9 anteprime della vendemmia 2020, 139 di Chianti Classico Riserva e 98 di Chianti Classico Gran Selezione. Ma ad una vera anteprima non possono mancare anche i vini atti a divenire: sono 16 i vini che aspirano a diventare Chianti Classico annata, e 14 Chianti Classico Riserva. A completare una già ricca degustazione anche la sfumatura ambra del Vin Santo del Chianti Classico, presentato da 35 aziende, e l’oro verde dell’Olio DOP Chianti Classico, con 34 etichette.

 

A Firenze ulteriori due novità. Per alcuni selezionati operatori del settore i giorni di degustazione proseguirà anche il 22, il 23 e il 24 maggio. Inoltre, quest’anno la Connection sarà ospitata nel Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella, il convento domenicano risalente al secolo XIV dell’omonima Basilica, luogo simbolo del Rinascimento. Splendidamente affrescato, è il chiostro più grande della città, edificato a metà del 1300, da cui si accede all’antica Farmacia di Santa Maria Novella e alla Cappella dei Papi, realizzata all’interno di quelli che erano gli appartamenti papali, il “Laterano fiorentino”, affrescata da un giovane Pontormo.

 

“Questa edizione è un inizio – dichiara il Presidente Giovanni Manetti - torniamo a presentare i nostri vini in uno scenario del tutto diverso rispetto allo scorso febbraio, che ci richiede di saper rispondere con prontezza alle nuove esigenze. Questa lunga interruzione dei viaggi internazionali ci ha spinto a trovare soluzioni alternative, e mai come in questo momento è importante sentire vicini i nostri interlocutori all’estero. I mercati della nostra Connection tutti insieme assorbono oltre il 70% della nostra produzione. Una formula ibrida assicura massima sicurezza a chi degusta in presenza e al contempo moltiplica le possibilità di noi viticoltori di interfacciarci sui mercati.  Con la Chianti Classico Connection intendiamo proprio proiettarci nel futuro con questo spirito: l’unione di tradizione e innovazione. Vorrei sottolineare che grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Firenze anche la location di quest’anno incarna questo punto di incontro. Santa Maria Novella è il cuore nevralgico della città, e il Chiostro Grande è esattamente una delle punte del Rinascimento, la facciata della Basilica a opera di Leon Battista Alberti, e il capolavoro del razionalismo italiano di Giovanni Michelucci, la Stazione centrale di Firenze.”


Nicoletta Curradi