Ora di Ottawa

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mercoledì 18 luglio 2018

La XXII edizione del Premio Fair Play - Menarini


Nella cornice di piazzale Michelangelo, da cui si ammira un panorama mozzafiato su Firenze, Menarini accoglie stasera, 18 luglio, i premiati della XXII edizione del Premio Fair Play-Menarini. Una cena di gala per celebrare quei campioni che, contando solo sul proprio talento, si sono distinti sul campo da gioco seguendo rigorosamente le regole, rispettando gli avversari e incarnando a pieno i valori del Fair Play. 
“Per un’azienda come Menarini, che s’impegna ogni giorno nella ricerca di nuove cure, è necessario avere il fair play nel Dna – ha detto Ennio Troiano, direttore Corporate delle Risorse Umane del Gruppo Menarini –. Per il sesto anno consecutivo Menarini vuole omaggiare i campioni che portano i valori dello sport e della vita in giro per il mondo, rappresentando un esempio positivo per le nuove generazioni”.



La XXII edizione del Premio Fair Play Menarini culminerà domani, giovedì 19 luglio, con la cerimonia di premiazione a Castiglion Fiorentino. 
L’evento sarà trasmesso alle 20,30 in diretta su Sport Italia, sul canale 60 e 153 del digitale terrestre e sul canale 225 di Sky. 

I premiati del XXII Premio Internazionale Fair Play – Menarini sono:
Stefan Holm, Fair Play
Giovanni Trapattoni, Una vita per lo sport
Tony Kukoc e Robert Korzeniowski, Personaggi mito
Elisa Santoni, Fair Play modello di vita
Antonio Di Gennaro e Massimo Rastelli, Carriera nel Fair Play
Xavier Jacobelli, Narrare le emozioni
Karolina Kostner, Sport e Vita
Serena Ortolani e Davide Mazzanti, Sport e Vita
A.S. Cittadella, I valori sociali dello sport
Marco Bortolami, Promozione dello sport
Daniela Hantuchova, Fair Play e solidarietà
Vanessa Ferrari, Modello per i giovani
Charlotte Kalla, Fair Play e ambiente
Arianna Fontana, Premio speciale Sustenium Energia e cuore
Marco Maria Dolfin, Lo sport oltre lo sport
Noemi Biagini, Premio Speciale Fiamme Gialle "Studio e sport"



Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

martedì 17 luglio 2018

MAREDAMARE si conferma unico salone di riferimento per il beachwear


Si è conclusa lunedì 16 Luglio l’undicesima edizione di MAREDAMARE, unico salone professionale in Italia dei comparti mare e intimo alla quale hanno partecipato più di 8.500 visitatori di cui il 23% provenienti dall’estero, dato in aumento rispetto al 2017. Mentre è stato registrato un lieve calo del numero dei visitatori nazionali rispetto alla scorsa edizione, probabilmente dovuto all’anticipazione delle date della fiera.
MAREDAMARE ha ospitato dal 14 al 16 luglio, presso la Fortezza da Basso di Firenze 234 collezioni PE 2019 di 132 aziende tra nazionali ed estere, alle quali si sono aggiunte inedite creazioni dei giovani talenti vincitori del concorso The Link, ideato e promosso da MarediModa.
L’ampliamento degli spazi espositivi (in totale 9.000 mq.) e il nuovo layout della fiera hanno permesso di arricchire l’offerta registrando la presenza di 42 nuovi marchi e il gradito ritorno di 12 aziende. L’elenco di tutti gli espositori è consultabile sul sito Maredamare.eu I paesi che con la loro partecipazione hanno contribuito alla crescita del salone sono stati Australia, Belgio, Brasile, Colombia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera.
Quest'anno MAREDAMARE ha ospitato circa 300 buyer tra nazionali ed esteri provenienti da Germania, Russia, Spagna, Grecia, Portogallo e Olanda.
Abbiamo visto per la prima volta a MAREDAMARE le collezioni di: 100%Brasil, Aelia Anna, Beliza, Brissus - Sustainable Swimwear, Enamorata, Luna Llena, Maaji Colombia, Malmok, Mele Beach, Pat&Can e Seafolly Australia. A questi nomi si aggiungono i brasiliani Blueman, Despi, Emi Beachwear, Lua Morena, Maryssil e Rio De Sol, presenti grazie a ABIT, Brazilian Textile and Apparel Industry Association, che hanno presentato le loro collezioni per la prima volta a Firenze con la sfilata Tribute to Brazil - The Catwalk. Tra le new entry segnaliamo gli italiani: Amadine, Annacreas, Aqua, Axa Shoes, Blueberry Italia, Chéri, Chiaramosca, Clara Aestas, Conturelle, Daniela Grillo Beachwear, Felina, Fico, Gibèl, Laetitia Beachwear, Marelina, Miriam Stella, Okeo, Paanda Original, Raffaella Zanetti, Raviolina, Reebok, Seangolare e Torinohavana.

Nicoletta Curradi

Foto di Nicoletta Curradi

lunedì 16 luglio 2018

Finocchiona IGP e porchetta, dalla Salumeria di Monte San Savino a tutto il mondo


Sono passati più di 50 anni da quando la saracinesca di quella che era una macelleria di quartiere fu alzata. Oggi quel negozio è diventato un’azienda Florida, alla cui guida c’è un giovane imprenditore.
“Due generazioni si sono avvicendate qui”, spiega Alessandro Iacomoni, proprietario della Salumeria di Monte San Savino. “La storia della mia famiglia è legata a questa azienda”. E ancora si ricorda bambino, durante la sagra della porchetta  savinese, mentre curiosava dietro al bancone del padre per vedere da vicino come si svolgeva il concorso per la porchetta migliore.
Oggi, pur restando l’attaccamento alla tradizione e al territorio, la Salumeria ha cambiato volto. Non è più un’impresa familiare: dà lavoro a oltre 40 persone, guarda con ambizione e con ottimi risultati ai mercati esteri, e per alcuni prodotti è divenuta leader del settore. Tanto da vincere premi anche in Inghilterra.




"I nostri prodotti rappresentano il territorio – spiega Iacomoni – e le eccellenze che esprime, come porchetta e finocchiona Igp sono tra i nostri prodotti di punta”. Secondo il Consorzio Tutela della Finocchiona, nell’Aretino si producono oltre 281mila chilogrammi del prelibato salume, tanto che Arezzo è la prima provincia in Toscana per produzione. “La maggior parte di questa  produzione – spiega Iacomoni – esce dalla nostra azienda” e va ben oltre la Toscana. “E’ un salume molto apprezzato nei mercati esteri: lo esportiamo in Germania, Belgio e Inghilterra”. Perfino in Nuova Zelanda, da non credere... Il segreto? Filiera corta, carni toscane e italiane e ricerca della qualità in ogni fase della produzione.

“Ma il prodotto che ci ha spinti a fare il salto, da macelleria ad azienda, è stata la porchetta”. A Monte San Savino, patria della gustosa pietanza, distinguersi nella sua produzione è sempre stato un fatto di cui andare fieri. “Abbiamo cinque forni a legna, utilizziamo carne italiana, e poi per il condimento ci affidiamo al finocchio prodotto nel territorio”. Nessun segreto, solo tradizione coniugata con la qualità: un connubio che ha portato,l’azienda a ricevere anche un riconoscimento in Inghilterra.
Ma cosa c’è nel futuro di questa storica azienda? “Stiamo pensando ad un ampliamento. In particolare per la parte della produzione. Ovviamente investiremo nel territorio, sempre qui, in Valdichiana. E poi continuiamo a guardare all’estero. I prossimi mercati nei quali vorremmo entrare sono Giappone e Canada. Servono particolari certificazioni e stiamo già lavorando per averle”.
Intanto la produzione non si ferma: circa due milioni di chili di merce vengono prodotti ogni anno. Comprese finocchiona e porchetta, che rimangono l’emblema di questo territorio.

Il Consorzio Finocchiona IGP promuove frequenti iniziative, come gli eventi di abbinamento a vino Chianti Classico e a birra artigianale, come quella del Birrificio agricolo San Girolamo. 


Alessandro Iacomoni, classe 1977, è anche  il nuovo presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona IGP. Con Iacomoni fanno parte del nuovo organo Fabio Viani, nel ruolo di vicepresidente, e cinque consiglieri: Grazia Gelli, Antonella Gerini, Cristiano Ludovici, Antonio Morbidi e Marco Pisoni. Direttore del Consorzio è Francesco Seghi. 

Il nuovo presidente. Alessandro Iacomoni è fra i presidenti più giovani alla guida dei Consorzi di tutela di prodotti DOP e IGP italiani..  L’obiettivo primario è quello di promuovere e consolidare un prodotto con trend in forte crescita sui mercati nazionali e internazionali,  anche se è recente il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta, ricevuto nell’aprile 2015.

 Nicoletta Curradi 



sabato 7 luglio 2018

In un balletto la storia del burattino più famoso al mondo



Per Orizzonti verticali – Arti sceniche in cantiere a San Gimignano in Piazza S. Agostino è andato in scena il 6 luglio il balletto ProtoPinocchio. 


Gli  interpreti  sono Jennifer  Rosati, Lorenzo Di Rocco, Giuseppe Iacoi. 
La  voce  è di  Virginio Gazzolo, la coreografia di Patrizia de Bari, la
drammaturgia di Tuccio Guicciardini. Le musiche originali  sono di Bruno Coli,  i costumi di Rosaria Minneci. 


Coproduzione Compagnia Opus Ballet, Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali/Fondazione Fabbrica Europa. 



Protopinocchio è il primo passo verso la versione completa di Pinocchio che vedrà la luce nell’inverno di quest'anno ed è basato su uno dei capolavori della letteratura italiana e mondiale. 

Questo primo studio racconta la nascita di Pinocchio fino alla sua fuga. Una nascita meravigliosa, intrigante e fantastica di un personaggio che trascende inequivocabilmente dal quotidiano e di una fuga verso la scoperta e la ingenua curiosità di far parte del mondo terreno. Non sarà, come sappiamo, un viaggio facile, anzi pieno di tranelli, traversie e bugie. Tre personaggi in scena: Pinocchio che  vuole esser modellato e reso libero di scoprire il mondo; Geppetto che diventa suo malgrado il “padre costruttore” e suo complice, capace di entusiasmarsi per quel pezzo di legno magico, e Mastro Ciliegia fiducioso nella mancanza di pericoli della realtà, un personaggio che si lega alla concretezza terrena incapace di accorgersi del magico. Tre personaggi fondamentali nel prologo pinocchiesco di questo lavoro.

Il balletto ha attratto un folto pubblico, coinvolgendolo in uno spettacolo originale dalle coreografie semplici, ma molto curate, che hanno creato un'atmosfera antica, ma sempre attuale.
Il 7 luglio va in scena una replica. 

Nicoletta Curradi




venerdì 6 luglio 2018

Vernissage il 7 luglio per la Tavola Doria al Castello di Poppi


Apertura in grande stile domani, sabato 7 luglio, alle ore 18,00 al Castello di Poppi della mostra NEL SEGNO DI LEONARDO. LA TAVOLA DORIA DAGLI UFFIZI AL CASTELLO DI POPPI, che rappresenta l’evento clou di questa estate in Casentino, frutto dell’inizio di una collaborazione fra gli Uffizi e il Comune di Poppi che – secondo le dichiarazioni del direttore del museo fiorentino, Eike Schmidt, proseguirà anche negli anni futuri con altri importanti prestiti ed eventi culturali e che anticipa i festeggiamenti 2019 per il 500simo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
Alla cerimonia inaugurale a fianco del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike   D.Schmidt, saranno presenti Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il presidente del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, Luca Bagnoli, il direttore del Tokyo Fuji Art Museum, Akira Gokita, a fianco del sindaco di Poppi, Carlo Toni, del Presidente dell’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Luca Santini e della curatrice della mostra, Alberta Piroci Branciaroli.

Nicoletta Curradi