Ora di Ottawa

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giovedì 20 febbraio 2020

Aria. Tomás Saraceno a Palazzo Strozzi




TOMÁS SARACENO. ARIA


Dal 22 Febbraio 2020 al 19 Luglio 2020
Le opere di Tomás Saraceno (Argentina, 1973) possono essere interpretate come una ricerca continua tra arte, architettura, biologia, astrofisica e ingegneria. Le sue sculture sospese, i suoi progetti collettivi e le sue installazioni interattive propongono ed esplorano nuove forme sostenibili di vivere ed esperire la realtà che ci circonda. La sua arte coinvolge il pubblico in esperienze immaginative e partecipative per ripensare collettivamente il modo in cui abitiamo il mondo, al di là di una prospettiva solo umana.
In quello che costituisce il suo più grande progetto mai realizzato in Italia, l’artista trasformerà Palazzo Strozzi in un nuovo spazio unitario mettendo insieme sue celebri opere e una nuova grande produzione site specific. Affiancata da un ricco programma di attività interdisciplinari, la mostra creerà una sorta di organismo vivente tra l’umano e il non umano, il visibile e l’invisibile, in cui tutti gli esseri entrano in connessione contribuendo alla creazione di una nuova realtà condivisa.
Nicoletta Curradi


 Saraceno (Argentina, 1973) possono essere interpretate come una ricerca continua tra arte, architettura, biologia, astrofisica e ingegneria. Le sue sculture sospese, i suoi progetti collettivi e le sue installazioni interattive propongono ed esplorano nuove forme sostenibili di vivere ed esperire la realtà che ci circonda. La sua arte coinvolge il pubblico in esperienze immaginative e partecipative per ripensare collettivamente il modo in cui abitiamo il mondo, al di là di una prospettiva solo umana.
In quello che costituisce il suo più grande progetto mai realizzato in Italia, l’artista trasformerà Palazzo Strozzi in un nuovo spazio unitario mettendo insieme sue celebri opere e una nuova grande produzione site specific. Affiancata da un ricco programma di attività interdisciplinari, la mostra creerà una sorta di organismo vivente tra l’umano e il non umano, il visibile e l’invisibile, in cui tutti gli esseri entrano in connessione contribuendo alla creazione di una nuova realtà condivisa.

Nicoletta Curradi



mercoledì 19 febbraio 2020

I love food, ecco il tema di Taste 15



L’amore per il cibo significa golosità, piacere, passione, coinvolgimento, gioco, erotismo, scambio, sperimentazione, tradizione, etica, estetica. L’amore per il cibo è serio, è ironico, è sano, è fantasioso, è incontenibile, è pop. L’amore per il ciboè inclusivo, esclusivo, condiviso, personale, razionale, istintivo. È momentaneo, è duraturo. L'amore per il cibo è irrefrenabile.

I LOVE FOOD, il tema della prossima edizione di Taste, la 15/a, presentata in anteprima, presso Riccardo Barthel, ispirerà una grande installazione nel Piazzale del Teatro del Maggio, e verrà declinato in una serie di I LOVE TALKS intorno ai quali ruoteranno tanti ospiti.

Si parlerà della seduzione che passa attraverso il cibo, degli ingredienti che ispirano e dei menu dell'amore in L’amore è… goloso; di Relazioni Cibose!, ovvero di come il cibo fa incontrare, accomuna e cementa le relazioni, dalla storia della coppia di food&{life}travel{ers} Alice Agnelli e Alessandro Adami di A Gipsy in the kitchen, fino alle relazioni nate tra gli espositori di Taste.

Sarà messo a confronto il food porn con la tendenza opposta del cibo sano e salutare, con una paladina come Csaba dalla Zorza; rifletteremo sul fatto che amare il cibo significa non sprecarlo - Food Forever? - dalla conservazione alla cucina degli avanzi, dalla spesa alla scelta degli ingredienti, fino alle app che rimettono in circolo il cibo invenduto.


Torna a Taste anche lo speciale spazio bookshop di Guido Tommasi Editore, per celebrare l'amore per il cibo e la buona cucina.

Sarà ispirato al tema di questa edizione e si chiamerà L'OVE. Un gioco di parole, uno scherzo fonetico, una licenza linguistica anglodialettale ma anche un simbolo: l’ovo, l’uovo. Simbolo della creazione, sottile guscio che racchiude al suo interno il concentrato genetico del passato, proiettato al futuro.

L’analogia con il libro è immediata. L’uovo e il libro sono forme perfette, immutate capsule del tempo, cellule che racchiudono al loro interno le memorie e la potenza di nuove vite, memorie ripetibili, alchemiche e biologiche astuzie di ingredienti e sapori.

Chi scrive libri di ricette lascia un segno nel presente, chi li legge e ne cucina le ricette ne tramanda tradizioni, saperi e sapori domani. Ogni volta anche apriamo un libro di ricette e cuciniamo… amiamo. È questo il nuovo concept per il cookbook shop di Guido Tommasi Editore pensato per Taste 2020 da Marco Marzini. Una rassegna di uova e di brevi storie per un n’UOVO amore.  

PITTI TASTE riunisce il meglio delle eccellenze del gusto e presenta le tendenze della cultura food contemporanea

ALL YOU TASTE IS LOVE!

Dal 7 al 9 marzo, alla Stazione Leopolda di Firenze, la nuova edizione del salone di Pitti Immagine dedicato al gusto: in scena 400 aziende tra le migliori della penisola, con tante novità e circa 50 nuovi produttori. I LOVE FOOD è il tema di questa edizione: la passione per il cibo nelle sue mille sfaccettature raccontata dai suoi protagonisti. Tornano anche i temi caldi del Gastronauta, i progetti speciali e gli eventi del gusto nel calendario FuoriDiTaste
Sapori sorprendenti, ricette segrete, ispirazioni originali, ma anche nuove idee imprenditoriali che portano in tavola innovazione e autenticità. Tutto questo è TASTE, il salone di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze del gusto italiane e alle più recenti evoluzioni del kitchen lifestyle & design.

Alla Stazione Leopolda di Firenze, dal 7 al 9 marzo, si rinnova il confronto diretto e privilegiato con circa 400 aziende e produttori. La 15° edizione di Pitti Taste è esperienza gourmand e piattaforma di business insieme, per una visione sempre aggiornata delle ultime tendenze e delle nuove frontiere culinarie contemporanee, ma anche un elogio degli antichi saperi, che tramandano tradizioni sempre attuali. A questa edizione saranno circa 50 le nuove aziende al debutto: new entries al salone selezionate tra le produzioni più di nicchia e le storie più autentiche - che esprimono un’attenzione particolare al recupero delle tradizioni del territorio, alle lavorazioni artigianali più originali, alla tutela della biodiversità - e anche nuovi prodotti e accessori legati al kitchen design.

In una scenografia speciale, curata da Alessandro Moradei, Taste è anche un programma ricco di eventi, appuntamenti e talk che approfondisce i temi food più attuali e completa l'esperienza sensoriale del salone.

“Ogni nuova edizione di Taste è una dichiarazione d’amore per il cibo e per le sue mille sfaccettature” - dice Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. “È un amore che ci raccontano le aziende e i produttori protagonisti alla Leopolda, con i loro prodotti di punta e le novità, frutto di antiche tradizioni spesso famigliari ma anche di ricerca sull’innovazione artigianale contemporanea. E a questa edizione, ci tengo a sottolinearlo, saranno tante le nuove aziende al debutto: selezionate con un lavoro certosino di scouting, sempre attento alle produzioni di nicchia, che raccontano appunto l'amore per il territorio e per le sue materie prime uniche.”


“Ma questa volta Taste è una dichiarazione d’amore ancora più coinvolgente – aggiunge Poletto – perché proprio di questo parla il tema 2020 del salone: amore per il food visto nelle sue tante declinazioni, dalle più serie alle più ironiche, sempre però con tanta sostanza alla base, che ci saranno raccontate da una serie di talk e di protagonisti, uomini e donne che della passione per il cibo hanno fatto la loro vita. Perché in fondo, I LOVE FOOD, è uno slogan che ci accomuna tutti!”


Info: www.pittimmagine.com

martedì 18 febbraio 2020

Numeri record per la 27/a Chianti Classico Collection 2020



 Ha chiuso i battenti la 27a edizione della Chianti Classico Collection: un grande successo di pubblico, tra professionisti del settore e stampa specializzata e di settore. Circa 2500 i professionisti di settore presenti, tra ristoranti, buyer, enoteche, e circa 400 i giornalisti accreditati.
Il Chianti Classico si è raccontato con le parole del Presidente del Consorzio Giovanni Manetti, che ha salutato la stampa riassumendo lo stato di salute della denominazione.
Il 2019 si chiude in maniera positiva per il Gallo Nero: tutti i numeri sono in crescita.



A livello economico, è fin dalla vigna che si registra un aumento del valore: la vendemmia 2019 ha visto le quotazione delle uve aumentare del 10%, e negli ultimi tre mesi le vendite delle bottiglie sono cresciute di un altrettanto 10%. Si può dire che il traino economico siano le due tipologie premium, il Chianti Classico Riserva Qe il Chianti Classico Gran Selezione,  che rappresentano complessivamente il 42% dei volumi di mercato e il 55% del fatturato complessivo del 2019. La sola Gran Selezione guadagna 15 punti percentuali sul valore del venduto.
 “Soddisfazione è la parola chiave per il nostro 2019, con cui inauguriamo anche questo 2020.” Ha dichiarato Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio. “La famiglia di noi produttori si allarga sempre più (515) e siamo sempre più uniti: ci presentiamo uniti in manifestazioni come questa, condividendo non solo un marchio ma una progettualità comune, legata a un territorio e a un percorso di qualità. Segnale evidente di questo è l’adesione sempre maggiore al progetto della Gran Selezione: in un solo anno le aziende che la producono sono salite da 95 a 144. La vera essenza di questo territorio e di questa denominazione è l’impegno di noi tutti viticoltori per produrre qualità.

Sempre molto elevata la qualità dei vini in degustazione. Tra i Chianti Classico DOCG 2018 spiccano Rocca delle Macie - Famiglia Zingarelli e Rocca di Castagnoli. Tra i Chianti Classico DOCG 2016 eccellente Borgo La Stella, molto buoni La Sala e Poggio Torselli. Tra i Chianti Classico DOCG 2015 eccellente Castello di Cacchiano. Tra le Chianti Classico DOCG Riserve 2017 ottimo Marchese Antinori - Marchese Antinori. 

Nicoletta Curradi