Ora di Ottawa

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martedì 23 luglio 2019

VolterraTeatro 2019 fino al 30 luglio


Dal 18 al 30 luglio 2019 tra Volterra, Pomarance, Montecatini e Castelnuovo Val di Cecina (Pisa)

VolterraTeatro 2019’ secondo Guascone Teatro

“Tutta la bellezza possibile”: un pieno di musica, teatro, incontri e una originale invasione poetica




“VolterraTeatro” presenta l’edizione 2019. La numero 32, la seconda per l’Associazione Internazionale di Teatro Guascone che ha vinto il bando del Festival di cui quest’anno curerà l’organizzazione. La manifestazione, diventata ormai biennale, nella seconda metà di luglio (dal 18 al 30) proporrà un pieno di musica, teatro ed incontri. Per la direzione artistica di Andrea Kaemmerle, andrà sotto il titolo di “Tutta la bellezza possibile”.


Perché tutti gli ospiti, ciascuno con la sua arte e con il suo mestiere, faranno tutto il possibile perché anche questo anno “Volterra Teatro” sia occasione di incanto, bellezza e terreno fertile per emozioni e buoni pensieri.
Ecco gli appuntamenti di mercoledì 24 e giovedì 25 luglio:
mercoledì 24 luglio – Volterra
Alle 19.30 _ 20.15 _ 21.10 _ 21.50 (durata: 20 min.)  Saletta d via Turazza, n° 6
Coppelia Theatre presenta
I Trucioli Teatro da Camera (dramma surrealista per Marionette)
Di e con Fiammetta & Doloritas
Per informazioni vedi replica del 22 luglio. Spettacolo, teatro, musica e poesia
mercoledì 24 luglio - Montecatini val di Cecina
Alle 21,30 Teatro Della Laveria (Località “La Miniera”)
Canzoni da due soldi
Di e con Valeria Volpi.
E con Carlo De Toni (chitarra), Alessandro Buonamini (contrabbasso) e Dario Cei (pianoforte)Il viaggio della musica leggera italiana attraverso un secolo di storia. Un grammofono che prende vita, parrucche, piume, coriandoli, cioccolata americana e cambi di
traverso un secolo di storia. Un grammofono che prende vita, parrucche, piume, coriandoli, cioccolata americana e cambi di costume racconteranno la nascita della musica leggera in Italia iniziata sul finire del 1800.

Spettacolo, teatro, musica e poesia

giovedì 25 luglio – Volterra

Alle 17.30 Parco Fiumi
Terzostudio presenta
Teste di legno, storie d'ingegno
Di e con Alessandro Gigli
"Teste di legno, storie d'ingegno" ha ormai superato le 950 rappresentazioni ed è considerato un ‘classico’ teatro di figura italiano. Una storia semplicissima di amori contesi, di lotte furibonde, sfide terribili, lieto fine.Una storia perfetta nel ritmo, nei tempi di apparizione/sparizione, nell'alternarsi di rincorse e bastonate, tutti elementi che sono poi l'essenza dei burattini in baracca.Prima dello spettacolo merenda offerta a tutti i bambini in collaborazione con il ristoro di parco Fiumi.
Albero delle meraviglie
Alle 19.30 _ 20.15 _ 21.10 _ 21.50 (durata: 20 min.)  Saletta d via Turazza, n° 6
Coppelia Theatre presenta
I Trucioli Teatro da Camera (dramma surrealista per Marionette)
Di e con Fiammetta & DoloritasPer informazioni vedi replica del 22 luglio.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
Alle 19.30 Loggia dei Priori
Il talento dalla tv alla piazza
Sconferenza con Trejolie e Santomauro. Presenta Augusto Sainati.
Sconferenza con Sainati
Alle 21.30 Piazza San Giovanni (del Battistero)
I Trejolie in
Illogical show
Con Tomas Leardini, Marcello Mocchi e Daniele Pitari
“Illogical Show” si basa su una comicità surreale (dalla slapstick comedy, allo humor inglese) fatta di giustapposizioni e ritmi incalzanti che si mescolano tra loro, trascinando lo spettatore in un’atmosfera fatta di momenti musicali illogici, danze assurde, improbabili canzoni e dinamiche che si avvicinano al mondo della clownerie.  Vincitori dell’Italia’s got talent 2017.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
Alle 23.10 Cantina di pietra della taverna della terra di Mezzo
Like
Di Francesco Niccolini e Stefano Santomauro. Con Stefano Santomauro.
Comunicare è diventato più semplice e più veloce. La tecnologia ci ha cambiato la vita e cos’ha voluto in cambio? Tutto. Molti gli spunti che Santomauro e Niccolini hanno sviscerato per poterli servire in un monologo cinico e divertentissimo.
Volterra Stellare
Il Festival
In programma troveremo, tanto per fare alcuni nomi, Paolo Migone, Bobo Rondelli, Paolo Rossi, Paolo Hendel, Jacopo Fo, Alessandro Schwed, Stefano Santomauro, Michele Crestacci, Adrian Kaye, Massimiliano Loizzi. Da non perdere (venerdì 19 luglio) ‘Porto pietra, invasione poetica della città’. Uno spettacolo che nasce espressamente per l’edizione del festival di questo anno, con 50 attori e 50 musicisti che creano 50 piccoli
traverso un secolo di storia. Un grammofono che prende vita, parrucche, piume, coriandoli, cioccolata americana e cambi di costume racconteranno la nascita della musica leggera in Italia iniziata sul finire del 1800.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
giovedì 25 luglio – Volterra
Alle 17.30 Parco Fiumi
Terzostudio presenta
Teste di legno, storie d'ingegno
Di e con Alessandro Gigli
"Teste di legno, storie d'ingegno" ha ormai superato le 950 rappresentazioni ed è considerato un ‘classico’ teatro di figura italiano. Una storia semplicissima di amori contesi, di lotte furibonde, sfide terribili, lieto fine.Una storia perfetta nel ritmo, nei tempi di apparizione/sparizione, nell'alternarsi di rincorse e bastonate, tutti elementi che sono poi l'essenza dei burattini in baracca.Prima dello spettacolo merenda offerta a tutti i bambini in collaborazione con il ristoro di parco Fiumi.
Albero delle meraviglie
Alle 19.30 _ 20.15 _ 21.10 _ 21.50 (durata: 20 min.)  Saletta d via Turazza, n° 6
Coppelia Theatre presenta
I Trucioli Teatro da Camera (dramma surrealista per Marionette)
Di e con Fiammetta & DoloritasPer informazioni vedi replica del 22 luglio.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
Alle 19.30 Loggia dei Priori
Il talento dalla tv alla piazza
Sconferenza con Trejolie e Santomauro. Presenta Augusto Sainati.
Sconferenza con Sainati
Alle 21.30 Piazza San Giovanni (del Battistero)
I Trejolie in
Illogical show
Con Tomas Leardini, Marcello Mocchi e Daniele Pitari
“Illogical Show” si basa su una comicità surreale (dalla slapstick comedy, allo humor inglese) fatta di giustapposizioni e ritmi incalzanti che si mescolano tra loro, trascinando lo spettatore in un’atmosfera fatta di momenti musicali illogici, danze assurde, improbabili canzoni e dinamiche che si avvicinano al mondo della clownerie.  Vincitori dell’Italia’s got talent 2017.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
Alle 23.10 Cantina di pietra della taverna della terra di Mezzo
Like
Di Francesco Niccolini e Stefano Santomauro. Con Stefano Santomauro.
Comunicare è diventato più semplice e più veloce. La tecnologia ci ha cambiato la vita e cos’ha voluto in cambio? Tutto. Molti gli spunti che Santomauro e Niccolini hanno sviscerato per poterli servire in un monologo cinico e divertentissimo.
Volterra Stellare
Il Festival
In programma troveremo, tanto per fare alcuni nomi, Paolo Migone, Bobo Rondelli, Paolo Rossi, Paolo Hendel, Jacopo Fo, Alessandro Schwed, Stefano Santomauro, Michele Crestacci, Adrian Kaye, Massimiliano Loizzi. Da non perdere (venerdì 19 luglio) ‘Porto pietra, invasione poetica della città’. Uno spettacolo che nasce espressamente per l’edizione del festival di questo anno, con 50 attori e 50 musicisti che creano 50 piccoli
costume racconteranno la nascita della musica leggera in Italia iniziata sul finire del 1800.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
giovedì 25 luglio – Volterra
Alle 17.30 Parco Fiumi
Terzostudio presenta
Teste di legno, storie d'ingegno
Di e con Alessandro Gigli
"Teste di legno, storie d'ingegno" ha ormai superato le 950 rappresentazioni ed è considerato un ‘classico’ teatro di figura italiano. Una storia semplicissima di amori contesi, di lotte furibonde, sfide terribili, lieto fine.Una storia perfetta nel ritmo, nei tempi di apparizione/sparizione, nell'alternarsi di rincorse e bastonate, tutti elementi che sono poi l'essenza dei burattini in baracca.Prima dello spettacolo merenda offerta a tutti i bambini in collaborazione con il ristoro di parco Fiumi.
Albero delle meraviglie
Alle 19.30 _ 20.15 _ 21.10 _ 21.50 (durata: 20 min.)  Saletta d via Turazza, n° 6
Coppelia Theatre presenta
I Trucioli Teatro da Camera (dramma surrealista per Marionette)
Di e con Fiammetta & DoloritasPer informazioni vedi replica del 22 luglio.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
Alle 19.30 Loggia dei Priori
Il talento dalla tv alla piazza
Sconferenza con Trejolie e Santomauro. Presenta Augusto Sainati.
Sconferenza con Sainati
Alle 21.30 Piazza San Giovanni (del Battistero)
I Trejolie in
Illogical show
Con Tomas Leardini, Marcello Mocchi e Daniele Pitari
“Illogical Show” si basa su una comicità surreale (dalla slapstick comedy, allo humor inglese) fatta di giustapposizioni e ritmi incalzanti che si mescolano tra loro, trascinando lo spettatore in un’atmosfera fatta di momenti musicali illogici, danze assurde, improbabili canzoni e dinamiche che si avvicinano al mondo della clownerie.  Vincitori dell’Italia’s got talent 2017.
Spettacolo, teatro, musica e poesia
Alle 23.10 Cantina di pietra della taverna della terra di Mezzo
Like
Di Francesco Niccolini e Stefano Santomauro. Con Stefano Santomauro.
Comunicare è diventato più semplice e più veloce. La tecnologia ci ha cambiato la vita e cos’ha voluto in cambio? Tutto. Molti gli spunti che Santomauro e Niccolini hanno sviscerato per poterli servire in un monologo cinico e divertentissimo.
Volterra Stellare
Il Festival
In programma troveremo, tanto per fare alcuni nomi, Paolo Migone, Bobo Rondelli, Paolo Rossi, Paolo Hendel, Jacopo Fo, Alessandro Schwed, Stefano Santomauro, Michele Crestacci, Adrian Kaye, Massimiliano Loizzi. Da non perdere (venerdì 19 luglio) ‘Porto pietra, invasione poetica della città’. Uno spettacolo che nasce espressamente per l’edizione del festival di questo anno, con 50 attori e 50 musicisti che creano 50 piccoli spettacoli. Ogni angolo della città diventerà palcoscenico, pieno di musica e di parole. Alle ore 23:00 grande finale in piazza dei Priori. E tanto altro.
Progetto sostenuto e promosso dai Comuni di Volterra, Montecatini Val di Cecina, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e dalla Regione Toscana.  
Le novità del VolterraTeatro 2019
Albero delle Meraviglie: una sezione interamente dedicata ai bambini. Uno spazio incantato e permanente per i giorni di durata del festival. Ogni spettacolo sarà introdotto da una merenda (offerta) come la facevano le nostre nonne. In collaborazione con il ristoro di Parco Fiumi.
Volterra Stellare: una sorta di dopo festival in un’atmosfera da locale metropolitano dove sarà possibile gustare spettacoli pungenti e freschi sorseggiando un calice di vino e degustando ottimi prodotti locali.
Sconferenza con Sainati: le sconferenze sono incontri profondi e non pallosi, con esperti ed artisti della serata in corso, guidate dal grandissimo Augusto Sainati, docente universitario, critico cinematografico, saggista, scrittore e giornalista inviato nei festival di mezzo mondo. Grande comunicatore ed affabulatore di cultura a 360°.  Durano 50 minuti e sono accompagnate da un buon bicchiere di vino e qualche stuzzicheria d.o.c.g.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito tranne lo spettacolo “I trucioli” che prevede un biglietto di € 1,00.
Informazioni: 3280625881 / 3203667354 e su www.guasconeteatro.it
Fb: Guascone Teatro - Fb: VolterraTeatro 2019 - Tutta la bellezza possibile
Punto informazioni e segreteria presso le logge di Piazza dei Priori nei giorni del festival VolterraTeatro 2019
Direzione artistica Andrea Kaemmerle, Organizzazione Adelaide Vitolo Ufficio stampa Fabrizio Calabrese, Comunicazione Fabrizio Liberati, Accoglienza Federica Fiorentini, Responsabile tecnico e graficaMarco Fiorentini, Tecnici Ernesto Fontanella, Simone Fiorentini.
Da non mancare!!!

Del Bimbo Fabrizio


mercoledì 17 luglio 2019

“Mummie. Viaggio verso l’immortalità”, una mostra nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze



Stefano Casciu, Direttore del Polo museale della Toscana, Maria Cristina Guidotti, Curatrice della Sezione “Museo Egizio” del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, e Eugenio Martera, CEO e Direttore Generale di Contemporanea progetti, hanno presentato la mostra “Mummie. Viaggio verso l’immortalità”, allestita negli spazi per mostre temporanee del Museo Archeologico Nazionale di Firenze fino al 2 febbraio 2020.
Il progetto della mostra è nato nel 2000, da un’idea di Maria Cristina Guidotti, che ne è anche la curatrice scientifica, in occasione di uno studio sulle mummie della sezione “Museo Egizio” del Museo Archeologico Nazionale di Firenze eseguito dall’Università di Pisa. La mostra, il cui allestimento è stato curato da Contemporanea Progetti s.r.l., grazie all’apporto di Expona-museum exibition network ha viaggiato a lungo in Europa, toccando la Germania, l’Austria e la Finlandia, e poi, dal 2018, in Cina, nelle città di Guiyang, Hefei, Ningbo, Xian e Jinan.
Gli oltre cento oggetti esposti, appartenenti tutti alle collezioni della sezione “Museo Egizio” di Firenze, tornano oggi nella loro sede, dove il pubblico potrà ammirare i reperti che erano in gran parte conservati nei magazzini del museo. Le opere in mostra, selezionate e organizzate per illustrare sotto vari aspetti il rapporto degli antichi Egizi con l’aldilà, annoverano dei pezzi di grande importanza. Tra di essi il sarcofago di Padimut, caratterizzato da una ricchissima decorazione che contraddistingue i sarcofagi della XXI e XXII dinastia (1069 - 656 a.C.), mai esposto e mai studiato prima della mostra, la statua del sacerdote Henat, uno dei pochi esempi di statua di un dignitario che indossa una veste persiana, testimonianza del periodo in cui l’Egitto fu assoggettato al potente impero persiano (525 - 404 a.C.), e ancora la testa mummificata recentemente sottoposta a indagini radiografiche e TAC che hanno consentito la ricostruzione del volto del defunto /656 – 332 a.C.), e la cassetta per ushabti (piccole statue del corredo funebre) di Nekhtamontu (1550 – 1070 a.C.).


L’esposizione illustra il concetto egizio della vita dell’anima nell’aldilà e il significato di tutti quegli oggetti che nell’antico Egitto venivano abitualmente deposti nelle tombe insieme al defunto. Per gli antichi egiziani è importante ricordare che la morte non determinava la fine della vita, ma costituiva un momento di passaggio a un’altra forma di esistenza, che continuava nell’aldilà. L’anima però per continuare a vivere aveva bisogno di tutta una serie di accorgimenti e di oggetti che dovevano magicamente consentirle la sopravvivenza oltre la morte e, soprattutto, doveva reincarnarsi nel proprio corpo che, per questo motivo, era conservato al meglio tramite pratiche di imbalsamazione del cadavere che diventava così una mummia. L’argomento, di indubbio fascino, è spesso trattato facendo leva sull’idea di mistero e sugli aspetti più macabri, diffondendo delle idee inesatte sulle mummie egizie: nella mostra invece si presenta il procedimento dell’imbalsamazione dei corpi dal punto di vista scientifico, in maniera chiara e comprensibile ma non per questo meno interessante.
L’esposizione è organizzata in due parti: la prima dedicata al concetto di sopravvivenza dell’anima e alla “mummificazione” del corpo del defunto, la seconda parte dedicata agli oggetti che accompagnavano il morto nella tomba. Quest’ultima è articolata in due sezioni, nelle quali si presentano gli oggetti del corredo che avevano esclusivamente una funzione funeraria (stele, ushabti, tavole d’offerta), e gli oggetti di vita quotidiana che dovevano ricreare nella tomba la perduta esistenza del defunto (abbigliamento, gioielli, mobilio di vario tipo).


La collezione del “Museo Egizio” di Firenze è la seconda in Italia dopo quella del Museo Egizio di Torino. Si è formata soprattutto nel corso del XIX secolo, in seguito alla famosa spedizione franco-toscana di Ippolito Rosellini e di Jean François Champollion.
Nel 1828 partì, infatti, per l’Egitto la prima spedizione scientifica, il cui scopo principale era la documentazione dei monumenti egizi, e che riportò un notevole quantitativo di reperti molto importante distribuiti tra il Louvre e il Museo di Firenze, cui spettò in particolare il famoso carro rinvenuto in una tomba tebana della XVIII dinastia (1550-1291 a.C.), un esemplare unico al mondo appartenuto a un ricco privato, e i bassorilievi della tomba di Sety I, una delle più belle e riccamente decorate della Valle dei Re.
Il Museo Egizio di Firenze nacque circa trent’anni dopo, nel 1856, presso il convento delle Monache di Foligno, in via Faenza. Nel 1880 il Museo fu trasferito nella sede attuale, insieme al Museo Etrusco: l’incarico del nuovo allestimento fu dato al giovane egittologo Ernesto Schiaparelli, che lo decorò in stile egizio. Nel 1894 Schiaparelli fu trasferito al Museo Egizio di Torino e il Museo di Firenze non ebbe più un direttore per molti anni.
Nel 1939 il Museo ricevette in dono dall’Istituto Papirologico di Firenze numerosi reperti provenienti dagli scavi nelle città di El Hibeh (soprattutto sarcofagi) e di Antinoe (fra cui la importante collezione di tessuti copti).
Attualmente le sue collezioni annoverano oltre 15.700 oggetti, che vanno dall’epoca preistorica all’epoca copta, e da 11 sale che sono state rinnovate quattro anni fa, quando a Firenze è stato ospitato l’XI Congresso Internazionale degli Egittologi.

Nicoletta Curradi 






giovedì 11 luglio 2019

Presentata in anteprima la 31esima Biennale dell'antiquariato


“Torna una nuova edizione, la trentunesima, della Biennale dell’Antiquariato, che si annuncia straordinaria per la qualità e la partecipazione, perfettamente inserita nella tendenza di crescita degli ultimi anni. Perfetto anche lo scenario, un palazzo storico bellissimo in una città che ha sempre legato la sua storia al mercato dell’arte. Ricordo infatti che i Medici erano alcuni dei più grandi collezionisti e filantropi e proprio nel Rinascimento fiorentino nasce la grande tradizione del mercato dell’arte. Mi piace sottolineare che la Biennale è anche un’operazione di primo piano di promozione dell’arte: per questo ringrazio tutti gli organizzatori, e in particolare Fabrizio Moretti che ha saputo ancora una volta tenere alta l’asticella della qualità”.
Con queste parole il Sindaco Dario Nardella, ha introdotto questa  mattina nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio, alla presenza di  Fabrizio Moretti, Segretario Generale BIAF, Donatella Carmi, Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Italo Carli, Direttore Generale AXA Art Italia, Matteo Corvino, Interior designer, scenografo, regista, la presentazione alla stampa della 31ma Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, che celebrerà i 60 anni di attività (1959-2019) promuovendo la prima “Florence Art Week” una settimana di eventi, mostre, performance ed incontri che coinvolgerà tutte le Gallerie fiorentine, dall’arte antica al contemporaneo.
“Un movimento” afferma Fabrizio Moretti, Segretario Generale della BIAF, “che prende avvio dalla Biennale e che farà partecipare tutta la città e i suoi ospiti alla settimana dell’arte. Coinvolgerà alcuni Musei di Firenze ma anche le realtà artigianali più prestigiose, le Gallerie d’arte di Via Maggio e Via de Fossi, le storiche strade dello shopping d’arte, così come le boutique di Via Tornabuoni e Ponte Vecchio, che proporranno eventi insoliti aperti a collezionisti e al pubblico in genere”.
La BIAF lancerà anche un nuovo “Premio per le arti decorative o di design” grazie alla sponsorizzazione di Ronald S. Lauder, che lo assegnerà nel corso della Biennale, su una terna di opere segnalate da un’apposita giuria. L’importo di Euro 25.000 consentirà il restauro di alcune opere d’arte decorativa appartenenti al patrimonio culturale pubblico.
Inoltre, al primo piano di Palazzo Corsini all’interno dell’Alcova, si potrà ammirare “UNIVERSO BARDINI”, un progetto espositivo a cura di David Lucidi sulla figura di Stefano Bardini “principe degli Antiquari”, dedicato non alla sua consueta accezione di mercante-collezionista, ma a quella di protagonista nelle vicende del collezionismo d’arte tra Otto e Novecento, del suo ruolo fondamentale per l’allestimento di importanti raccolte internazionali. Per l’occasione verranno esposte opere che oggi fanno parte del Museo Bardini, quelle che maggiormente rappresentano la sua estetica espositiva di attento collezionista e altre prestate da collezionisti privati e antiquari.
A Palazzo Corsini dal 21 al 29 settembre la 31ma edizione della BIAF Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze vedrà protagoniste 77 gallerie del panorama internazionale specializzate nelle più diverse discipline artistiche, tra cui 16 new entry, che sapranno affascinare con una ricercatissima selezione di opere i numerosi collezionisti privati, Direttori di Musei, Soprintendenti e curatori provenienti da tutto il mondo.  La mostra ha per missione la promozione dell’arte italiana e del suo mercato. La qualità e la concretezza delle proposte d’arte esposte in mostra, insieme all’unicità del luogo, Palazzo Corsini affacciato sull’Arno e Firenze tutto intorno, sono gli elementi che la contraddistinguono e ne fanno la seconda manifestazione al mondo per l’arte antica.   
“Il mio sogno – afferma Fabrizio Moretti, Segretario Generale -  è che la BIAF possa portare alla luce tutte quelle opere che sono importanti documenti della storia dell’arte, grazie all’appassionato impegno di tutti i suoi galleristi, diventando così un punto di riferimento per il mercato dell’arte ma anche per un pubblico più vasto in Italia e non solo”.
ll progetto di allestimento, creato da Matteo Corvino appositamente per la BIAF 2017, come promesso, riserverà delle sorprese che ruoteranno principalmente intorno alla messa in scena degli spettacolari lampadari progettati da Carlo Scarpa e realizzati da Venini, della circonferenza di un metro e altri tre metri e mezzo provenienti dall’ex Teatro Comunale di Firenze, che saranno posizionati nei due ingressi  con la collaborazione dei laboratori di alto artigianato  di San Patrignano. Sarà inoltre valorizzata la cornice dei saloni barocchi per creare un inedito spazio espositivo in grado di far emergere la bellezza e l’unicità delle opere ma anche i luoghi accoglienti destinati ai momenti conviviali e di approfondimento.
I principali protagonisti del mercato mondiale dell’arte – tra i nuovi Simon C. Dickinson e Peter Finer di Londra, Nicholas Hall di New York, Galerie Canesso di Lugano e Parigi, la Galerie Sismann di Parigi, Galleria Continua di San Gimignano, la spagnola Deborah Elvira e Galleria Poggiali di Firenze – presenteranno una ricca selezione di oltre 5.000 opere.

Nicoletta Curradi

lunedì 8 luglio 2019

Bartleby lo scrivano di Arca Azzurra debutta il 9 luglio a Napoli



Un nuovo spettacolo prodotto da Arca Azzurra.


BARTLEBY LO SCRIVANO con Leo Gullotta



Liberamente ispirato al romanzo di Herman Melville, secondo l’adattamento e la drammaturgia di Francesco Niccolini. La regia è di Emanuele Gamba. In scena con Leo Gullotta anche gli attori di Arca Azzurra, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci.
Anche se in passato (tra il 2001 e il 2009) ci sono stati degli adattamenti teatrali, in tempi recenti questa si può considerare comuque una novità che si lega ai 200 anni dalla nascita di Herman Melville, affidata sul palcoscenico ad un interprete quale Gullotta. Una storia attuale come non mai, in cui si parla del "non fare" del "non vivere la propria vita", di un'apatia che forse, invece, è una piccola attiva rivolta verso chi prova a manovrare la nostra vita.
Riguardo ai precedenti, a novembre scorso ha debuttato a Milano una versione firmata dalla regia di Renato Sarti.

Il debutto, in prima nazionale, è in programma al Napoli Teatro Festival 2019. Il 9 luglio alle 21,00 e il 10 luglio alle 19,00, al Teatro Sannazaro. 

Poi ci sarà una tournée che partirà in autunno. Queste le date già confermate: 11 e 12 febbraio San Casciano (Firenze) al Teatro Niccolini. 14,15,16 febbraio a Siena al Teatro dei Rinnovati. Dal 17 al 29 marzo a Roma a Teatro Quirino. Altre dieci date in via di definizione.

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

sabato 6 luglio 2019

Il genocidio armeno in uno spettacolo a Orizzonti Verticali 2019

Giunto alla sua settima edizione, il festival Orizzonti Verticali è diretto da Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari  ed è in programma a San Gimignano (Siena) dal 3 al 7 luglio 2019, proponendo cinque giorni    di   teatro,   danza, performance e incontri, all’insegna dell’interdisciplinarietà delle arti.





Per la sezione teatro del Festival Orizzonti Verticali settima edizione  nel Palazzo della Propositura in Piazza Pecori, la compagnia Giardino Chiuso ha messo un scena "L'imputato non è colpevole" , presentato in anteprima nazionale. La regia è di Tuccio Guicciardini, con Sebastiano Geronimo e le voci di Bob Marchese, Annibale Pavone, Igor Horvat. Messa in scena Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari, video Andrea Montagnani, consulenza drammaturgica Fulvio Cortese. Liberamente ispirato agli Atti del Processo “Talaat Pascià” che, già ministro degli interni e uomo forte del governo dei “Giovani Turchi”, ritenuto il principale responsabile del genocidio armeno, fu ucciso con una pallottola il 15 marzo 1921 a Berlino da Soghomon Tehlirian, uno studente armeno. In questo primo studio sul processo la compagnia mette a fuoco l’intenso interrogatorio di Tehlirian, dove emergono gli orrendi racconti dei massacri perpetrati dai Turchi verso la popolazione armena e la continua e inesauribile sofferenza del giovane studente.
Ottima l'interpretazione dei due attori, separati dalle file del pubblico,  affrontando con ritmo incalzante un tema crudo e terribile rimasto a lungo ignorato dalla storia.
La strage degli armeni fu attuata nell’allora impero Ottomano, dal movimento nazionalista dei “giovani turchi” il quale si pose come obiettivo politico la creazione di un’entità sovrana che inglobasse tutte le popolazioni di origini turche. L’enclave armena – presente in Anatolia orientale da più di 2000 anni – rappresentava un ostacolo che poteva essere superato solo con la sua eliminazione fisica. Tra il 1915 e il 1922, una cifra imprecisata che va da 800mila a 1,5 milioni di persone morirono in seguito a deportazioni e feroci violenze. I più “fortunati” per fame, malattie, privazioni.


Nicoletta Curradi

giovedì 4 luglio 2019

Le leggende dello sport al XXIII Premio Fair Play-Menarini


Le leggende dello sport italiano ed internazionale hanno brillato nel corso della cerimonia di premiazione di Castiglion Fiorentino. 


Emozioni, valori e le grandi stelle dello sport italiano ed internazionale. Questi gli elementi che hanno reso la cerimonia di premiazione del XXIII Premio Internazionale Fair Play-Menarini un momento indimenticabile, degno finale di una manifestazione che ha visto il suo apice nella straordinaria affluenza di pubblico registrata questa sera. Ancora una volta la manifestazione internazionale dedicata all’etica e al fair play ha infatti richiamato l’attenzione di giornalisti, appassionati e supporters dei premiati dell’edizione 2019, che hanno gremito in ogni ordine e posto piazza del Municipio nel suggestivo centro storico di Castiglion Fiorentino. “Anche quest’anno la cerimonia di premiazione ci ha riservato grandi emozioni- ha dichiarato Angelo Morelli, presidente del Comitato organizzatore. - Anche questa ventitreesima edizione ha visto la partecipazione di campioni, enti ed istituzioni di grande spessore che hanno alimentato il prestigio della nostra manifestazione. Tutti coloro che stasera sono diventati ambasciatori del fair play incarnano i valori dell’etica e del rispetto e spero siano di grande esempio soprattutto per le nuove generazioni”
A condurre la serata, anche quest’anno, la collaudata coppia formata dal giornalista Lorenzo Dallari, ex vicedirettore di Sky Sport, e dall’ex campionessa del mondo della pallavolo Rachele Sangiuliano: due professionisti che, tra risate e commozione, ci hanno guidato attraverso le storie, gli aneddoti e le curiosità delle tante leggende dello sport che si sono alternate sul palcoscenico. Dal brasiliano Zico al “Barone” Franco Causio, dal presidente della Lega B Mauro Balata a grandi campioni della pallacanestro come Antonello Riva e Georgi Glushkov, passando per la runner Gabriela Szabo, la sciatrice Federica Brignone, la motociclista Kiara Fontanesi, l’ex pallanuotista Gianni De Magistris, l’ex ginnasta Svetlana Khorkina, il ciclista Daniele Bennati, i pallavolista Andrea Giani, il giornalista Ivan Zazzaroni, la campionessa di biathlon Dorothea Wierer e il Comitato Olimpico Sammarinese rappresentato dall’attuale presidente Gian Primo Giardi. “Per il settimo anno consecutivo Menarini ha voluto legare il proprio marchio a una manifestazione unica nel panorama sportivo mondiale- ha dichiarato Ennio Troiano, Direttore Corporate delle Risorse Umane del Gruppo Farmaceutico Menarini – Il Premio Fair Play Menarini ha l’obiettivo di essere cassa di risonanza dei valori positivi dello sport che ispirano le gesta dei campioni capaci di primeggiare contando sul proprio talento ed i loro sacrifici. Valori che a livello imprenditoriale Menarini si propone di divulgare e trasmettere attraverso il proprio operato”.
Grande soddisfazione da parte anche di Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino, che proprio quest’anno ha visto la sua città fregiarsi del titolo di città europea per la promozione dei valori del fair play. “Ho sempre creduto in questa manifestazione sia per i valori su cui poggia che per la vetrina che costituisce per il nostro territorio- ha aggiunto il primo cittadino castiglionese. - Il Premio Fair Play-Menarini ha contribuito a renderci vera e propria capitale del fair play, unico comune italiano ad aver vinto lo scorso dicembre un bando europeo a riguardo permettendoci adesso di trattare lo sport a trecentosessanta gradi.”


Fabrizio Del Bimbo