Ora di Ottawa

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lunedì 22 giugno 2020

Il 10 settembre il Premio Fair Play Menarini 2020



L’appuntamento con l’attesa kermesse sportiva è fissato per il prossimo 10 settembre a Castiglion Fiorentino




Inizia finalmente il conto alla rovescia per la XXIV edizione del Premio Internazionale Fair Play – Menarini. Dopo mesi tragici di incertezza e timori dovuti all’emergenza sanitaria Covid-19, gli organizzatori hanno infatti rotto il silenzio circa lo svolgimento nel mese di settembre di quello che è oggi considerato uno dei più importanti riconoscimenti sportivi dedicato ai valori del fai play, della solidarietà e della tolleranza. Valori che, mai come quest’anno, nello scenario di un’Italia che riparte dopo il complicato periodo del lockdown, assumono un significato ancora più profondo in termini di fiducia verso il futuro. Non mancheranno inoltre i grandi nomi e la qualità che da sempre contraddistinguono il Premio Fair Play - Menarini: anche quest’anno infatti la kermesse porterà a Castiglion Fiorentino i più prestigiosi personaggi della scena sportiva mondiale che ritireranno l’ambito riconoscimento nel corso della cerimonia di premiazione in calendario il prossimo giovedì 10 settembre alle ore 20:30.
“Siamo ripartiti e la macchina del Fair Play - Menarini sta già marciando a pieno regime – illustra Angelo Morelli, presidente dell’associazione Premio Fair Play.-  Non era affatto scontato che la nostra manifestazione riuscisse a timbrare la propria presenza in questo 2020, e siamo felici che la XXIV edizione del premio sia in calendario anche per quest’anno. Dopo una situazione critica come quella che ci siamo trovati ad affrontare, esserci era necessario per lanciare un importante messaggio di speranza a quanti ci hanno seguito in questi anni. Siamo già al lavoro per la convocazione dei premiati che verranno insigniti del nostro prestigioso riconoscimento e siamo certi che anche questa sarà un’edizione all’altezza delle precedenti. Proprio per il particolare momento storico che abbiamo vissuto, non mancheranno momenti di altissima emotività e probabilmente anche i messaggi che i premiati ci vorranno lasciare verranno recepiti con un’attenzione e una profondità diverse”. 
Come da otto anni a questa parte, al fianco del premio si schiera il rinomato Gruppo Farmaceutico Menarini che, anche per l’edizione 2020, ha voluto legare il proprio marchio ai valori dell’etica e del fair play confermandosi title sponsor dell’iniziativa.
“Molti degli sportivi che abbiamo premiato nel corso di queste ultime edizioni ci hanno ricordato che la prima cosa da fare dopo una caduta è cercare in tutti i modi di rialzarsi – ha detto Ennio Troiano, Direttore Risorse Umane Corporate di Menarini – Con la sua partecipazione al Premio Fair Play, Menarini vuole omaggiare chi, in questi duri mesi di lockdown, ha lottato, si è rialzato e non si è arreso, attraverso i valori sani e belli dello sport”.
In attesa di ufficializzare il programma definitivo della manifestazione e l’elenco dei campioni presenti, il Premio Internazionale Fair Play – Menarini conferma anche il vincente connubio nato con il comune di Castiglion Fiorentino che, negli ultimi otto anni, si è rivelato un partner fondamentale oltre ad essere la principale location della kermesse. Anche quest’anno la splendida Piazza del Municipio sarà infatti il teatro della cerimonia finale di premiazione che riunirà sotto un cielo di fine estate le più grandi leggende dello sport internazionale.
“In questa edizione 2020 del Premio Fair Play – Menarini, ai temi dell’etica e del rispetto dentro e fuori il campo da gioco, si affiancano quelli dell’ottimismo e della fiducia nel futuro – dichiara Mario Agnelli, sindaco del comune di Castiglion Fiorentino. – Essere qui quest’anno significa dare un segnale forte a tutti, dal mondo dello sport a quello economico che affonda le sue radici nei comparti agricolo, industriale ed artigianale. Questa manifestazione rappresenta l’occasione migliore per trasmettere alle persone l’energia e la certezza di un domani migliore. Le sfide che dovremo affrontare non saranno sicuramente facili, ma prendendo esempio dall’universo sportivo e dai suoi rappresentati, abbiamo la possibilità d’individuare la meta verso il traguardo. Ringrazio dunque chi, nonostante le difficoltà, non ha perso la capacità di guardare avanti organizzando la XXIV edizione di questa meravigliosa kermesse. E soprattutto, buon soggiorno a tutti i partecipanti nella città di Castiglion Fiorentino”.


Nicoletta Curradi 

domenica 21 giugno 2020

Estate post Covid 19: c:'è più gusto sull'altopiano di Asiago



Nel 2020, per ovvi motivi, la parola d'ordine è "Estate  nel Bel Paese" . Un'ottima scelta è senza dubbio l'Altopiano di Asiago, chiamato anche  “dei Sette Comuni”, località veneta a 1000 metri di altitudine, che possiede tutte le attrattive per la vacanza ideale, unendo storia, natura e gusto. 
Salendo dalla pianura per una ripida strada di dieci tornanti, l'altopiano mostra un magnifico paesaggio fatto di vasti prati, paesi dagli alti campanili e una corona di vette.
Le zone di Ortigara, Cima Caldiera, Portule, Cima Undici, Cima Dodici, teatro di aspri combattimenti durante la prima Guerra mondiale, sono oggi una destinazione privilegiata degli escursionisti. Sacro agli alpini, il monte Ortigara è il luogo di battaglia più conosciuto della zona, e vale una visita il Museo all’aperto di Zebio, con camminamenti, trincee e ricoveri.
La visita dell'Altopiano può partire da Rotzo, il comune più antico, come testimonia la chiesa di Santa Margherita, fondata nell'anno Mille, per proseguire verso alcuni siti preistorici, tra cui il Bostel. Il comune di Roana, memore della cultura e della lingua cimbra, di derivazione germanica, è caratterizzato da sei borgate, dette i sei campanili. 
Immersa nelle colline, ecco Asiago, completamente ricostruita dopo la Grande Guerra, famosa meta turistica, considerata una delle capitali dello sci di fondo in Italia.
L’aria tersa e la scarsa luce urbana fanno di Asiago un luogo perfetto  per osservare le stelle, tanto che nel 1942 vi fu fondato l’Osservatorio astrofisico.  Nelle vicinanze, sulla cima del colle Leiten, spicca la sagoma del Sacrario Militare dove sono raccolte le spoglie di oltre 54. 000 soldati. Verso est, ecco Gallio, noto per le sue strutture sportive, come il trampolino da sci, ma anche per gli impianti per lo sci alpino che in estate si trasformano in un bike park. 
Tra i boschi sorge Foza, dai caratteristici decori realizzati da artisti provenienti da tutt’Italia, mentre all’estremità dell’altopiano si trova Enego, con la trecentesca torre scaligera; dal paese si può godere di uno splendido panorama sulle Dolomiti e sul monte Grappa. Insomma, sull'altopiano  di Asiago, sia in inverno sia in estate, si possono conciliare natura, sport, cultura e gastronomia. 


Visitando l'Altopiano non si può non assaggiare uno dei prodotti più noti della gastronomia locale, appunto il  formaggio Asiago, prodotto qui dove il clima mite, l'aria salubre, l'acqua pura e la ricca vegetazione forniscono ai pascoli il nutrimento più adatto a produrre un latte genuino. Da questo si ottiene un formaggio inconfondibile nel gusto e lavorato secondo un rigido disciplinare. Dietro l'Asiago DOP c'è una storia millenaria, fatta di tradizioni alpine che si conservano e si arricchiscono ogni giorno.  Il formaggio Asiago prodotto con latte di aziende agricole montane e trasformato interamente al di sopra dei 600 metri, ottiene la menzione aggiuntiva “Prodotto della Montagna”.
Solo il formaggio Asiago prodotto in questa zona è l'autentico formaggio Asiago Dop a pasta semicotta prodotto esclusivamente con latte vaccino in due tipologie. La tipologia Asiago DOP Pressato, con latte intero, ha sapore dolce e delicato mentre l'Asiago DOP d’Allevo, con latte parzialmente scremato, ha sapore più deciso.
Al latte - intero per la tipologia Pressato e parzialmente scremato per quella d'Allevo - devono essere aggiunti il caglio bovino e il sale.  Seguono la rottura della cagliata e la semicottura, poi la pressatura per circa 12 ore. Quindi le forme vengono conservate per 48 ore in locali a 10-15°C. La stagionatura minima è di 20 giorni per l’Asiago DOP Pressato e di 60 giorni per l’Asiago DOP d’Allevo.  L’Asiago DOP,  “Prodotto della Montagna, deve essere ottenuto con latte di due o quattro mungiture, proveniente da allevamenti montani; in questo caso, la stagionatura minima è di 30 e 90 giorni. 
L’Asiago DOP Pressato ha una crosta sottile ed elastica, pasta bianca con occhiatura marcata e irregolare. L’Asiago DOP d’Allevo ha una crosta liscia e regolare, la pasta interna è compatta, di colore che va dal paglierino  all’ambrato e presenta occhiatura sparsa di piccola o media grandezza.
Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Asiago,  nato nel 1979 per controllare la qualità del prodotto finito e vigilare sul corretto uso delle denominazioni, dei contrassegni, dei marchi, ne promuove la conoscenza in Italia e all'estero, riunendo oltre cinquanta tra produttori e stagionatori.


Nicoletta Curradi