Ora di Ottawa

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sabato 30 maggio 2020

Villa Bibbiani lancia lo shop online per le sue tichette


Dal Chianti Montalbano DOGC, ai rossi IGT Treggiaia, Pulignano e Montereggi, fino al rosato IGT Flora: pronti da degustare i primi vini prodotti nella nuova cantina della storica tenuta che si estende sulle colline del Montalbano, tra Firenze ed Empoli.






Dopo due anni di lavori per riportare all’antico splendore la storica tenuta, Villa Bibbiani è pronta a fare degustare i suoi vini portandoli direttamente a casa degli appassionati dei rossi toscani. La proprietà – che si estende sulle colline toscane del Montalbano, tra Firenze ed Empoli – lancia il suo shop online da dove ordinare le prime cinque etichette prodotte nella cantina ottocentesca completamente ristrutturata e oggi dotata delle più avanzate tecnologie per la vinificazione. 
“Il 2020 era iniziato a Villa Bibbiani con l’entusiasmo di veder imbottigliato il frutto del lavoro degli ultimi due anni e il desiderio che il nostro vino venisse degustato da un pubblico più ampio possibile”, racconta il direttore marketing Simone Pezzatini. “L’attuale emergenza ci ha spinto a rivedere i piani e anticipare progetti, come quello di aprirci alla vendita online sia in Italia sia all’estero. Il primo passo è quello dello shop online gestito direttamente dalla squadra di Villa Bibbiani, guidata all’enologo interno Leopoldo Morara, che sarà a disposizione degli appassionati per raccontare i vini e offrire suggerimenti, proprio come accade durante le visite in cantina. Entro i prossimi tre mesi apriremo i nostri canali Amazon per servire l’Europa e gli Stati Uniti nonché Alibaba, Tmall e Wechat per aprire ai mercati asiatici”.

L’eccellenza dei vini rossi toscani in cinque etichette

I vigneti di Villa Bibbiani coprono un’areadi  diciotto ettari: la maggior parte è piantata a Sangiovese, re indiscusso del territorio, ma sono anche presenti Colorino e Canaiolo nero. Tre ettari sono coltivati a Cabernet Sauvignon che in quest’area riesce a esprimere al meglio le proprie caratteristiche. 

Sono questi i vitigni alla base della cinque etichette presenti sulla piattaforma shop.villabibbiani.it, a partire dal Chianti Montalbano DOGC, di cui Villa Bibbiani punta ad essere, come in passato, rappresentante di spicco per la qualità superiore delle proprie bottiglie. Il fresco e vibrante rosato Flora IGT, 100% Sangiovese, si ispira ai profumi dello splendido parco botanico della tenuta; il Treggiaia IGT, un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, si distingue per la sua intensità e ricchezza aromatica; il Pulignano IGT è un Sangiovese in purezza, suadente e fine, capace di evolversi nel tempo; infine, il Montereggi IGT è un Cabernet Sauvignon in purezza di grande personalità e con un elevato potenziale di invecchiamento. Vini pregiati che raccontano in bottiglia il lavoro, la passione e l’impegno per ricerca della cantina di Villa Bibbiani.
Olio delle colline toscane
La tenuta ospita cinquemila piante di olivo, mentre duemila esemplari si trovano nell’oliveto nei pressi di Vinci. Le varietà sono Leccino, Frantoio e Moraiolo, cultivar tipicamente toscane che producono un olio di grande personalità. Accanto al vino, nello shop online è possibile anche ordinare l’olio extravergine di oliva IGP toscano di Villa Bibbiani.

L’impegno verso la comunità locale
Accolto con calore in quella che considera ormai casa, l’imprenditore texano George Mc Carroll Rapier III, proprietario di Villa Bibbiani dal 2018, sin da subito si è impegnato a favore del territorio. Un’attenzione oggi ancora più forte che si è tradotta in una donazione personale all’ospedale San Giuseppe di Empoli e per il sostegno della comunità locale, e che si riflette anche nei valori etici e solidali della cantina. Agli operatori impegnati a gestire l’emergenza legata al Covid-19, all’interno sia delle strutture ospedaliere sia delle residenze per anziani, e residenti nei comuni limitrofi a Villa Bibbiani la consegna sarà effettuata direttamente dalla cantina senza costi e con uno sconto sull’ordine. 

“Un piccolo gesto per coloro che stanno assistendo i nostri concittadini senza sosta da settimane”, commenta l’enologo Leopoldo Morara. “Ci auguriamo riescano a ritagliarsi un momento di pausa e che un buon bicchiere di vino possa aiutare ad allentare la tensione”. 
Villa Bibbiani è stata inoltre la prima “cantina solidale” ad aderire a Vino vs Virus, progetto che coinvolge esperti e appassionati di vino nella raccolta fondi di Mission Bambini e volta a potenziare la strumentazione informatica durante l’emergenza per garantire ai bambini più vulnerabili il diritto all'istruzione. 
1300 anni di storia
Villa Bibbiani si estende su circa quattrocento ettari adagiati alle pendici del colle Montalbano, tra le località di Capraia e Limite nella provincia fiorentina. L’area è dominata da una splendida villa cinquecentesca, circondata da giardini all’italiana, il parco botanico ideato da Cosimo Ridolfi, esperto agronomo, vigneti e uliveti che digradano dolcemente verso la piana dell’Arno. Oltre 1300 anni di storia sono tornati a risplendere a partire dal 2018 grazie all’opera di George Mc Carroll Rapier III.  
Un progetto di ampissimo respiro che ha coinvolto ogni angolo della tenuta: dalla ristrutturazione della villa rinascimentale, al rifacimento delle cantine e degli altri edifici e strutture adiacenti, al recupero del parco botanico, dei vigneti e degli uliveti, fino alla valorizzazione dell’area archeologica etrusca di Montereggi.

Villa Bibbiani
Alle pendici meridionali del colle Montalbano, tra le località di Capraia e Limite in Toscana, sorge Villa Bibbiani: un’antica villa rinascimentale circondata da vigne, ulivi e uno splendido parco botanico ideato da Cosimo Ridolfi. Una storia di produzione e avanguardia lunga 1300 anni in un territorio che da sempre trasmette tutta la sua eleganza e finezza nei suoi vini, sintesi di eccellenza e passione. Eccellenza di un terroir unico che conferisce al vino eleganza, struttura e ricchi bouquet aromatici che raccolgono tutti i profumi del nostro areale. Passione di una cantina che cura con grande rispetto i vigneti e il loro frutti. La cantina produce oggi cinque etichette: Chianti Montalbano DOCG, fiore all’occhiello di Villa Bibbiani, Treggiaia IGT, Pulignano IGT Montereggi IGT, e il rosato Flora IGT.. 



Ecco le note di degustazione di Chianti Montalbano DOCG 2018. 

Vino armonico, equilibrato e con un lungo finale esprime  appieno  il territorio. Colore rosso brillante, profumo di ciliegia e di piccoli frutti rossi. I tannini  sono morbidi e avvolgenti, uniti ad una piacevole freschezza, creando un vino  elegante e tipicamente toscano. 





Villa Bibbiani
località Bibbiani SNC – 50050 Capraia e Limite, Firenze
Tel. +39 338-3195652
Sito web www.villabibbiani.it
Apertura cantina: 
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
08.00 – 17.00



Nicoletta Curradi 




giovedì 28 maggio 2020

Borgo Scopeto, un gioiello nel cuore del Chianti Classico


Le prime notizie di Borgo Scopeto, nel comune di Castelnuovo Berardenga, cuore del Chianti Classico, risalgono al 1079, quando la cattedrale di Siena eresse un insediamento fortificato a difesa della città. Nel Quattrocento l’insediamento venne donato alla nobile famiglia senese dei 2Sozzini, che vi fondò una fiorente azienda agricola dedita principalmente alla coltivazione della vite e dell’olivo. Intorno alla bella torre trecentesca, che ancora oggi caratterizza il profilo del borgo, nacquero via via la villa padronale e le case dei contadini, abitate fino ad anni recenti. Tra il Cinquecento e il Seicento Borgo Scopeto fu al centro di animate discussioni teologiche sulla Riforma, e due dei rappresentanti della famiglia Sozzini vennero perseguitati dalla Chiesa per sospetto di eresia. 
La prima bottiglia di Chianti Classico di Borgo Scopeto venne prodotta nel 1990: sette anni dopo la tenuta fu acquistata da Elisabetta Gnudi Angelini, che iniziò subito i lavori di recupero del Borgo per trasformarlo in uno dei più affascinanti ed esclusivi relais della Toscana. Contestualmente viene costruita la nuova cantina di vinificazione e invecchiamento a qualche chilometro dal Borgo, in modo da razionalizzare tutto il processo produttivo e staccarlo dall’attività alberghiera.

LA CANTINA 
La cantina, concepita secondo la moderna tecnologia “a caduta”, è costruita su due livelli con la zona invecchiamento completamente interrata. I vecchi vigneti coltivati “a tendone” sono stati completamente reimpiantati utilizzando il più moderno sistema a cordone speronato. Borgo Scopeto vanta il più grande vigneto della Toscana per estensione, la Vittoria, che si allunga senza interruzioni per ben 26 ettari. 
In località Misciano si trova il vigneto che dà il nome alla prestigiosa Riserva di Chianti Classico nata nel 1998 per volontà di Elisabetta Gnudi Angelini. 
Il Chianti Classico di Borgo Scopeto, nelle due tipologie di Annata e Riserva, è apprezzato in Italia e nel mondo per il suo stile perfettamente aderente al territorio e alla denominazione. A questi si affiancano il Supertuscan Borgonero e il Vin Santo Doc Chianti Classico. A Borgo Scopeto infine vengono prodotti anche uno straordinario olio extra vergine di oliva a Dop Chianti Classico e “Il Balsamico”, condimento prodotto a partire dalle uve aziendali e invecchiato 8 anni presso l’Acetaia Malpigli di Modena.
I VINI DI BORGO SCOPETO 
RISERVA MISCIANO CHIANTI CLASSICO DOCG
• Misciano, piccolo comune abbandonato nel XV secolo, dà oggi il nome alla più importante vigna di Borgo Scopeto, situata a 360 metri sul livello del mare, esposizione sud/sud-est con terreno a matrice sabbioso-argillosa. 
• Viene prodotto solamente nelle ottime annate, dopo una scrupolosa selezione delle uve. 
•L’etichetta che caratterizza tutti i vini di Borgo Scopeto rappresenta il nucleo abitativo storico della tenuta. 
RACCOLTA: manuale.
UVE: Sangiovese. 
AFFINAMENTO IN LEGNO: 24 mesi in botti di rovere di Slavonia da 30 hl e tonneaux di rovere francese da 500 l.
AFFINAMENTO IN BOTTIGLIA: minimo 3 mesi. 
CAPACITÀ DI INVECCHIAMENTO: 15 anni. 
PRIMO ANNO DI PRODUZIONE: 1998
CHIANTI CLASSICO DOCG
• I vigneti si trovano a un’altitudine compresa tra i 360 e i 450 metri sul livello del mare.
• Le perfette esposizioni e le ottimali composizioni dei suoli identificano le tipicità di questo vino. 
UVE: Sangiovese, Merlot, Colorino. 
AFFINAMENTO IN LEGNO: 1 anno in botti di rovere di Slavonia da 30 hl.
 AFFINAMENTO IN BOTTIGLIA: minimo 2 mesi.
 CAPACITÀ DI INVECCHIAMENTO: 10 anni. 
PRIMO ANNO DI PRODUZIONE: 1998


BORGONERO IGT TOSCANA
• Supertuscan di grande personalità ed eleganza. 
• Le uve vengono selezionate nei vigneti di Cagliano e Vittoria, che presentano caratteristiche ottimali di suolo, esposizione e microclima per l’allevamento dei vitigni che compongono il vino. 
• L’altitudine dei vigneti è compresa tra i 400 e i 450 metri sopra il livello del mare e la vendemmia si svolge tra la metà di settembre e la prima settimana di ottobre. La raccolta viene effettuata a mano nei vigneti di Cagliano e meccanizzata con tecnologia per la separazione delle parti verdi nei vigneti di Vittoria.
 • La fermentazione alcolica e malolattica avvengono separatamente per le diverse uve, che solo in seguito vengono riunite in un'unica massa. 
UVE: Sangiovese, Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot. 
AFFINAMENTO IN LEGNO: 16 mesi in tonneaux di rovere francese da 500 l. 
AFFINAMENTO IN BOTTIGLIA: almeno 4 mesi.
VINSANTO DEL CHIANTI CLASSICO DOC
• Secondo la leggenda il nome Vin Santo deriva dal Concilio di Firenze del 1439, quando il metropolita greco Giovanni Bessarione proclamò, mentre stava bevendo il vin pretto: "Questo è il vino di Xantos!", forse riferendosi a un certo vino passito greco di Santorini. I suoi commensali, che avevano confuso la parola "Xantos" con “Santos”, credettero che egli avesse scoperto nel vino qualità degne di essere definite "sante". In ogni caso, da quel momento il vin pretto fu chiamato Vin Santo. 
• Prodotto con uve Trebbiano Toscano e Malvasia lasciate appassire per tre mesi in stanze areate. 
• Fermentazione in barrique e affinamento per 4 anni in caratelli. Altitudine: 360 metri sul livello del mare. Terreno: Argilloso/Sabbioso. 
AFFINAMENTO IN LEGNO: 4 anni in caratelli. 
AFFINAMENTO IN BOTTIGLIA: 12 mesi 
CAPACITÀ DI INVECCHIAMENTO: oltre 15 anni 
PRIMO ANNO DI PRODUZIONE: 1998

OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA CHIANTI CLASSICO DOP 
Nel Chianti Classico viene prodotto fin dal 1300 un ottimo olio. I frutti provengono dagli olivi opportunamente selezionati tra le 6.500 piante di Borgo Scopeto. Le olive vengono raccolte esclusivamente a mano e portate al frantoio, dove vengono frante immediatamente con il sistema continuo e a temperatura controllata di 24-26 °C.  
Le cultivar:
MORAIOLO: ha un gusto pieno, armonico e un fruttato medio-intenso, con una buona componente di piccante e di amaro, forte, saporito ed elegante allo stesso tempo. 
FRANTOIO: entra rapidamente in produzione (3-4 anni) le olive sono di buona dimensione; è robusto e adattabile a diversi climi, produce un ottimo olio dal sapore fruttato-leggero, dolce ed elegante.
LECCINO: ha rami cadenti come un salice piangente, è resistentissimo al freddo e pertanto le basse temperature non vanno a influire sulla produzione. 
Quindi il Moraiolo dona il corpo e la forza, nonché la longevità; il Frantoio l’eleganza, la leggerezza ed i profumi; il Leccino la costanza produttiva. 
PRIMO ANNO DI PRODUZIONE: 1998

I NUMERI DI BORGO SCOPETO 
  • Superficie aziendale: 482 ettari 

  • Ettari vitati: 70 

  • Oliveto: 6.500 piante 

  • Bosco: 322 ettari 

  • Produzione media annua: 350.000 bottiglie

CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE 2015 

La gamma dei vini di Borgo Scopeto, l’azienda di proprietà di Elisabetta Gnudi Angelini a Vagliagli, nel cuore del Chianti Classico, si arricchisce di una nuova, importante etichetta: il CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE. La prima annata, da poco disponibile sul mercato, è la 2015: sebbene il disciplinare del Chianti Classico preveda - dalla vendemmia 2014 - la possibilità di produrre questa speciale tipologia anche in maniera retroattiva, ovvero tramite una selezione “di cantina” di annate precedenti, Elisabetta e il suo staff tecnico hanno preferito operare una selezione delle uve sul vigneto a partire dalla vendemmia 2015.
Il Chianti Classico Gran Selezione di Borgo Scopeto è dunque un vino di alta gamma, prodotto solo nelle migliori annate, che nasce non solo da una particolare selezione delle uve, ma anche da un diverso percorso di affinamento in piccole botti di rovere da 10 HL.
La Gran Selezione è dunque frutto dei vigneti di Sangiovese più pregiati, con le migliori esposizioni e composizioni dei suoli ricchi di galestro. Caratteristiche che si traducono nella spiccata tipicità di questo vino che presenta un colore rosso rubino intenso e al naso offre un bouquet ampio e armonico, con sentori di intrigante complessità che spaziano dai piccoli frutti neri di bosco a vaniglia, cacao e liquirizia. Al gusto è molto persistente austero e ben strutturato: la sua freschezza perfettamente bilanciata da una trama tannica evidente, ma fine ed elegante.
“Borgo Scopeto è da secoli legato alla grande tradizione enologica del Chianti Classico – spiega Elisabetta Gnudi Angelini – e Vagliagli ha una propria identità e storicità che ne fanno una delle zone più antiche per la viticoltura e olivicoltura. È proprio questa biodiversità a caratterizzare l’enorme ricchezza dei territori, delle regioni, dell’Italia intera! Per questo sono molto felice di aver intrapreso un percorso di valorizzazione e tutela del territorio nel rispetto del meraviglioso patrimonio naturalistico di cui noi vignaioli siamo i primi custodi.”​
Il nucleo abitativo storico di Borgo Scopeto (fra l’altro raffigurato sull’etichetta di tutti i vini) risale infatti all’anno Mille, ma fu l’illustre dinastia senese dei Sozzini ad avviare nel Quattrocento una fiorente azienda agricola dedita principalmente alla coltivazione della vite e dell’olivo.
Non a caso Borgo Scopeto può vantare uno dei più grandi vigneti contigui della Toscana: si tratta de “La Vittoria” che si estende infatti senza interruzioni per ben 26 ettari.
Oggi la nuova cantina di invecchiamento e di vinificazione sorgono a poche centinaia di metri dall’antico Borgo trasformato, grazie a un attento e scrupoloso recupero conservativo, in un elegante Relais de charme dotato di 58 suite, ristorante e SPA.
Da sempre sensibili alla sostenibilità aziendale e rispettosi dell’ambiente, Elisabetta Gnudi e i suoi figli Igino e Alessandra Angelini hanno da tempo avviato un percorso che porterà a convertire l’azienda a conduzione biologica. Un cambiamento che nasce da un percorso e da una convinzione, non solo da un’opportunità, dal momento che già da parecchi anni (Elisabetta acquistò Borgo Scopeto nel 1997) l’azienda utilizza pratiche il più possibile rispettose dell’eccezionale contesto paesaggistico e ambientale – il Chianti – in cui è inserita. Da molto tempo, infatti, all’interno della conduzione agronomica di tipo convenzionale sono state attivate pratiche tese alla salvaguardia ambientale e volte all’abbandono graduale delle molecole di sintesi.



Nicoletta Curradi