Ora di Ottawa

Ora di Ottawa

domenica 23 maggio 2021

Il Chianti Classico si è presentato al mondo tra tradizione e nuove tecnologie




Quale sede  migliore di un luogo  rinascimentale per celebrare una rinascita? La Chianti Classico Collection/Connection  si è tenuta nei giorni scorsi in una sede nuova, non più la consueta Stazione Leopolda, ma antica, risalente al XIV secolo. La manifestazione è stata infatti  ospitata nel Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella, il convento domenicano  dell’omonima basilica, che conserva al suo interno una stupenda Cappella dei Papi, dipinta dal Pontormo. 




Un'anteprima globale per il Chianti Classico: degustazioni in presenza in 6 città di 5 paesi –  toccando  i principali mercati: Europa, Asia e Nord America – e  interazioni on line con i produttori. Una formula nuova, ibrida,  per presentare le nuove annate del Gallo Nero e far incontrare i soci, operatori del settore e stampa.
Un’edizione che ha registrato numeri importanti, con migliaia di persone tra addetti ai lavori e giornalisti, per degustare circa 10.000 bottiglie delle oltre 400 etichette presentate.
Il calendario degli appuntamenti si è snodato tra le città di Chicago, Firenze, Londra e New York, per proseguire con  Monaco e  chiudere con Tokyo. 

Il Gallo Nero è stato presentato nelle sue declinazioni: 196 etichette di Chianti Classico annata, cui si sono  aggiunte 9 anteprime della vendemmia 2020, 139 di Chianti Classico Riserva e 98 di Chianti Classico Gran Selezione. L’anteprima ha lasciato spazio anche ai vini in divenire: sono 16 i vini che aspirano a diventare Chianti Classico annata e 14 Chianti Classico Riserva. Presente anche il Vin Santo del Chianti Classico, presentato da 35 aziende, e l’Olio DOP Chianti Classico, con 34 etichette.

“Questa edizione è un inizio – dichiara il presidente Giovanni Manetti – siamo tornati a presentare i nostri vini in uno scenario del tutto diverso rispetto allo scorso febbraio, che ci ha richiesto di saper rispondere con prontezza alle nuove esigenze. Questa lunga interruzione dei viaggi internazionali ci ha spinto a trovare soluzioni alternative e mai come in questo momento è importante sentire vicini i nostri interlocutori all’estero”. I mercati della Connection assorbono oltre il 70%della produzione e “una formula ibrida assicura massima sicurezza a chi degusta in presenza e al contempo moltiplica le possibilità di noi viticoltori di interfacciarci sui mercati”.

In forte crescita le vendite del Chianti Classico nel primo quadrimestre del 2021 che registra un +31%, attestandosi a circa 11 milioni di bottiglie, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Numeri che si confermano maggiori anche rispetto al 2019, spuntando un +7%.




Eccellenti le etichette assaggiate: spiccano tra le annate 2019 Castello di Albola, Dievole, Marchesi Antinori - Peppoli e Val delle Corti. Tra le annate 2018 si notano in particolare Castelli del Grevepesa - Clemente VII,  Fontodi,  Orrmanni e Lamole di Lamole.




Nicoletta Curradi

Nessun commento:

Posta un commento