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lunedì 18 febbraio 2019

Il Corridoio Vasariano non sarà più privilegio di pochi

È notizia ufficiale: il Corridoio Vasariano sarà aperto a tutti a partire dal 2021.  Niente più visite soltanto per i potenti o per pochi fortunati in possesso del superticket. Il Corridoio diventa parte integrante della struttura museale degli Uffizi e sarà percorso ogni anno da circa 500mila persone. L'annuncio è del direttore degli Uffizi Eike Schmidt durante la presentazione dei lavori per il Vasariano, chiuso dal 2016 al pubblico. 





Il nuovo percorso partirà dagli Uffizi da un ingresso ad hoc al piano terra dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, con biglietteria e metal detector, con un ascensore si salirà e si passerà sopra il Ponte Vecchio, per raggiungere di là d'Arno il giardino mediceo di Boboli e la reggia granducale di Palazzo Pitti. Il costo complessivo dei lavori previsto è di 10 milioni di euro e gli interventi dureranno un anno e mezzo, con l'apertura annunciata appunto per il 2021.“
I visitatori di tutto il mondo potranno così godere di una passeggiata panoramica unica, affacciata sul cuore di Firenze.
"E' finalmente tutto pronto per garantire l'apertura democratica, per i visitatori di ogni angolo del mondo, del celeberrimo Corridoio Vasariano - ha detto Schmidt - Abbiamo voluto che questo eccezionale bene culturale potesse essere accessibile davvero a tutti, in completa sicurezza, in modo da poter offrire a chiunque lo desiderasse una passeggiata nel cuore dell'arte, della storia e della Memoria di Firenze. L'occasione della sua riapertura costituirà una misura chiave per il turismo di Firenze e dell'Italia: sarà ossigeno per l'intero settore e contribuirà a creare nuovi posti di lavoro nel comparto e nel suo indotto".
Alla riapertura il Corridoio Vasariano saà per tutti

Il Corridoio Vasariano, parte del complesso museale degli Uffizi, chiuso dal 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà nel 2021 interamente riallestito, con un percorso ed un biglietto speciale. Ma la vera rivoluzione, annunciata questa mattina in conferenza stampa dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt, è che le visite non saranno più per 'pochi intimi' (visti le pochissime visite consentite finora), ma saranno aperte a tutti. L'obiettivo è garantire l'accesso a 500mila visitatori l'anno.
"E' finalmente tutto pronto per garantire l'apertura democratica, per i visitatori di ogni angolo del mondo, del celeberrimo Corridoio Vasariano - ha detto Schmidt -. Dal 2021 ogni anno mezzo milione di persone potranno visitarlo. Abbiamo voluto che questo eccezionale bene culturale potesse essere accessibile davvero a tutti, in completa sicurezza, in modo da poter offrire a chiunque lo desiderasse una passeggiata nel cuore dell'arte, della storia e della memoria di Firenze. L'occasione della sua riapertura costituirà una misura chiave per il turismo di Firenze e dell'Italia: sarà ossigeno per l'intero settore e contribuirà a creare nuovi posti di lavoro nel comparto e nel suo indotto".







Il  nuovo  percorso  del  Corridoio  Vasariano,  secondo  quanto annunciato, garantirà completa accessibilità per i disabili, con un sistema integrato di rampe, pedane ed ascensori e sarà dotato di servizi igienici. Per la prima volta, avrà un impianto di climatizzazione e riscaldamento che ne regolerà in ogni momento la temperatura degli interni, avrà una illuminazione a led a basso consumo energetico e sarà interamente videosorvegliato.
Tra gli interventi principali previsti dal progetto, la realizzazione di nuove uscite di sicurezza: tra queste, complessivamente cinque, una verrà ricavata all'interno di un vano di un pilone dopo Ponte Vecchio risalente al dopoguerra, in Oltrarno, in corrispondenza di via de' Bardi, ed un'altra all'altezza del Cortile delle Cacce, nel giardino di Boboli, dove per realizzare il collegamento saranno riaperte due archi tamponati del Corridoio.
Il programma include anche un'opera di consolidamento strutturale-antisismico ed il restauro degli interni,la riapertura delle 73 finestre del Vasariano e l'introduzione di due memoriali: uno in corrispondenza di via Georgofili e uno subito dopo Ponte Vecchio per ricordare la devastazione nazista del 1944.

Nicoletta Curradi

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