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venerdì 10 agosto 2018

Al Santa Maria della Scala a Siena una mostra innovativa, Musica per gli occhi

Dal 10 agosto è aperta al Santa Maria della Scala di Siena la mostra  MUSICA PER GLI OCCHI. INTERFERENZE TRA VIDEO ARTE, MUSICA POP, VIDEOCLIP. L’esposizione, curata da Luca Quattrocchi, è un progetto innovativo per il Santa Maria della Scala  che indaga, attraverso video installazioni e video clip  la  contaminazione tra la video arte e pop music, confermando la “rivoluzione” culturale  perseguita negli ultimi anni dal Museo senese attraverso l’indagine dei linguaggi contemporanei e della loro ibridazione.


La mostra si snoda lungo un percorso articolato che sin dall’ingresso nel Santa Maria della Scala progressivamente conduce il visitatore in un mondo di immagini e suoni. “Musica per gli occhi / Music for the Eyes” si presenta come una grande installazione audiovisiva, in grado di offrire al visitatore/spettatore un’esperienza immersiva nuova e sui generis. Non una mostra sui rapporti tra musica pop/rock e arti visive, già ampiamente indagati nel loro percorso storico dai Beatles e Warhol in avanti, ma sulle interferenze che, all’insegna della visività della musica, hanno luogo da una parte nel campo della video arte, e dall’altra in quello dei videoclip.
Divisa in tre sezioni la “mostra visivo-sonora” intende analizzare lo stato di fertile contaminazione che porta non solo gli artisti a cimentarsi con il videoclip, ma soprattutto come i videoclip e la musica pop offrono ai videoartisti inediti spunti creativi e occasioni di riflessione sulla società contemporanea.
La prima sezione, centrata sulla video arte, vede la musica pop come strumento di interpretazione della cultura contemporanea, con lavori di quindici video artisti di fama mondiale come Francesco Vezzoli, Pipilotti Rist, Martin Creed, AES,  Robert Boyd e Jesper Just. La seconda sezione presenta un’ampia selezione di video cliprealizzati da famosi registi cinematografici. Quattordici mostri sacri del cinema mondiale, tra i quali  Michelangelo Antonioni,  Luc Besson, Derek Jarman, David Lynch, Roman Polanski, Wim Wenders, che hanno prestato il loro ingegno alla realizzazione di video clip musicali per importanti musicisti. La terza sezione, infine, presenta quattordici videoclip realizzati da alcuni dei più significativi ed eversivi artisti contemporanei, fra cui, Damien Hirst, Vanessa Beecroft, Keith Haring, Andres Serrano, Bansky, Andy Warhol.
Per il direttore Daniele Pitteri: “Il XX secolo e questo scorcio di XXI secolo, sono stati l’epoca in cui la dimensione visiva e quella uditiva si sono progressivamente cercate, avvicinate e poi definitivamente fuse. La nuova musica, quella che milioni di giovani in tutto il mondo amano non è fatta solo di note. È fatta anche di simboli e di musicisti/star che usano il proprio corpo come elemento di comunicazione e di relazione con il pubblico. Una musica fatta non solo per essere ascoltata, ma anche per essere vista. Con Musica per gli Occhi vogliamo indagare il miscuglio di espressività che generano a loro volta forme nuove, possibilità di sperimentazioni, in molti estreme, proprio perché esplorano a fondo le potenzialità della fusione fra la dimensione uditiva e quella visiva”.

Nicoletta Curradi 

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