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martedì 5 marzo 2019

Le opere di Andrey Esionov all'Accademia delle Arti del Disegno

Dal 6 marzo al 28 aprile 2019 l’Accademia delle Arti del Disegno presenta l’opera del pittore Andrey Esionov (Tashkent, 1963), grande acquarellista e maestro dell’arte figurativa russa contemporanea. 


 



La mostra “Neo-nomadi e Autoctoni”, realizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana e concepita in collaborazione con l’Accademia Russa di Belle Arti, è curata dal critico Alexander Borovsky e sarà visitabile con ingresso gratuito nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, in Via Ricasoli n.68, a Firenze.
 
Il titolo della mostra deriva dal ciclo di lavori “Neo-nomadi”, un’analisi dedicata a un evento strutturale che si sta realizzando in ogni parte del mondo: l’umanità in movimento, dai grandi flussi migratori fino al turismo di massa. Questo fenomeno non è visto con lo sguardo di chi accoglie o di chi migra, ma da una prospettiva inedita, quella dall’estraneo che è in grado di coglierne sfumature e paradossi. L’esposizione racconta quindi i mutamenti e le contraddizioni di un’umanità in costante movimento, attraverso 42 opere, tratte da otto diverse serie di acquerelli, con le quali l’artista realizza una riflessione critica, surreale e pungente intorno allo scenario delle metropoli contemporanee e all’umanità che le popola.
 
Andrey Esionov vive e lavora a Mosca, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti ed è presente in numerose collezioni di musei pubblici a Mosca, San Pietroburgo, Samara, in Uzbekistan e molti altri. In un breve arco di tempo l’artista si è confrontato con diversi generi pittorici, primo fra tutti il ritratto. La sua fama è dovuta proprio alla serie dei Ritratti di celebri intellettuali russi, quali lo scrittore Vladimir Voinovich, i registi Pyotr Todorovsky e Eldar Ryazanov, il campione mondiale di scacchi Anatoly Karpov, sino a quello del presidente dell’URSS Michail Gorbačëv, tutti realizzati ad olio su tela. La tecnica prediletta di Esionov è, però, l’acquerello su carta, che reinterpreta in chiave contemporanea, in dialogo con la tradizione accademica e il linguaggio fotografico. Esionov trae grande ispirazione dai suoi viaggi in Europa e dai cambiamenti epocali e dagli stravolgimenti politici dell’ex Unione Sovietica che ha vissuto in prima persona: passanti, artisti di strada, bambini e animali sono i protagonisti che popolano il suo mondo ed è così che prendono forma istantanee di vita, sospese tra il realismo della rappresentazione e una dimensione “altra”, simbolica e onirica.
 
Gli acquerelli in mostra rappresentano una selezione di più ampi cicli di opere dell’artista: la serie Ritratti, la serie Gente e Manichini, la serie Riflessi, in cui lo sguardo sulla quotidianità si dispiega su diversi livelli; la serie Game Over dedicata all’infanzia, sospesa tra il gioco e l’innocenza perduta; la serie Horse and Coach, con carrozze trainate da cavalli nei centri storici delle grandi città turistiche, quasi delle cartoline che raccontano il legame tra l’animale e il proprio padrone; la serie Autoctoni, con personaggi di grande intensità immersi in contesti surreali e ironici, e la serie Ode al Cielo, dedicata al rapporto tra l’uomo e la musica. 
 
Il riconoscimento di Andrey Esionov nel panorama artistico internazionale attesta il lungo e significativo percorso realizzato da questo straordinario pittore. Al termine degli studi giovanili dedicati all’arte, Esionov interrompe per alcuni anni la sua carriera artistica per diventare imprenditore. Nel 2000 Esionov torna a dedicarsi a tempo pieno alla pittura, rielaborando il patrimonio figurativo tratto dai viaggi e dalle esperienze di uomo d’affari. Per Esionov tornare a dipingere è stato come “tornare a respirare”, mentre la pausa dalla scena artistica ha rappresentato un periodo in cui ha intensamente accumulato esperienze, immagini e strutture compositive.
 
Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, sottolinea come “lo strumento di Andrey Esionov acquarellista consiste in una tecnica non solo sicura ma impeccabile (…). Colpisce la sua sicurezza nel distribuire i colori, nel calibrare i chiaroscuri e soprattutto – per me almeno – nel padroneggiare la delicatissima operazione del “risparmiare” la carta per i bianchi, creando colpi di luce, luminosità diffuse e all’occorrenza contorni esatti e finissimi, con un virtuosismo che gli consente di mostrare una scena attraverso una ragnatela, come contemplata dalla finestra di un vecchio edificio in disuso (…). Scene e figure sono progettate in anticipo con magistrali disegni a matita, dove ai contorni ottenuti con linee vibranti e decise vengono aggiunti, con tratteggi a matita di intensità variabile, i toni intermedi e gli scuri profondi”.
 
Alexander Borovsky, curatore della mostra sostiene che “il nodo nevralgico delle opere di Esionov sia l’attaccamento alla realtà. Tradizionalmente si ritiene che la posizione dell’osservatore (ovvero dell’artista) e quella dell’attore siano inconciliabili. Esionov insiste invece nel ribadire la propria presenza nella realtà: è dentro di essa, quasi ne tocca fisicamente i protagonisti con le dita. La sensazione di contatto tattile è parte imprescindibile della sua arte. Addirittura egli interpreta una tecnica tradizionale quale l’acquarello come un mezzo percettivo, finalizzato proprio al contatto: dov’è il calore della vita? Come immergersi in essa? (…)”.
 
La Russia oggi è un paese culturalmente vivace e aperto alle novità, anche e soprattutto nel mondo dell’arte”, afferma Dario Nardella, Sindaco di Firenze. La mostra di Esionov rappresenta “un ulteriore tassello che rafforza l’amicizia tra i due paesi e apre le porte della nostra città e dei suoi immensi tesori artistici alla commistione con il grande paese dell’Est, così cambiato negli ultimi decenni e con così tanto da scoprire anche dal punto di vista culturale”.
 
Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana ritiene che “questa mostra possa essere un vero e proprio evento che catalizzerà tutta l’attenzione cultura della città in quei giorni, vista la grande fama dell’artista e delle sue opere. D’altronde la storia degli artisti russi a Firenze è piena di significato e l’arte russa e Firenze si sono incontrate tantissime volte nel corso delle loro centenarie storie”.
 
La mostra “Neo-nomadi e Autoctoni” è accompagnata da un catalogo edito da Polistampa con gli interventi critici a cura di Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, Andrea Granchi, Presidente della Classe di Pittura dell’Accademia delle Arti del Disegno, Alexander Borovsky, curatore della mostra, e con i contributi scritti di Dario Nardella, Sindaco di Firenze, di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, di Zurab K. Cereteli, Presidente dell’Accademia Russa di Belle Arti.
 
La mostra “Neo-nomadi e Autoctoni” rappresenta uno dei principali avvenimenti artistici italiani del 2019 e sarà la prima tappa di un ciclo di mostre personali volte a far conoscere in Italia l’arte, la ricerca artistica e la poetica di Andrey Esionov. Dopo Firenze, la mostra proseguirà a Roma dove, nel mese di settembre 2019, le opere dell’artista saranno esposte nella splendida cornice del Museo di San Salvatore in Lauro.    
 
 

La mostra sarà visitabile dal 6 marzo al 28 aprile 2019 con i seguenti orari: 
Da martedì a sabato: ore 10.00-13.00 e 17.00-19.00
Domenica: ore 10.00-13.00 
Lunedì chiuso
Ingresso libero

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Fabrizio Del Bimbo 

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