VINITALY 2024
Famiglia Castagnedi a Vinitaly 2024 con il nuovo Soave DOC Monte di Colognola, la certificazione BIOlogica di TÉLOS e una vision che guarda al futuro
Grandi novità per la realtà veronese, impegnata in un percorso di interpretazione autentica del proprio territorio nel contesto delle nuove tendenze internazionali.
Famiglia Castagnedi, realtà d’eccellenza della Valpolicella Orientale titolare dello storico brand Tenuta Sant’Antonio, ha presentato a Vinitaly 2024 importanti novità: l’ingresso del Soave DOC U.G.A. Monte di Colognola tra i grandi bianchi della Famiglia, la prima etichetta con certificazione BIOlogica del brand TÉLOS e la prosecuzione della ricerca dell’eccellenza basata su terroir e valorizzazione dei cru.
Un nuovo futuro per i bianchi del territorio
Il primo grande annuncio al panorama vinicolo internazionale di Vinitaly riguarda la presentazione del Soave DOC U.G.A. Monte di Colognola: un tripudio di freschezza, note floreali e frutta a polpa bianca, unite dalla mineralità iconica dei bianchi di Tenuta Sant’Antonio. Una nuova, innovativa interpretazione della denominazione Soave DOC che va a completare la gamma dei grandi bianchi dell’Est Veronese proposti dai fratelli Castagnedi: il Single Vineyard VIGNA Monte Ceriani, il Soave Vecchie Vigne e il Pinot Grigio. In questo modo, la Famiglia va a sigillare un quartetto iconico, unito in una continuità visiva dalle etichette premium che accomunano questi quattro capolavori e che trasmettono in forma artistica ed essenziale le caratteristiche calcareo-sulfuree dei suoli della Valpolicella Orientale. Per il Monte di Colognola, un triangolo dorato simboleggia sia la forma collinare da cui nasce, sia la prima forma complessa della geometria, testimone della freschezza e della sfaccettatura di questa nuova creazione.
Nascere nella sostenibilità: TÉLOS e la certificazione BIOlogica
Famiglia Castagnedi ha inoltre portato a Vinitaly la prima etichetta certificata BIOlogica del pioneristico brand TÉLOS: TÉLOS Il Bianco vendemmia 2023. Senza solfiti aggiunti, BIOlogico e anche vegano, il percorso di TELOS è frutto della continua innovazione che Famiglia Castagnedi ha posto verso il benessere delle persone e dell’ambiente, mettendo al servizio di questi valori le più avanzate pratiche e tecnologie agronomiche ed enologiche. Una visione che dal 2011 rappresenta un unicum nel panorama vinicolo internazionale per capacità di applicare tecniche e pratiche di frontiera a un prodotto con capacità di distribuzione universale, superando la grande sfida di realizzare un vino sinonimo di garanzia e di eccellenza qualitativa, ancor prima che di estrema salubrità.
Valorizzare i cru con una visione internazionale: la modernità per natura della Valpolicella Orientale
Ad accomunare le novità di Famiglia Castagnedi e le nuove annate delle iconiche etichette disponibili a Vinitaly 2024 vi è una visione aziendale che guarda al binomio tra bevibilità internazionale e ricerca dell’identità del territorio, seguendo una strada che valorizza ogni cru e di ogni singolo vigneto. Una mission che prende vita tramite processi innovativi in vigna e in cantina che garantiscono contemporaneità, verticalità e pulizia estrema per ottenere uno stile definito oggi come “moderno” ma che, nel caso di Famiglia Castagnedi, rappresenta un vero e proprio tratto distintivo, una firma stilistica autentica del terroir e del saper fare aziendale. La collocazione nell’area tra la Valpolicella e il Soave, infatti, rende possibile trovare espressioni nuove, autentiche e identitarie delle due Denominazioni, fatte di verticalità, mineralità e leggiadra complessità, in linea con lo stile iconico che Famiglia Castagnedi ha da sempre perseguito. I vigneti vengono così parcellizzati seguendo una logica sartoriale, per ottenere prodotti unici come i Single Vineyard. Questa continua volontà di tendere all’eccellenza ha portato ad importanti riconoscimenti dai più prestigiosi critici ed esperti a livello globale, come l’inserimento dell’Amarone Antonio Castagnedi 2018 da parte del Master of Wine Gabriele Gorelli nella lista dei 10 vini da non perdere a Vinitaly 2024 o ancora gli importanti apprezzamenti di Ned Goodwin, affermato Master of Wine e firma di James Suckling, in merito alla linea Soave, fino alle recensioni che avvalorano lo stile Valpolicella Orientale di Eric Guido per VINOUS Galloni.
“Vinitaly 2024 rappresenta per noi un altro, fondamentale tassello nel nostro percorso di interpretazione intima e autentica della Valpolicella Orientale, territorio moderno per natura grazie a caratteristiche di terroir, suoli e di contesto pedoclimatico uniche per soddisfare le tendenze attuali e future dei consumatori” - afferma Armando Castagnedi, titolare di Famiglia Castagnedi insieme ai fratelli e responsabile dei mercati esteri. “Il Monte di Colognola è la quarta parte della nostra ‘anima in bianco’, che completa quella rivoluzione che con orgoglio abbiamo lanciato per sancire la forza e le potenzialità che il nostro territorio offre per lo sviluppo di grandi bianchi, mentre con la prima annata BIOlogica di TÉLOS Il Bianco vogliamo aprire nuovi orizzonti nell’enologia contemporanea e del futuro. Tutto questo si sintetizza, per noi, nella capacità di dare forme sempre attuali, identitarie e iconiche alla nostra terra, scardinando preconcetti e proponendo una continua riflessione su come essere sempre un passo avanti rispetto al panorama nazionale e internazionale: i nostri vini raccontano questo, i nostri vini siamo noi.”
Famiglia Castagnedi | Tenuta Sant’Antonio - Tenuta Sant'Antonio nasce nel 1995 a Colognola ai Colli (Verona) come sogno dei quattro fratelli Castagnedi che, provenienti da generazioni di viticoltori, si sono impegnati a realizzare vini iconici attraverso tre diversi brand: Tenuta Sant’Antonio, SCAIA e TÉLOS. Continui investimenti hanno spinto un progetto imprenditoriale unico basato su identità, innovazione e sostenibilità, portando l’Azienda, in pochi anni, a diventare un punto di riferimento del territorio con 50 dipendenti, 150 ettari vitati e due milioni di bottiglie prodotte ed esportate in tutto il mondo.
Nicoletta Curradi