Ora di Ottawa

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sabato 28 giugno 2025

Lineapiù celebra 50 anni di stile, innovazione e creatività

 




Un anniversario che guarda al futuro: dalle nuove collezioni alla collaborazione con gli studenti di Polimoda al cameo di Felice Limosani per celebrare mezzo secolo di bellezza


Lineapiù Italia nasce nel 1975 a Capalle (FI), guidata da Alessandro Bastagli Lineapiù Italia nasce nel 1975 a Capalle (FI), guidata da Alessandro Bastagli


Lineapiù Italia nasce nel 1975 a Capalle (FI), guidata da Alessandro Bastagli dal 2010, è riconosciuta leader mondiale nel settore dei filati per maglieria grazie ai contenuti creativi e alla qualità delle proprie collezioni, garantiti da una vera e propria vocazione alla ricerca e all’innovazione


Un traguardo importante il 2025 per Lineapiù, azienda nata nel 1975 a Capalle (FI), guidata da Alessandro Bastagli dal 2010, riconosciuta leader mondiale nel settore dei filati per maglieria grazie ai contenuti creativi e alla qualità delle proprie collezioni, garantiti da una vera e propria vocazione alla ricerca e all’innovazione. A Lineapiù si devono importanti novità che hanno rivoluzionato la storia della maglieria, a partire dall’introduzione del primo filato 100% viscosa, o del filo Relax con una percentuale di carbonio al suo interno, contro l’inquinamento elettromagnetico, sino al filo d’aria, vuoto dentro, che, leggero e vaporoso, protegge dagli sbalzi termici. Più recenti invece altri filati innovativi come Lumen, il filato fotosensibile e Paper Knit, il filato di carta. Un’eccellenza italiana: una storia, un metodo di lavoro, una capacità creativa e manifatturiera che ha cambiato il profilo stesso della maglieria, in Italia e nel mondo. Un processo produttivo integrato, realizzato completamente all’interno, per un filato al 100% made in Italy che ogni stagione propone 3 diverse linee: Lineapiù, filati fantasia e classici ad alto contenuto moda; Filclass, per una maglieria giovane; Lineapiù Knit Art per il mercato dell’aguglieria. Nel 2025 Lineapiù Italia celebra cinquant’anni di attività all’insegna di valori come innovazione, qualità e creatività che hanno reso l’azienda punto di riferimento per il mondo della maglieria e della moda. Cinquant’anni di filati iconici, di intuizioni estetiche, di ricerche sui materiali e di collaborazioni con le più grandi maison del mondo. Una storia profondamente italiana, ma con un’anima globale, capace di influenzare e ispirare il settore della moda con una visione sempre proiettata verso il domani.


“Dal 2010 ho l’onore di guidare Lineapiù Italia - afferma Alessandro Bastagli, presidente della società - da allora, il mio impegno è stato quello di consolidare un patrimonio di cultura d’impresa unico nel suo genere, portandolo nel futuro senza tradire quei valori nati dalla genialità e dalle intuizioni di Giuliano Coppini, fondatore e anima di Lineapiù per 40 anni. Lavoriamo ogni giorno per innovare, nel segno della qualità, dell’eccellenza e di una creatività che sa parlare al mondo. Celebrare cinquant’anni di storia – prosegue Bastagli - significa riflettere sulle radici ma, soprattutto, rilanciare una visione. Significa investire in ricerca, sostenibilità e cultura del progetto, costruendo un sistema moda capace di interpretare il presente e immaginare il futuro con coraggio e coerenza. Oggi celebriamo questo traguardo con uno sguardo rivolto al domani, consapevoli che il nostro ruolo passa attraverso l’investimento nella formazione di nuove generazioni di tecnici e creativi. Solo così possiamo contribuire in modo concreto all’evoluzione del settore e al rilancio di un made in Italy che guarda al mondo. E’ per me anche l’occasione di essere grato per l’impegno di tutti coloro che hanno reso possibili tanti successi, dai dipendenti, ai consulenti, alla rete commerciale, fino ai partner storici come UniCredit. A loro va il mio ringraziamento.”


Pitti filati: il ritorno alla natura per una foresta di maglieria, un’installazione immersiva per trovare nuovi sentieri estetici Per celebrare i suoi primi 50 anni, Lineapiù Italia ridisegna l’idea di spazio narrativo a Pitti, teatro delle nuove collezioni di filati, attraverso un allestimento immersivo e poetico. Lo spazio si trasforma in una foresta incantata, dove strutture arboree rivestite di maglia raccontano una storia di natura, evocativa dell’origine delle fibre. E’ un invito a perdersi per cercare nuove strade e ispirazioni, nel rapporto tra le radici e i frutti della creatività. Ogni albero si racconta attraverso un punto maglia iconico, una tappa del viaggio creativo che ha reso Lineapiù un centro di sperimentazione di linguaggi estetici e materici. La stilista Naira Khachatryan ha definito un contesto narrativo fatto di teli fluttuanti, archi sospesi, suoni di natura e giochi di luce, che evocano un paesaggio emotivo e sensoriale, dove si intrecciano materia e immaginazione. I toni tenui e sofisticati – ispirati alla bruma del mattino, al muschio, al riverberio della luce tra le foglie – creano un’atmosfera che unisce innovazione tecnologica e sensibilità artigianale. La foresta di maglia è in nuce l’idea di una selva da attraversare, un sentiero attraverso il quale ritrovare la via, un ritorno alle radici per raccogliere nuovi frutti, di creatività, nuovi elementi attraverso i quali osservare e comprendere il mondo. La collaborazione con gli studenti di Polimoda: nuove ipotesi di futuro per la moda Perché un anniversario non sia solo uno sguardo alla storia, ma un’occasione per esplorare il futuro, Lineapiù Italia ha scelto di collaborare con gli studenti di Polimoda. L’obiettivo: alimentare il dialogo con i creativi di domani ed esplorare le molteplici ipotesi di futuro che il mondo della moda sta cercando. Polimoda ha selezionato 21 studenti di 14 diverse nazionalità (Italia, Iran, Israele, Zimbabwe, Svezia, Austria, Stati Uniti, Germania, Uruguay, Colombia, Thailandia, Cina, Francia e Messico), provenienti dai corsi Undergraduate in Fashion Design e Fashion Art Direction e dai Master in Fashion Design e Textile Design.


Il progetto è stato coordinato da Naira Khachatryan, al contempo docente di Polimoda e stilista che affianca Lineapiù Italia nella messa in scena dei progetti di stile e nella ricerca di nuovi punti maglia. Agli studenti è stato affidato un compito ambizioso: celebrare l’anniversario non con sguardo retrospettivo, ma come spunto per interrogarsi sul futuro del settore. La moda oggi vive una crisi di idee e visioni, si è persa la capacità di dare forma a nuovi scenari. I giovani talenti di Polimoda sono stati incaricati di cercare nuove ipotesi di futuro, come se fossero dei rabdomanti del presente, chiamati a captare tensioni, desideri e contraddizioni del nostro tempo. Ne sono nati 11 abiti in maglia e 7 arazzi con punti, ciascuno espressione di un percorso di ricerca personale e profonda, emblema delle fratture che attraversano questo tempo, lette attraverso la cultura, la visione e l'invenzione delle nuove generazioni. Le loro esperienze di vita diventano il cuore del progetto, che racconta angoli di mondo, sogni e inquietudini, slanci e fragilità di una generazione senza confini. Ne emerge un progetto di ricerca corale che è, insieme, personale e universale. Per questi giovani creativi, la moda è tessuto connettivo tra le fratture del nostro tempo. È uno sguardo sulla materia delle nostre emozioni, sulle identità, gli ostacoli, le ombre e le luci che ci circondano. È uno sguardo lucido e visionario sul domani. Questo è l’omaggio che Lineapiù Italia porta a Pitti Filati, a un sistema moda in cerca di risposte per interpretare il contesto di un mercato difficile da decifrare. 18 percorsi, per leggere il futuro e scoprire ciò che ancora non sappiamo.


Massimiliano Giornetti, Direttore di Polimoda, afferma: “Collaborare con Lineapiù Italia, in occasione di un anniversario così significativo, rappresenta un’opportunità preziosa per dare forma a nuove visioni attraverso il talento di una generazione di creativi indipendenti. Gli studenti di Polimoda hanno trasformato la maglieria in un mezzo espressivo e progettuale, rileggendo il filato come materia viva, capace di raccontare identità e futuro. Da questo dialogo autentico e libero tra Industria e formazione nasce il vero antidoto contro la crisi del nostro tempo. Siamo grati ad Alessandro Bastagli, imprenditore visionario, per avere aperto gli archivi di Lineapiù agli studenti di Polimoda e creduto in questo progetto così innovativo.” Le nuove Collezioni Autunno-Inverno 2026/27: tecnologia, poesia e visione Le nuove Collezioni Lineapiù, Filclass e Knit Art presentate a Pitti Filati celebrano l’anniversario dell’azienda presentando nuovi canoni estetici, materici e cromatici, con l’obiettivo di aprire uno sguardo ispirato e propositivo sul futuro della maglieria. Due sistemi di racconto della contemporaneità pensate per offrire al sistema moda nuovi punti di osservazione del reale e un pizzico di ottimismo, attraverso filati che uniscono artigianalità, innovazione tecnologica e attenzione alla sostenibilità. La collezione Lineapiù si articola in cinque universi stilistici che uniscono eleganza, natura e innovazione: Quiet Softness propone una maglieria minimal e avvolgente, focalizzata sull’ iper-comfort. Le maglie sono progettate per passare dal ritmo pulsante delle strade cittadine all’aria alpina più pura. Il calore impalpabile della lana caratterizza sottili garze e feltri compatti, texture bottonate e stampate, oppure crea filati voluminosi. leggerissimi. I paesaggi invernali, carichi di neve, ispirano effetti pelliccia morbidi e sinuosi, riccioluti oppure “acciuffettati”. Blooming Winter si presenta come esplorazione sensoriale e immersiva che racconta di foreste misteriose e giardini in fiore, in cui i motivi e i colori della natura diventano il linguaggio silenzioso di una bellezza incontaminata. Nascono effetti grafici di origine botanica e pellicce maculate, per una maglieria che presenta morbide superfici felpate oppure setose, grazie a filati di alpaca baby e Suri, come cordonetti di cotone impiumati di soffice pelo e tweed con delicate puntinature colorate. Romantic Storytelling, è l’espressione del desiderio di evolvere e rinascere che porta la maglieria di mohair verso un’estetica più preziosa e appariscente, come segno di una fioritura artistica e tecnica tramite intricati traforati, rouches vaporose e jacquard dal sapore storico. I filati di mohair presentano un aspetto rinascimentale rinnovato e moderno: bottoni di lurex incastonati tra le fibre come pietre preziose, garze leggiadre, opulente pellicce e ricchi effetti coloristici danno vita a maglie dal look decorativo e massimalista. Golden Splendour; seguendo la trama dell’oro e dei metalli preziosi, simbolo di ricchezza e splendore, segno di eleganza e raffinatezza, si traccia un percorso alla scoperta della loro misteriosa origine influenza sull’arte tessile. I filati si presentano come preziosi gioielli tessili: eleganti velluti di seta e viscosa, raffinati voile di lurex, scintillanti vrillè con micro paillettes e pellicce dall’aspetto di leggiadri piumaggi. Geo-Logical Classic propone visione creativa della maglieria, che parte da un approccio primordiale per arrivare a un’estetica ultra-design, ispira filati arcaici e futuristici al tempo stesso. Le fibre di yak e cammello, presentano un aspetto archeologico che si evolve in maglie dalle forme semplici che attingono ai classici del guardaroba maschile. La gamma cromatica racconta un viaggio attraverso paesaggi remoti ed è composta da toni del vello animale, pietre e legno. La nuova collezione Filclass esplora il legame emotivo tra corpo, materia e paesaggio, articolandosi in cinque direzioni stilistiche: la delicatezza poetica di Poetic Outdoor, che si ispira all'ambiente naturale in modo raffinato e non solo funzionale e mira a creare proposte esteticamente accattivanti evocando la bellezza della natura ma con un accento romantico un po’ scompigliato; l’energia creativa e metropolitana di British Core: un’estetica che abbraccia diverse sfaccettature dello stile inglese, dalla campagna country al rigore sartoriale, fino alla ribellione di una Londra punk; il desiderio di comfort di Restorative Softness: filati morbidi e dolci al tatto effetto ciniglia e pesi interseasonal; la vitalità esotica e sensoriale di Exotic Winter, che teletrasporta verso mondi nuovi, paesaggi stravaganti, reali o immaginari, attraverso effetti fantasia, tavolozze elettrizzanti e texture che migliorano l’umore. Infine, la teatralità decorativa e ironica di Historical Street, dove convergono streetwear e dettagli di ispirazione storica: passato e futuro si intersecano e fiorisce così uno stile opulento, ma anche ironico e irriverente, che esprime la voglia di tornare a divertirsi e a ostentare. La collezione Knit Art è un’ondata di fantasia, morbidezza e giochi di colore. I titoli si ingrandiscono, le fibre sono ricche, la ricerca di costruzione e fantasia tonali invogliano a prendere ferri, uncinetto e costruire, maglia dopo maglia, capi soffici e over contro il freddo inverno. La collezione è diversificata in finezze e aspetti per accontentare tutti i gusti e creare una maglieria divertente. La lana, il mohair e l’alpaca giocano con filamenti di seta e le luci del lurex brillano come non mai in questa stagione. L’opera iconica di Felice Limosani: il filo come materia del tempo Ad arricchire ulteriormente il percorso visivo e concettuale di questo importante anniversario, Lineapiù Italia ha affidato all’artista Felice Limosani la realizzazione di un’opera capace di interpretare ed esprimere il senso stesso di questo viaggio nelle decadi e nei valori. Limosani, artista e narratore visivo riconosciuto per il suo linguaggio ibrido tra arte, tecnologia e storytelling, ha concepito per Lineapiù Italia l’opera "Le Parole del Filo". Un’indagine sul senso del fare artistico, dove la materia diventa pensiero e il gesto si traduce in linguaggio. Il filo, in questo contesto, non è metafora ma sostanza: contiene in sé la memoria di tutti coloro che hanno dato vita a una certa idea del fare e, al tempo stesso, la possibilità di generare nuovi alfabeti visivi. L’installazione si compone di elementi orizzontali avvolti da un filo arancione, secondo un gesto continuo e ordinato. Le barre LED scandiscono l’apparizione ritmica delle parole luminose, creando un tempo sospeso, fatto di pause, dissolvenze e ritorni. Due spire per ogni lato tengono insieme la struttura, come a custodirne l’indivisibilità dei significati profondi in essa contenuti. Ogni componente rimanda a storie, persone, valori, in un intreccio dove materia e luce convivono in costante dialogo estetico. Le parole chiave — Essenza, Memoria, Presente, Futuro — tracciano le coordinate di un pensiero in evoluzione. Le Parole del Filo è un omaggio a tutte le mani, le menti e i cuori che, intrecciando creatività e lavoro, hanno dato forma a un sogno reale. Un’opera che celebra l’umanità del fare, la memoria viva e la bellezza futura da tessere insieme — parola dopo parola, filo dopo filo.


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 26 giugno 2025

Pitti Bimbo 101 torna in Fortezza con 165 brand

 



Il 25 e il 26 giugno 2025 la Fortezza da Basso di Firenze ospita Pitti Bimbo 101, manifestazione dedicata alle collezioni kidswear primavera/estate 2026. Sono 165 i brand partecipanti, in linea con quelli di un anno fa e di Pitti Bimbo 100, dei quali il 65% circa proveniente dall’estero. Tra i buyer spiccano quelli provenienti da Asia e Middle East, ma anche da Usa ed Europa, oltre che dall’Italia. Il tema di questa edizione riprende quello di Pitti Uomo 108, ‘Pitti Bikes’, che assume una connotazione particolare e diventa ‘Super Bike’.


Preceduto da una serie di incontri di networking con stampa, influencer e buyer, svolti in questi mesi dal team di Pitti Immagine nei principali mercati esteri (Parigi, Londra, Madrid, Barcellona, Copenhagen, Milano), Pitti Bimbo 101 parte da questa rete di interlocutori “per creare opportunità concrete di business”, specifica la nota di presentazione. L’ingresso sarà come sempre riservato al pubblico professionale ma a entrata gratuita, niente biglietto, solo la registrazione.


“Pitti Bimbo è molto più di una fiera. È un osservatorio sull’industria del kidswear e del lifestyle bimbo, sul mondo dell’educazione e sulle nuove frontiere della comunicazione. È un luogo di networking, dove si apprezza lo straordinario mondo dei bambini in tutte le sue sfaccettature” dichiara Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, promuovono il ruolo di Firenze nella moda italiana attraverso il sostegno ai saloni moda 2025 di Pitti Immagine, un contributo fondamentale per il programma di incoming dei migliori operatori esteri e di comunicazione.


Gli spazi in Fortezza, ridisegnati e riorganizzati dalla designer Ilaria Marelli trasformano ancora una volta Pitti Bimbo in una città a misura di bambino. A partire dalla centesima edizione il percorso si sviluppa lungo una promenade ad anello, dove si affacciano gli spazi dei brand. Lungo il cammino, ci si può fermare in quattro piazze dedicate ai trend, ciascuna con installazioni editoriali pensate per orientare la ricerca del visitatore. ‘Cozy Corner’ include le proposte lifestyle più curiose, curato in collaborazione con The Family Circle, marketplace di Amburgo; ‘On the Beach’ è dedicata al mondo della spiaggia; ‘Family Safari’ sul tema dell’avventura mentre ‘Super Bike’ è pensato da Katie Kendrick del blog Pirouette e ispirato al tema di questa edizione, una selezione di accessori dal mondo cycling si affianca a brand e collezioni creative. Torna anche l’area food dedicata all’alimentazione, con prodotti d’eccellenza e accessori.




Per quanto concerne i marchi sono come di consueto divisi in due categorie: ‘Pitti Bimbo 100%’ include le griffe del kidswear che interpretano la moda degli adulti in formato mini oltre agli abiti da cerimonia e agli outfit più rilassati; ‘The Kid’s lab’ comprende invece i brand di ricerca, gli accessori e il design. Tra i luxury brand italiani spiccano Alberta Ferretti Kids, Bikkembergs, Dolce&Gabbana, Ermanno Scervino Junior, Gensami, Monnalisa e Philosophy Kids. Presenti anche le label contemporary Antony Morato, People of Shibuya, Police, Primigi, Roy Roger’s, Sarabanda e Twinset. Per il segmento calzature ci sono, tra i tanti, il Gruppo Falc (Naturino e Falcotto), Colors of California, Crocs, Mou e Rondinella.


Tra gli eventi da segnalare ‘Mama’s Shopping Liss’ affidata a Katie Kendrick di Pirouette, un mini fashion show, tra liste della spesa e outfit per bambini e bambine che stimolano la creatività. ‘Biking Club Networking Event’ sarà un happening informale all’aperto pensato per riunire la community di Pitti Bimbo. Massimiliano Alvisi, imprenditore e fondatore degli eventi di formazione ‘Shop Survivor’, torna a Pitti Bimbo per condividere consigli su come gestire un negozio di successo. Verrà presentata una ricerca realizzata da neuroscienziati dell’Università di Cardiff commissionata da Barbie, frutto di uno studio pluriennale, che stabilisce che giocare con le bambole attiva nei bambini e nelle bambine l’empatia e la collaborazione sociale. Dopo l’esordio nella scorsa edizione, Monnalisa continuerà, attraverso i social, anche nei mesi successivi alla manifestazione, il progetto con le piccole ambassador, bambine e i loro genitori, provenienti da diversi paesi del mondo.


Nicoletta Curradi

martedì 17 giugno 2025

Kiton entra nel mondo della nautica, collaborazione con Sacs

 




 Una collaborazione con il cantiere nautico Sacs per la creazione di un'imbarcazione, il debutto della capsule collection Knt Marina e l'apertura della prima boutique in Sardegna, affacciata sul waterfront di Porto Cervo.

    Queste le novità dell'azienda napoletana Kiton annunciate  dal suo Ad Antonio De Matteis durante una conferenza stampa a Firenze, alla vigilia di Pitti Uomo 108 (17-20 giugno alla Fortezza da Basso di Firenze).

    "In un'epoca in cui l'eccellenza non può più essere confinata al solo prodotto, abbiamo sentito l'esigenza di ampliare la nostra presenza, superando i confini del guardaroba. - ha detto De Matteis -.Vogliamo costruire spazi e rituali che riflettano la nostra idea di bellezza". Così è nato il primo progetto nautico nella storia dell'azienda fondata da Ciro Paone a Napoli nel 1968: una collaborazione con il cantiere Sacs grazie a cui sarà realizzato un modello speciale dell'imbarcazione Strider 13, firmata dallo yacht designer Christian Grande e customizzata da Kiton. Gli interni sono rivestiti con arredi e tappezzerie del brand partenopeo. Su questa scia il brand lancia anche la capsule Knt Marina: capi pensati per una giornata in barca, quindi bermuda in lino, felpe, camicie in popeline di cotone, gilet e impermeabili. Infine De Matteis ha annunciato l'imminente apertura della boutique a Porto Cervo, il 28 giugno.


Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 11 giugno 2025

Lo stile di Doria 1905 a Pitti Uomo 108


SPRING SUMMER 26 

PITTI IMMAGINE UOMO 108

17/20 giugno 2025

Padiglione Centrale - Salone M

Piano Inferiore

Stand 30




ROCK-HAT


L’attenzione al prodotto che va oltre le mode del momento, la forza di essere sé stessi sempre, sopra tutto.


Icona di libertà DORIA esalta il suo spirito RIBELLE, informale, avventuriero, fuori dagli schemi, impresso da sempre nelle collezioni.

Il classico DESTRUTTURATO di Doria rompe gli schemi e si emancipa dal rigore formale della lavorazione, rendendo i cappelli elastici e morbidi.

Fluisce, collezione dopo collezione, quell’anima ROCK ‘N’ SOUL che Doria non abbandona mai, ergendola a sua ICONICA tradizione.


Le indomabili vibrazioni rock di ROSSO e TEMPORALE accendono il bianco e il nero, in un viaggio alla ricerca di note decise e assolute che valorizzano la purezza delle linee proprie del brand.


Doria, come sua tradizione, trasforma il classico in moderno, senza stravolgere la sua essenza e restando fedele alla sua linea, essenziale, semplice, intramontabile.


Sono i volti del rock che ispirano una collezione che segue accordi rock-addicted, volgendo lo sguardo verso gli anni ’90, irriverenti ma netti nelle linee, sulle tracce di una road-story nel più puro stile Doria.


Gli anni ‘70, dal cuore hippy e anima “boho”, danzano nell’ispirazione, in un’atmosfera sospesa in cui gli ossimori fondono, etereo e rock, leggerezza e struttura. La natura, i colori della terra, delle coste, della vegetazione e il profumo selvaggio che pervade il tutto, si accordano in una west-side /rock-story, che è il   leit-motiv del brand.


Doria interpreta il Sisal orientale, leggerissimo, dal prezioso intreccio “fatto a mano” in una micro-collezione dove i suoi pezzi iconici si vestono di raffinata eleganza in un lucente color RAW


Nuovi baseball e coppole, tra passato prossimo e contemporaneità strizzano l’occhio agli anni ’80, i fedora dalle ali rialzate come l’iconico Sabino interpretano il più classico dei cappelli Doria degli anni ’60, così come il nuovo Dante, mentre cinte in cuoio con piccole borchie turchesi e corallo, sottolineano la forma open crown dal sapore western.


Temporale, Negroamaro, Ambra, Fuoco, ma anche tocchi di leggero Cielo, Ossigeno, Lime, Tufo. Forti e romantici i colori di stagione che accendono paglie preziose, papier leggeri e tessuti in fibre naturali dagli intrecci fantasia e trattamenti lavati o operati.


Un nuovo materiale tecnico veste la linea RAINDROPS che, con il suo colore OXYGEN GREEN e la sua leggerezza imbattibile, è l’immancabile complemento per le piogge e il vento estivo.

Questi forti contenuti della collezione hanno trovato ispirazione e la loro ideale collocazione in un vero e proprio tempio dedicato alle “Arti”, che convivono in una straordinaria e inedita sinestesia che fa incontrare la Musica con la Letteratura, Cinema, Teatro e Gastronomia.  

Le Cattedrali dell’Arte, uno spazio unico, summa di arti in movimento in cui le esperienze di Massimo Cotto, lasciano traccia indelebile, fondono gli elementi provenienti dall’eredità culturale del grande giornalista e scrittore scomparso di recente. La collezione Doria, dunque, è raccontata per immagini attraversando l’originale galleria, intrisa di memorie, ispirazione e passione. 


Ed è qui, e nei i magnifici ambienti del Resort che la ospita che è stata ambientata l’ultima campagna di scatti, catturata dall’occhio creativo del fotografo Mauro Lorenzo, rivivendo l’ispirazione ed il racconto di questo nuovo ed inaspettato viaggio.


Gli iconici cappelli si muovono tra i pezzi unici in esposizione raccolti nel corso della grande carriera del giornalista, oppure donati dagli artisti stessi, in uno straordinario spazio che ha ospitato e ospiterà nuovamente esibizioni di grandi musicisti, mostre e rappresentazioni, in continua evoluzione, inseguendo sempre la Bellezza, in tutte le sue espressioni, in questo luogo del “cuore”

doria1905.com


Nicoletta Curradi


giovedì 5 giugno 2025

Grande successo di Rimini Wellness 2025


30 padiglioni, 350 brand, 2.000 ore di attività e 80 eventi: la completezza del format

Focus su innovazione, formazione, sostenibilità

Appuntamento al 2026: dal 28 al 31 maggio


 


 RiminiWellness è la spinta più forte verso il benessere globale: la crescita del pubblico dall’estero, con prevalenza delle presenze professionali, tocca infatti un +30% sull’edizione 2024. La strategia di internazionalizzazione di IEG sui suoi prodotti di punta porta RiminiWellness a connettere l’industry del comparto sui mercati strategici nel mondo in un circolo virtuoso che riatterra a sua volta su Rimini.


Crescita straordinaria anche per le presenze totali (Italia + Estero): +32% sulla precedente edizione. Numeri che accompagnano il grande successo della manifestazione internazionale di Italian Exhibition Group (IEG) dedicata a fitness, sport, benessere e sana alimentazione che si conclude in queste ore alla Fiera di Rimini.



STRAORDINARIA VISIBILITA’ MEDIATICA E GRANDI NUMERI SUI SOCIAL


552 giornalisti accreditati, centinaia di servizi e dirette tv e radio, pezzi su stampa trade, servizi e interviste on line e off line, media partnership di prestigio con alcuni dei più grandi editori italiani, numeri esplosivi sui social hanno fatto di RiminiWellness 2025 il simbolo dell’apertura di una stagione estiva molto promettente, anche grazie ai tanti eventi calendarizzati sul territorio.



BUSINESS, DIVERTIMENTO E NETWORKING AL CENTRO DELL’EVENTO


Suddivisa in sei aree tematiche e distribuita su 30 padiglioni e 190.000 metri quadrati tra aree indoor e outdoor del quartiere fieristico di Rimini, RiminiWellness ha ospitato oltre 350 brand espositori, 2.000 ore di allenamenti per il grande pubblico di appassionati e sportivi con le discipline più innovative per restare in forma, 80 appuntamenti tra convegni ed eventi e il coinvolgimento di più di 30 associazioni internazionali. In fiera i grandi marchi internazionali e il meglio del Made in Italy per le attrezzature sportive per l’allenamento, sana alimentazione, nutrizione, abbigliamento e servizi.



FOCUS SUL MERCATO E L’INNOVAZIONE


Impresa e innovazione al centro con la prima edizione del Fitness Franchising Day in collaborazione con Affilya e con gli Stati Generali del Fitness e del Wellness: al centro, temi come corporate wellbeing, investimenti nel settore e trasformazione digitale. L’Innovation Area, con 20 startup, ha favorito un dialogo tra ricerca e industria, promuovendo nuove soluzioni integrate tra sport, salute e tecnologia.



FORMAZIONE, MADE IN ITALY ED ENERGIA CONDIVISA


Elemento distintivo del 2025 il patrimonio formativo di RiminiWellness, accessibile a professionisti sanitari, trainer, studenti e operatori del settore attraverso workshop, talk e momenti di know-how sharing. Tra i momenti di punta, il Forum su Sport e Sostenibilità con il contributo di partner come Ministero dell’Ambiente, Nazioni Unite, CONI e UEFA, per una riflessione strategica sull’evoluzione dello sport in chiave 2030–2040. A RiminiWellness anche la presentazione di ricerche inedite quali “Wellness, la classifica delle province italiane” realizzata in collaborazione con Il Sole 24 Ore; “Studi di mercato sui consumatori di fitness in Italia”, condotta da Les Mills con il contributo IFO; “I processi di invecchiamento e l’esercizio fisico” a cura della Federazione Italiana Fitness e l’Università San Raffaele di Roma.

 


UN’ESPERIENZA COMPLETA DALLA FIERA ALLA RIVIERA CON RIMINIWELLNESS OFF


RiminiWellness e la sua energia a tutto tondo, dalla fiera a territorio, come esperienza collettiva di energia, inclusione e benessere, grazie alla terza edizione di RiminiWellness OFF. Il “fuori fiera”, organizzato in collaborazione tra IEG e il Comune di Rimini, ha coinvolto la community globale di appassionati e sportivi con 200 appuntamenti tra parco del mare, spiaggia, città ed entroterra.



IEG WELLNESS NETWORK


RiminiWellness guida l’espansione globale di IEG Wellness Network, il pool di manifestazioni estere di settore di Italian Exhibition Group. Ecco le prossime tappe globali: • Dubai Active Show, Dubai Active Industry, Dubai Muscle Show | 24-26 ottobre 2025, Dubai; • Riyadh Muscle | 5-7 febbraio 2026, Riyadh, Saudi Arabia.


RiminiWellness dà appuntamento al 2026 a Rimini, da giovedì 28 a domenica 31 maggio: l’energia non si ferma.


Nicoletta Crradi 

giovedì 13 marzo 2025

Palazzo Strozzi ospita la più grande mostra in Italia dedicata a Tracey Emin

 



Curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, fino al 20 luglio 2025 Palazzo Strozzi presenta Tracey Emin. Sex and Solitude, la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a una delle artiste britanniche più famose e influenti del panorama contemporaneo.

L'esposizione indaga la poliedrica attività di Emin che spazia tra pittura, disegno, video, fotografia e scultura, sperimentando tecniche e materiali come il ricamo, il bronzo e il neon. Il titolo fa riferimento a due parole chiave, sesso e solitudine, che permeano le oltre 60 opere di un percorso che attraversa diversi momenti della carriera di Tracey Emin, dagli anni Novanta a oggi, in un intenso viaggio sui temi del corpo e del desiderio, dell’amore e del sacrificio. Molte delle opere sono presentate in Italia per la prima volta, assieme a nuove produzioni, in diversi media, realizzate in occasione dell’esposizione.

Celebre per un approccio diretto e crudo nella sua arte, Tracey Emin dà vita a opere in cui momenti intimi e privati si trasformano in metafore esistenziali che riflettono sulla sessualità o la malattia, sulla solitudine o l’amore. Attraverso una ricerca onesta e fortemente autobiografica, Emin traduce esperienze personali in opere intense e potenti, in cui il linguaggio diretto ed esplicito delle sue celebri frasi al neon si unisce alla forte materialità dei suoi dipinti e delle sue sculture.

Molte delle opere della mostra sono presentate in Italia per la prima volta, come la monumentale scultura in bronzo I Followed You To The End (Ti ho seguito fino alla fine, 2024), esposta in dialogo con lo spazio rinascimentale del cortile di Palazzo Strozzi, o la storica installazione Exorcism of the last painting I ever made (Esorcismo dell’ultimo dipinto che abbia mai fatto, 1996), ricostruita in una delle sale del Piano Nobile. Parte fondamentale del percorso sono anche nuove produzioni, in diversi media, realizzate in occasione della mostra.

In mostra, dipinti come It - didnt stop - I didnt stop (Non si è fermato - Non mi sono fermata, 2019) o There was blood (C’era sangue, 2022) incarnano tali forze espressive, in cui figurazione e astrazione si fondono sulla tela attraverso intensi gesti pittorici e cromie audaci che delineano frammenti di corpi e immagini di forte carica sessuale. Sculture come All I want is you (Tutto quello che voglio sei tu, 2016), invece, traducono l’energia emotiva in volumi tridimensionali, dando forma alla vulnerabilità e alla forza del corpo umano attraverso una marcata materialità e posture dinamiche che comunicano profonda intimità e introspezione. Anche le opere testuali di Emin agiscono in modo simile, utilizzando un linguaggio diretto ed esplicito per coinvolgere visceralmente il pubblico, e una gestualità totalmente personale basata sulla traduzione visuale della propria scrittura a mano, come nell’installazione al neon Those who Suffer LOVE (Chi soffre AMA, 2009) oppure in ricami o coperte decorate con applicazioni quale I do not expect (Non mi aspetto, 2002).

Tracey Emin è nata nel 1963 a Croydon, Londra, ed è cresciuta nella città costiera di Margate. Nell’arco della sua carriera ha sviluppato una pratica artistica che spazia tra disegno, pittura, arazzi, ricami, film, sculture in bronzo e installazioni al neon. L’artista trae ispirazione dalla propria vita, facendo riferimento a esperienze profondamente intime: dalla sua storia sessuale agli abusi subiti, dall’aborto alle relazioni affettive, fino, più recentemente, al cancro e alle sfide legate alla sua salute.

Nel 1999 ha attirato enorme attenzione mediatica quando è stata candidata al Turner Prize e ha esposto My Bed alla Tate Gallery di Londra. L’opera, realizzata l’anno precedente durante un periodo di forte instabilità emotiva, mostra il letto sfatto dell’artista circondato da oggetti personali e altri resti, come preservativi, biancheria macchiata di sangue, bottiglie di alcol vuote e mozziconi di sigaretta.

Da quel momento la carriera di Emin ha conosciuto una crescita costante: nel 2007 ha rappresentato il Regno Unito alla 52. Biennale di Venezia e nel 2011 è stata nominata Professore di Disegno presso la Royal Academy, diventando una delle due prime donne a ricoprire questo ruolo nella storia dell’istituzione.

Oggi Emin è ampiamente riconosciuta a livello istituzionale. Recentemente ha inaugurato a Margate i Tracey Karima Emin (TKE) Studios, uno spazio professionale per artisti interamente da lei sovvenzionato, che include anche la Tracey Emin Artist Residency (TEAR), una residenza artistica gratuita in studio.

Nell'occasione l’Hotel Savoy di Firenze ospita “My Forgotten Heart” di Tracey Emin che avvolgerà gli ospiti in un’esperienza potente e lirica, al tempo stesso intima e universalmente evocativa. L’opera esprime l’inconfondibile cifra stilistica di Emin, che utilizza la propria scrittura come tratto distintivo della sua arte, mescolando confessione e autoaffermazione. La luce diventa amplificatore emotivo, trasformando la parola scritta in un segno pulsante che coinvolge lo spettatore a un livello profondo e meditativo 

Nicoletta Cirradi 


Photo credits
Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio © Tracey Emin. All rights reserved, DACS 202


martedì 4 marzo 2025

Lo Spedale degli Innocenti, un gioiello architettonico di Firenze da scoprire tra le pagine dei “Libri della Buonanotte" del Gruppo Duetorrihotels.

 




È stato il primo orfanotrofio d’Europa e rappresenta una delle prime architetture rinascimentali al mondo: è lo Spedale degli Innocenti, titolo dell’omonimo libro la cui presentazione è in programma giovedì 6 marzo alla presenza dell’autrice Elena Dallorso - Senior editor di AD, Condé Nast Italy- nell’ambito di un progetto di valorizzazione territoriale realizzato con la collaborazione di Toscana Promozione Turistica e con il supporto tecnico di Fondazione Destination Florence all’organizzazione del press tour. 


Una delle mete più gettonate per chi visita Firenze è sicuramente la cattedrale di Santa Maria del Fiore e la sua splendida cupola costruita su progetto di Filippo Brunelleschi. Non tutti però conoscono un altro edificio la cui progettazione fu affidata sempre al Maestro Brunelleschi, l'Ospedale degli Innocenti, palazzo dall’inestimabile valore storico-artistico decisamente meno noto “ma non meno affascinante” come tiene a sottolineare Elena Dallorso, autrice del Libro della Buonanotte dedicato a Firenze. 


Lo Spedale degli Innocenti è il titolo dell’ultimo volume nato dedicato alla città di Firenze nella collana letteraria del Gruppo Duetorrihotels – di cui fa parte il l’Hotel Bernini Palace - edita Minerva edizioni che da anni valorizza storie meno note sulla città ma che certamente meritano di essere raccontate e spunti di viaggio ogni anno diversi.


Dopo “Firenze di un tempo” di E. Hutton; “Quando Firenze divenne capitale” di Attili Brilli; “La Luce di Firenze” di H. James; “Firenze, non c’è città dove si viva meglio” di A. Symons; “Firenze com’era” di M. McCarthy; “Il porcellino di Firenze” di H.V.Morton; “Vogliono abbattere Ponte Vecchio” di W.D. Howells; “Venere Imperiale. Paolina Borghese a Firenze” di Beba Marsano – è “Lo Spedale degli Innocenti” di Elena Dallorso ad arricchire la collezione di brevi racconti da leggere in una notte che chi soggiorna in hotel trova in regalo in camera, direttamente sul proprio comodino. In vendita sul mercato librario nazionale.


Nata come brefotrofio (il primo del genere in Europa), la struttura offriva accoglienza a bambine e bambini lasciati anonimamente all’ingresso. Al loro arrivo venivano affidati alle cosiddette “balie di casa” per poi essere consegnati a balie di campagna, retribuite per allattarli. Terminato lo svezzamento, alcuni di loro restavano con la nuova famiglia, altri rientravano agli Innocenti che si occupava della loro istruzione per poi mandarli nelle botteghe ad apprendere un mestiere, o a servizio in case facoltose.


La presentazione è in programma giovedì 6 marzo alle ore 18.30 all’Hotel Bernini Palace, alla presenza del prof. Carlo Terpolilli dello studio d’architettura Ipostudio, che dell’Ospedale e del suo Museo ha curato la ristrutturazione, che dialogherà con l’autrice.


Questo evento, che si inserisce in un progetto di promozione territoriale che vede la collaborazione di Toscana Promozione Turistica ed il supporto tecnico di Fondazione Destination Florence all’organizzazione del press tour, è aperto al pubblico - fino a esaurimento dei posti disponibili - con prenotazione alla mail berninipalace@secnewgate.it.


Firenze, Hotel Bernini Palace


L’Hotel _È un palazzo ottocentesco dalla storia antica quello che ospita l’Hotel Bernini Palace. Se ne ha notizia già nel Trecento, quando era proprietà di una ricca famiglia ricordata anche da Dante nel Paradiso. Adibito ad albergo per secoli, come testimonia il loggiato del XVI secolo che oggi ospita il ristorante La Chiostrina, ebbe il suo massimo splendore negli anni in cui Firenze fu capitale del Regno d’Italia sia per il suo fascino che per l’inarrivabile vicinanza a Palazzo Vecchio. Frequentato da deputati e senatori, l’hotel era infatti al centro di intrighi e vicende politiche. Lo ricordano i tondi affrescati che decorano la Sala Parlamento, oggi sala colazioni, impreziosita dai ritratti di Garibaldi, Cavour, Gioberti e altre personalità del Risorgimento. 


GRUPPO DUETORRIHOTELS


Fanno parte del gruppo Duetorrihotels, quattro hotel ospitati in altrettanti palazzi storici nel cuore delle principali città d’arte italiane, insieme al Santa Barbara, business hotel a San Donato Milanese, e il budget hotel Alga a Milano. Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” *****L di Bologna, il Due Torri Hotel*****L di Verona, l’Hotel Bernini Palace***** di Firenze e l’Hotel Bristol Palace***** di Genova custodiscono, al loro interno, veri e propri capolavori. Da anni il gruppo porta avanti un’opera di restyling di questo inestimabile patrimonio, valorizzandolo come parte dell’eredità storico-artistica del territorio. Il gruppo, tra i leader dell’hôtellerie e dello stile italiano, unisce alla capacità di leggere le necessità e i desideri di ogni cliente, una spiccata vocazione internazionale. Tutti gli hotel del gruppo partecipano attivamente alla vita culturale delle più incantevoli città d’arte d’Italia, organizzando eventi, iniziative e mostre. 


Nicoletta Curradi 

Fabrizio Del Bimbo