Ora di Ottawa

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sabato 23 febbraio 2019

Luciana Liberati vince il Premio Profumi di Boboli

LUCIANA LIBERATI vince la terza edizione del PREMIO INTERNAZIONALE “I PROFUMI DI BOBOLI” 




 E’ Luciana Liberati, marchigiana ma fiorentina di adozione, classe 1956, che dopo aver esercitato la professione di avvocato si è trasferita a vivere sulle colline sopra Firenze, la vincitrice della terza edizione del Premio Internazionale “I profumi di Boboli” per la migliore creazione di una fragranza inedita e originale. Il tema di questa edizione del Premio era il "profumo di pioggia". Giovanni Di Massimo, presidente della giuria del Premio, ha annunciato la vincitrice durante la conferenza stampa che si è svolta oggi presso la Sala Macconi del Comune di Firenze (Palazzo Vecchio, piazza della Signoria) e dove sono intervenuti l’assessore attività produttive Comune di Firenze Cecilia Del Re, il presidente di Confartigianato Imprese Firenze Alessandro Vittorio Sorani, la titolare di Brandimarte Bianca Guscelli e la titolare Spezierie Palazzo Vecchio Francesca Di Massimo. “Tutto è nato da un corso che ho fatto poco tempo fa – spiega la vincitrice, Luciana Liberati -  maneggiare le essenze è un lavoro bellissimo, elementi che cambiano e cangiano: secondo la persona, secondo il momento, è un processo di una creatività incredibile. Io vivo in una zona boscosa e umida, ho tanti spunti intorno a me. A darmi l’ispirazione sono state soprattutto le violette e le sue meravigliose foglie. C’è voluto molto tempo per arrivare al prodotto finale”. Questa la motivazione con cui la Giuria ha assegnato il Premio: "L'elaborato di Luciana Liberati è riuscito a centrare il tema del concorso, a dare al profumo un certo carattere e soprattutto ha realizzato un elaborato persistente”. “Il tema di questa edizione, il profumo di pioggia” ha aggiunto il Presidente della giuria Giovanni Di Massimo “era un tema piuttosto difficile, per la prima volta la giuria ha dovuto soffermarsi per molto tempo nell’esame e nella valutazione di alcuni elaborati veramente ben costruiti, e oltre a quello della vincitrice, si sono contraddistinti quelli del gruppo Panosmia - composto da Roberta Amato (Parma), Francesco Castiglione (Cosenza) e Michele Simula (Sassari) - e di Marco Guidotti (Firenze)”. I finalisti erano: Beatrice Bernocchi (Firenze), Michela Cocconi (Piacenza), Eleonora Corsini (Firenze), Stefania Ferroni (Firenze), Marco Guidotti (Firenze), Federica Ottaviano (Napoli), Serena Pini (Firenze), Anna Rita Ranieri (Roma), Elisabetta Salani (Vinci), Kerstin Stromberg (Goteborg, Svezia) e il gruppo Panosmia composto da Roberta Amato (Parma), Francesco Castiglione (Cosenza) e Michele Simula (Sassari). “L'artigianato è il cuore di questo concorso, promosso per sottolineare una delle peculiarità di Firenze, quello del saper fare. Il concorso “I profumi di Boboli” cerca nuovi linguaggi – ha spiegato l'assessore alle Attività Produttive del Comune di Firenze Cecilia Del Re – e già l'anno scorso ci ha dato modo di venire a contatto con un mondo bello che è l'artigianato. E l'artigianato è un tratto importante della nostra città. A breve presenteremo la candidatura di Firenze a Città creativa Unesco per l'artigianato. E' un lavoro lungo, durato circa un anno e mezzo, con Confartigianato ed Università che stanno presentando progetti per far diventare Firenze parte della rete delle città creative. La creatività fa parte di questo concorso che crea fragranze legate al nostro territorio. Un ringraziamento all'associazione “I profumi di Boboli” che contribuisce a far luce e dare visibilità a questa arte affascinante”. “Anche quest'anno siamo orgogliosi di essere presenti a questa importante manifestazione che riporta anche nel mondo del profumo la centralità dell'artigianalità – dichiara Alessandro Vittorio Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze –. Da tempo si sta riscoprendo la necessità di un mercato di nicchia, un mercato diverso, che risponda all’esigenza di quelle tante persone che sempre di più chiedono profumi personalizzati. Il premio I profumi di Boboli testimonia che con l’artigianato si può offrire un’alternativa a chi vuole uscire dall’omologazione della profumeria tradizionale”. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il Laboratorio “I profumi di Boboli”, percorso di formazione multidisciplinare nell’universo olfattivo (6 aprile 2019/18 gennaio 2020), realizzato in collaborazione con Spezierie Palazzo Vecchio, Brandimarte e con il patrocinio di Confartigianato. È stato annunciato il tema della quarta edizione del Premio Internazionale “I profumi di Boboli”: profumo di argento. L’evento di premiazione si svolge oggi, alle ore 17.00, Biblioteca delle Oblate di Firenze, Sala Conferenze. La vincitrice riceverà in premio un oggetto cesellato a mano realizzato da Brandimarte, marchio storico della tradizione artigiana fiorentina. Premio speciale della Giuria: il profumo vincitore sarà prodotto, in edizione limitata, da Spezierie Palazzo Vecchio in 60 flaconi e presentato nel negozio di Piazza Signoria. In occasione del Premio, Spezierie Palazzo Vecchio ha realizzato la fragranza "Olimpia". La Giuria, presieduta da Giovanni Di Massimo, fondatore di Spezierie Palazzo Vecchio, è composta da: Antonella Del Buono (Erboristeria Gremoni dal 1716), Alba Chiara De Vitis (Parfumèide), Francesca Di Massimo (Spezierie Palazzo Vecchio), Bianca Guscelli (titolare Brandimarte), Michela Pazzanese (Docente di Chimica e Scienze Naturali), Edoardo Abruzzese, Giovanni Galli, Costanza Riccardi, Caterina Zerini e Ivo Matteuzzi (Ministero per i Beni Culturali, Capo giardiniere del Giardino di Boboli). Il Premio Internazionale “I profumi di Boboli” nasce per scoprire nuovi talenti olfattivi che vogliono mettersi in gioco e per favorire l'ecosostenibilità e i saperi dell’arte profumiera che tutelano la tradizione dell’artigianato storico. Il Premio è organizzato dall'Associazione I profumi di Boboli con il Patrocinio del Comune di Firenze e di Confartigianato e con la collaborazione di Spezierie Palazzo Vecchio e Brandimarte.


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 21 febbraio 2019

Danzainfiera 2019 al via


Anthony Heinl a Danzainfiera: “Provare tutti gli stili senza paura, lo richiede il mercato” 
Oggi il taglio del nastro, la fiera fino a domenica 24 febbraio alla Fortezza da Basso, Firenze




Inaugurata oggi pomeriggio la XIV edizione di Danzainfiera alla presenza dell'assessore allo Sport del Comune di Firenze, Andrea Vannucci, del coreografo Anthony Heinl e del Patron di Danzainfiera, Alessandro Sanesi.
 “La manifestazione è oramai un appuntamento fisso – ha dichiarato l'assessore allo Sport Andrea Vannucci – non solo per gli addetti ai lavori ma per gli appassionati del settore e per tanti curiosi, un luogo dove trascorrere del tempo tra spettacoli di assoluto valore e per tanti ragazzi e bambini l'occasione di provare nuove disciplina e migliorare la propria tecnica. Una fiera che ogni anno ha aggiunto una faccia ed oggi è un diamante bello che dà lustro a Firenze ed al movimento della danza che, nella nostra città è molto presente”.
Il Patron Alessandro Sanesi nel sottolineare gli eventi più importanti ha evidenziato che “Danzainfiera è una piattaforma di incontro ed ogni anno intercetta le nuove tendenze che nella danza come per la moda sono soggette al cambiamento, ma determinano il panorama nazionale ed internazionale. Specialmente per i giovani resta di grande attrazione l'hip hop, ma partecipare a concorsi e festival serve soprattutto per fare gruppo e stare bene attraverso un hobby che, per molti talenti, è diventato anche un lavoro”.  

A seguire, in area Press Incontri (Padiglione Spadolini), in collaborazione con il Teatro Verdi di Firenze, l'incontro con Anthony Heinl, fondatore di eVolution dance theater, coreografo e direttore artistico dello spettacolo The magic of light, in scena alle 20,45.

Anthony Heinl ha raccontato i suoi primi passi nel mondo della danza ed assieme al pubblico ha parlato di formazione e contaminazione soffermandosi su Danzainfiera “Un luogo come questo offre l'opportunità di provare, senza avere paura, tante discipline diverse” perché, ha sottolineato “la vera sfida è non tirarsi indietro davanti ai cambiamenti ma sapere che nel mercato di oggi occorre essere pronti a qualsiasi richiesta, dal flamenco all'afro”.


Il programma di venerdì 22 febbraio

Con la seconda giornata, domani, la XIV edizione di Danzainfiera entra nel vivo e alla Fortezza da Basso di Firenze tutte le realtà della danza possono entrare in contatto: danzatori professionisti, docenti, giovani ballerini, allievi, talent scout, buyer, scuole e teatri. Una programmazione ricchissima attende gli aspiranti ballerini che desiderano mettere a frutto il proprio talento con le tantissime opportunità di formazione che permettono di accedere alle scuole più prestigiose del mondo.
 Alle 17 in area press (Padiglione Spadolini) incontro memorabile ed esclusivo con Evgenia Obraztsova, artista russa di fama internazionale, prima ballerina del Teatro Bolshoi, che ha calcato i maggiori teatri mondiali come il Teatro alla Scala, il Teatro al Royal Opera House, ed ancora l'Opéra national de Paris o la New National Ballet di Tokyo. Gli stage di Evgenia Obraztsova sono in programma nella giornata di sabato 23 febbraio.
La giornata, però si apre alle 11: Danzainfiera, in collaborazione con il Teatro di Cestello ospita in sala Incontri (Padiglione Spadolini) il cast di Disincantate - Le più stronze del reame esilarante ed irriverente musical dedicato alle principesse delle fiabe, in scena al Teatro di Cestello dal 22 al 24 febbraio. Le attrici, dopo l'intervista, regaleranno al pubblico un'anteprima dello show. La collaborazione siglata con il Teatro Verdi di Firenze, propone invece alle 16 un incontro con Yanina Valeria Quiñones e Neri Luciano Piliù, coreografi, direttori artistici e ballerini della loro compagnia Tango Rouge Company con cui portano a Firenze lo spettacolo Noche de Buenos Aires, in scena al Teatro Verdi venerdì 22 febbraio.

Una carriera nella danza
Danzainfiera da sempre mette in contatto le migliori scuole nazionali e internazionali con le future promesse della danza. Con l'International Academies Open Days ragazzi e ragazze avranno l'opportunità di prendere parte ad un calendario di audizioni di eccellenza finalizzato all'inserimento in centri di danza ed accademie riconosciute a livello mondiale.

Concorso Expression con grandi novità
Torna il Concorso Internazionale di Danza Expression, uno dei più importanti nel panorama europeo per numero di partecipanti, qualità e giuria di alto prestigio, in programma dal venerdì a domenica  all’interno dei Padiglioni Nazioni e Basilica  L'IDA, International Dance Association, organizzatore del Concorso, mette a disposizione un montepremi e borse di studio per perfezionarsi in scuole di danza di fama internazionale.  
Grande novità di quest’anno è la categoria ‘Danza Inclusiva (Diversamente Abili)’, dedicata ai ballerini con disabilità, che a coppie o gruppi divisi per fasce d'età si esibiranno sul palco del Padiglione Basilica nel pomeriggio di sabato 23, concorrendo all’assegnazione del montepremi messo in palio da IDA. 
E' dedicato proprio a questo l'incontro con il pubblico che si svolgerà venerdì alle 17,45 in Sala Press Incontri (Padiglione Spadolini) con Elena Travaini ed Anthony Carollo, giurati speciali del concorso per la nuova categoria dedicata alla danza inclusiva (Diversamente abili) e a Chiara Pedroni, giovane disabile affetta da endometriosi, diventata campionessa di danza sportiva su sedia a rotelle che parteciperà alla competizione. Durante l'incontro interverrà anche l'assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro che consegnerà un riconoscimento speciale a Ida (International Dance Association) per aver contribuito alla diffusione della danza attraverso percorsi accessibili a tutti.

Musical e Baby e Junior Dance a Danzainfiera 
Spazio anche ai talenti del musical: con Musical: il Concorso, l'evento a cura di Professione Musical la giuria di qualità assegnerà ai migliori performer, cantanti e ballerini esclusive borse di studio.
Le creazioni coreografiche più innovative e sperimentali avranno il loro palcoscenico ideale nel  Contemporary on Stage che si rivolge a compagnie di danza, ensemble e coreografi emergenti. Per chi ha talento sarà impossibile non farsi notare dai talent scout che ogni giorno presiederanno audizioni di ogni genere: dall'Hip Hop al Classico, al Modern Jazz, al Contemporaneo, alla Tap Dance. 

Centinaia di lezioni e decine di stili
Classico, moderno, hip hop, tap, tango e latino americano, danze tradizionali, ma organizzare la propria giornata a Danzainfiera è semplice attraverso l’agenda elettronica e dalla mezzanotte del giorno della lezione è possibile prenotarsi gratuitamente per i posti ancora liberi alle lezioni. 


Fabrizio Del Bimbo 

martedì 19 febbraio 2019

Carnevali barocchi in mostra a palazzo Pitti





In esposizione insieme ad altre opere il grande dipinto del ‘Carro d’oro’ di Johann Paul Schor,  fino al 5 maggio.
Si apre per carnevale una mostra in tema, Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi che ci parla proprio delle mascherate, delle feste, e degli allestimenti barocchi. Ne è protagonista lo spettacolare dipinto, recente acquisto dalle Gallerie degli Uffizi, raffigurante Il corteo del principe Giovan Battista Borghese per il Carnevale di Roma del 1664, del pittore tirolese Johann Paul Schor (Innsbruck 1615 – Roma 1674) attivo a Roma a partire dalla fine degli anni Trenta del Seicento. Forse il più creativo e fantasioso collaboratore di Gian Lorenzo Bernini, Schor fu artista dell’effimero, della messa in scenabarocca, della festa di rappresentanza, dell’ingresso cerimoniale. Al contempocon la sua stupefacente fantasia era capace di progettare trionfi da banchettoin glassa di zucchero, stoviglie in argento, ma anche pale d’altare e decori ad affresco.“L’acquisizione, da parte delle Gallerie degli Uffizi, del grande dipinto di Johann Paul Schor si è rivelata una grande opportunità per approfondire gli studi sull’artista – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – e per ricostruire non solo la storia dell’evento raffigurato sulla tela, ma tutto un tessuto di relazioni artistiche e di committenza nel secondo Seicento a Roma e a Firenze”.Il dipinto di Schor con il corteo carnevalesco del principe Borghese viene esposto insieme ad un'altra grandiosa tela, eccezionalmente prestata dal Museo di Roma di Palazzo Braschi: si tratta della celebre Giostra dei Caroselli a Palazzo Barberini (dipinto di Filippo Lauri e Filippo Gagliardi) allestita Il 28 febbraio 1656 dinanzi a Palazzo Barberini in onore della regina Cristina di Svezia convertitasi al cattolicesimo. Alla progettazione dei vari apparati per la Giostra dei caroselli collaborò anche lo Schor che otto anni dopo, curiosamente nello stesso giorno (28 febbraio) progettò e organizzò la Mascherata Borghese testimoniata nel dipinto da lui stesso eseguito.Nella sala delle Nicchie appositamente rivestita in raso giallo oro, come le centinaia di figure in vesti di Ninfe Esperidi che affollano il dipinto di Schor, accanto alle due grandi tele dedicate alle celebri mascherate romane, viene esposta la serie completa dei Balli di Sfessania di Jacques Callot, originale rassegna delle maschere italiane del Seicento, le tre incisioni di Stefano della Bella che documentano un’altra celebre mascherata, svoltasi nel1661 al Giardino di Boboli a Firenze, e ancora alcuni dipinti dedicati ai carnevali popolari.Per la prima volta viene presentata al pubblico un’inconsueta Scena carnevalesca del pittore Bartolomeo Bianchini, abitualmente conservata nei depositi e restaurata in occasione della mostra. Chiude trionfalmente la rassegna una monumentale Culla da parata - l’acquisto è in fase di completamento da parte delle Gallerie degli Uffizi - realizzata dalla bottega dei fratelli Schor per l’erede di una non ancor nota casata principescaromana. Nella culla, più affine ad un celebrativo gruppo scultoreo che ad un arredo funzionale, l’aristocratico neonato veniva presentato agli esponenti delle grandi casate romane e all’élite ecclesiastica. La mostra, curata da Maria Matilde Simari e Alessandra Griffo, e ricca di novità sia da vedere che da leggere in catalogo, è anche occasione per presentare al pubblico i due recenti sensazionali acquisti delle Gallerie degli Uffizi, destinati a Palazzo Pitti. Il grande dipinto dello Schor sarà infatti allestito nel futuro Museo delle Carrozze dentro al Rondò di Bacco, negli spazi delle ex scuderie lorenesi: un tema al quale in mostra è dedicata una piccola sezione con sei fogli che mettono a fuoco dettagli decorativi o tecnici di questi mezzi di trasporto. La culla da parata - una messinscena scultorea di altissima qualità - dopo la mostra e dopo un periodo di indagini tecniche conservative si potrà ammirare negli appartamenti monumentali.



Fabrizio Del Bimbo

lunedì 18 febbraio 2019

Il Corridoio Vasariano non sarà più privilegio di pochi

È notizia ufficiale: il Corridoio Vasariano sarà aperto a tutti a partire dal 2021.  Niente più visite soltanto per i potenti o per pochi fortunati in possesso del superticket. Il Corridoio diventa parte integrante della struttura museale degli Uffizi e sarà percorso ogni anno da circa 500mila persone. L'annuncio è del direttore degli Uffizi Eike Schmidt durante la presentazione dei lavori per il Vasariano, chiuso dal 2016 al pubblico. 





Il nuovo percorso partirà dagli Uffizi da un ingresso ad hoc al piano terra dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, con biglietteria e metal detector, con un ascensore si salirà e si passerà sopra il Ponte Vecchio, per raggiungere di là d'Arno il giardino mediceo di Boboli e la reggia granducale di Palazzo Pitti. Il costo complessivo dei lavori previsto è di 10 milioni di euro e gli interventi dureranno un anno e mezzo, con l'apertura annunciata appunto per il 2021.“
I visitatori di tutto il mondo potranno così godere di una passeggiata panoramica unica, affacciata sul cuore di Firenze.
"E' finalmente tutto pronto per garantire l'apertura democratica, per i visitatori di ogni angolo del mondo, del celeberrimo Corridoio Vasariano - ha detto Schmidt - Abbiamo voluto che questo eccezionale bene culturale potesse essere accessibile davvero a tutti, in completa sicurezza, in modo da poter offrire a chiunque lo desiderasse una passeggiata nel cuore dell'arte, della storia e della Memoria di Firenze. L'occasione della sua riapertura costituirà una misura chiave per il turismo di Firenze e dell'Italia: sarà ossigeno per l'intero settore e contribuirà a creare nuovi posti di lavoro nel comparto e nel suo indotto".
Alla riapertura il Corridoio Vasariano saà per tutti

Il Corridoio Vasariano, parte del complesso museale degli Uffizi, chiuso dal 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà nel 2021 interamente riallestito, con un percorso ed un biglietto speciale. Ma la vera rivoluzione, annunciata questa mattina in conferenza stampa dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt, è che le visite non saranno più per 'pochi intimi' (visti le pochissime visite consentite finora), ma saranno aperte a tutti. L'obiettivo è garantire l'accesso a 500mila visitatori l'anno.
"E' finalmente tutto pronto per garantire l'apertura democratica, per i visitatori di ogni angolo del mondo, del celeberrimo Corridoio Vasariano - ha detto Schmidt -. Dal 2021 ogni anno mezzo milione di persone potranno visitarlo. Abbiamo voluto che questo eccezionale bene culturale potesse essere accessibile davvero a tutti, in completa sicurezza, in modo da poter offrire a chiunque lo desiderasse una passeggiata nel cuore dell'arte, della storia e della memoria di Firenze. L'occasione della sua riapertura costituirà una misura chiave per il turismo di Firenze e dell'Italia: sarà ossigeno per l'intero settore e contribuirà a creare nuovi posti di lavoro nel comparto e nel suo indotto".







Il  nuovo  percorso  del  Corridoio  Vasariano,  secondo  quanto annunciato, garantirà completa accessibilità per i disabili, con un sistema integrato di rampe, pedane ed ascensori e sarà dotato di servizi igienici. Per la prima volta, avrà un impianto di climatizzazione e riscaldamento che ne regolerà in ogni momento la temperatura degli interni, avrà una illuminazione a led a basso consumo energetico e sarà interamente videosorvegliato.
Tra gli interventi principali previsti dal progetto, la realizzazione di nuove uscite di sicurezza: tra queste, complessivamente cinque, una verrà ricavata all'interno di un vano di un pilone dopo Ponte Vecchio risalente al dopoguerra, in Oltrarno, in corrispondenza di via de' Bardi, ed un'altra all'altezza del Cortile delle Cacce, nel giardino di Boboli, dove per realizzare il collegamento saranno riaperte due archi tamponati del Corridoio.
Il programma include anche un'opera di consolidamento strutturale-antisismico ed il restauro degli interni,la riapertura delle 73 finestre del Vasariano e l'introduzione di due memoriali: uno in corrispondenza di via Georgofili e uno subito dopo Ponte Vecchio per ricordare la devastazione nazista del 1944.

Nicoletta Curradi

sabato 16 febbraio 2019

A Palazzo della Meridiana la mostra "Caravaggio e i genovesi"





La nuova mostra "Caravaggio e i genovesi. Committenti, collezionisti, pittori", promossa e organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana di Genova e curata da Anna Orlando, intende sviluppare un altro capitolo estremamente importante per la cultura figurativa genovese che, visto il calibro dei protagonisti coinvolti, diventa di portata internazionale. I primi trent’anni del Seicento sono indiscutibilmente un momento magico per la città: il potere economico e finanziario delle famiglie leader della Repubblica Aristocratica Ligure, un numero assi più cospicuo di quante se ne possano immaginare, rendono Genova e il suo porto, un centro baricentrico per l’Europa del tempo. Qui si sono accumulati decenni di benessere, ricchezze, argenti, opere d’arte. Quello che gli storici dell’economia definiscono Il secolo dei genovesi, un centinaio d’anni a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, è per la storia dell’arte genovese un glorioso periodo aureo.




Chi sono i protagonisti, insieme alle famiglie con i loro condottieri, dogi, mercanti e finanzieri? Gli artisti locali e “forestieri” sono coloro che ci consentono ancora oggi di godere di  tanta ricchezza. E di tanta bellezza.
Caravaggio e i suoi seguaci costituiscono un capitolo importante della storia dell’arte genovese, che in questo momento può dirsi a tutti gli effetti europea, e dunque occidentale.



Il 22 febbraio, il 7 e 21 marzo, il 5 e il 17 aprile alle ore 17.30 Palazzo della Meridiana organizza visite guidate alla mostra a cura di Marina Flipo.

Info: www.palazzodellameridiana.it

Nicoletta Curradi

giovedì 14 febbraio 2019

Il Torneo Open BNL 2019 di Pre-qualificazioni degli Internazionali BNLd’Italia al Match Ball


  Dal 16 febbraio al 3 marzo al Match Ball Firenze i sogni possono realizzarsi. 


I favoriti nel maschile sono Daniele Capecchi, Davide Galoppini e Claudio Grassi Nel femminile Corinna Dentoni e Giulia Remondina Invitato il vincitore dell’Australian Open Junior Lorenzo Musetti  Il sogno di ogni giocatore è quello di confrontarsi con le stelle dei circuiti ATP e WTA ed ora quel desiderio si può realizzare grazie al Torneo Open BNL 2019 di Pre-qualificazioni degli Internazionali BNLd’Italia, con un montepremi totale di 24.580 euro, e valido come 41° Campionato Toscano Indoor Assoluto, in programma al Match Ball Firenze Country Club di Bagno a Ripoli da sabato 16 febbraio a domenica 3 marzo che determinerà le wild card che verranno assegnate per la 76esima edizione del torneo che si svolgerà al Foro Italico di Roma dal 6 al 19 maggio 2019 “E’ un appuntamento a cui teniamo molto e che mette in campo i migliori giocatori italiani e toscani – spiega Leonardo Casamonti, vice presidente del Match Ball Firenze – ogni anno i numeri crescono quindi la strada che è stata tracciata è quella giusta e per questo stiamo investendo nelle nostre strutture con campi nuovi e una palestra adeguata al circolo” “Il nostro Comune è onorato di poter ospitare uno dei tornei più numerosi in Italia che qualifica i giocatori agli Internazionali d’Italia di Roma– dice il Sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini – un evento che dà lustro al nostro territorio grazie al Match Ball Firenze fiore all’occhiello di questa area” “Lo scorso anno sono stati in 15.000 a partecipare in tutta Italia a queste pre qualifiche e la Toscana ha fatto la parte del leone – illustra Guido Turi, consigliere nazionale Fit – e anche quest’anno i numeri sono in crescita a testimonianza cheil tennis ha bisogno di sogni” “Questa manifestazione che è da 41 anni che viene organizzata dal Match Ball Firenze ci fa ogni volta ringiovanire – illustra Luigi Brunetti, presidente del comitato Federtennis della Toscana – perché porta sempre delle novità sia nel torneo ma anche per la struttura. E’ senz’altroil nostro torneo più importante e dà il via alla stagione e i numeri anche quest’anno confermano un percorso che inizia dagli amatori per concludersi con chi andrà a Roma a giocare le pre qualifiche”. 


“Dai tabelloni regionali Open si qualificheranno per il torneo di pre-qualificazione di Roma i vincitori di ogni tappa, che non potranno più iscriversi ad altri tornei (qualora siano già iscritti al momento della vittoria saranno esclusi automaticamente) – mette in luce il Direttore del torneo Fabio Bianchini -  Ma per Roma si qualificheranno anche i finalisti dei tornei che hanno avuto il maggior numero di iscritti nell’anno 2018 e tra questi c’è anche la Toscana oltre ai migliori 8 giocatori di una classifica a punti cumulativa, stilata al termine dei tornei conclusi entro il 21 aprile. Quindi i posti a disposizione per il Torneo Open del Match Ball Firenze saranno due al maschile, due al femminile, una coppia maschile e una coppia femminile. Ad oggi abbiamo ben 270 giocatori da fuori regione e abbia invitato anche il vincitore dell’Australian Open Junior Lorenzo Musetti”.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 11 febbraio 2019

Successo per Chianti Lovers 2019

Chianti Lovers 2019 ha chiuso in positivo. 
E’ stata l’edizione della conferma, con 4milavisitatori, 150 aziende, 400 giornalisti, blogger e influencer accreditati. Una affluenza di pubblico in linea con lo scorso anno che ha riempito il padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso di Firenze, per la prima volta occupato interamente dall’iniziativa. 




Registrata una partecipazione più ampia delle aziende: dalle circa 100 realtà dello scorso anno, si è passati a ben 150 aziende del territorio. A queste si aggiunge Il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, che dallo scorso anno organizza la propria anteprima in occasione di Chianti Lovers
Tanti i vini protagonisti delle aziende del Consorzio e dei Consorzi di Sottozona: Rufina, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colli Aretini, Montalbano, Colline Pisane, Montespertoli, oltre alle etichette di venticinque cantine maremmane per il Morellino di Scansano.
I tanti buyer stranieri, provenienti da tutto il mondo, che hanno preso parte al Buy Wine organizzato dalla Regione Toscana e Promofirenze,  sono stati coinvolti in un seminario dedicato agli aspetti storici e produttivi della Denominazione Vino Chianti DOCG a cui è seguita una degustazione.
“Abbiamo iniziato alla grande il 2019 - ha commentato  presidente del Consorzio Giovanni Busi - con una festa per il mondo produttivo, per gli operatori del settore e per tutti gli amanti di questo eccellente prodotto. Siamo stati il primo Consorzio in Toscana a decidere di aprire al grande pubblico questo appuntamento e la scelta si è rivelata vincente, oggi è diventata una importantissima occasione di promozione per la nostra Denominazione. E’ un bel segnale che arriva soprattutto dal mercato nazionale e che rafforza l’attenzione che ci riservano da tempo gli operatori internazionali. Una scelta strategica in vista dei prossimi appuntamenti promozionali in giro per il mondo".



Presente anche il Console americano, Benjamin V. Wohlauer. “Gli americani - ha detto -  amano la Toscana, soprattutto il cibo e il vino. Quest’anno il Consolato festeggia il bicentenario della presenza diplomatica americana a Firenze ed quindi è importante ricordare anche il rapporto storico tra i nostri paesi nell’ambito del vino. Il nostro terzo presidente, Thomas Jefferson è stato un grande estimatore dei vini toscani, ha importato tantissimi vini dalla zona Chianti nel ‘700 e da allora il mercato americano è uno dei più importanti per i vini toscani,  sopratutto del Chianti. Un mercato fondamentale anche per gli investimenti che arrivano dalla Toscana nel nostro settore vinicolo. C’è quindi uno scambio e un rapporto economico che continua e che è nato più di 200 anni fa”.

Nicoletta Curradi 

venerdì 1 febbraio 2019

A Firenze BuyWine nona edizione e PrimAnteprima


La nona edizione di BuyWine, la più importante vetrina B2B dei vini a denominazione della Toscana, è in programma l’8 e 9 febbraio 2019 alla Fortezza da Basso di Firenze. L’evento, promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze, vedrà la presenza di 215 aziende vitivinicole selezionate tramite bando regionale. Queste avranno l’opportunità di interfacciarsi con 200 buyer provenienti da 44 Paesi, accuratamente selezionati da PromoFirenze, in base alla professionalità e competenza, nonché l’interesse commerciale espresso verso le aziende partecipanti. Oltre ai mercati consolidati, quali Germania, Scandinavia, USA, Canada e Giappone, si segnalano le new entry di quest’anno: Macao, Malesia, Argentina, Cile, Filippine, India, Albania, Slovenia e Spagna. Aumentano le aziende con certificazione biologica o biodinamica: sono 80, il 37% del totale. Presenti anche 6 produttori di vino kosher made in Tuscany. Per prepararsi al meglio all’evento i seller toscani hanno partecipato ad una serie di seminari che hanno fornito loro strumenti e metodologie per un approccio mirato, a seconda del Paese di provenienza del buyer. Inoltre, per creare opportunità di business mirate, le agende degli incontri tra buyer e seller vengono generate da un sistema di matchmaking che incrocia i loro rispettivi profili.




PRIMANTEPRIMA - Nel contesto di BuyWine si inserisce l’altro grande appuntamento organizzato da Regione e PromoFirenze. Si tratta di “PrimAnteprima”, l’iniziativa in programma il 9 febbraio sempre alla Fortezza da Basso di Firenze (padiglione Cavaniglia), che inaugura ufficialmente la Settimana delle Anteprime di Toscana 2019 (9-16 febbraio). PrimAnteprima offrirà la possibilità ad addetti ai lavori e stampa specializzata proveniente da tutto il mondo di degustare le annate appena immesse sul mercato da importanti Consorzi toscani quali: Carmignano, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecarlo, Montecucco, Orcia, Pitigliano e Sovana, Terre di Pisa, Val di Cornia e Valdarno di Sopra. L’evento clou è in programma alle ore 12 di sabato 9 febbraio: una tavola rotonda a cui parteciperà l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi insieme ad illustri ospiti ed esperti moderati dal giornalista e sommelier Andrea Gori. Verranno presentati da ISMEA gli ultimi dati sulla produzione vitivinicola in Toscana e i trend di mercato, l’Università di Pisa illustrerà uno studio sull’efficacia del modello commerciale di BuyWine, si parlerà poi di cambiamenti climatici, del legame tra cantine e design, e di come e dove si parla di vino toscano online nel mondo grazie ad una ricerca realizzata ad hoc.
Il programma delle Anteprime proseguirà con Chianti Lovers a cura del Consorzio Vino Chianti (10 febbraio, Fortezza da Basso di Firenze), Chianti Classico Collection a cura del Consorzio Vino Chianti Classico (11-12, Stazione Leopolda di Firenze), Anteprima Vernaccia di San Gimignano a cura del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano (10 e 13 febbraio, San Gimignano), Anteprima Vino Nobile di Montepulciano (9-11 febbraio, Montepulciano), Benvenuto Brunello 2019 a cura del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (15 e 16 febbraio, Montalcino). Per avere maggiori info sui programmi delle Anteprime e sugli eventi aperti al pubblico consultare i siti www.buy-wine.it e www.anteprimetoscane.it.
TOUR PER I BUYER - L’offerta dedicata ai buyer non finisce con la due giorni di BuyWine. Domenica 10 febbraio verranno accompagnati in 7 educational  tour alla scoperta del territorio toscano. L’obiettivo è di fargli conoscere il contesto in cui si produce il vino toscano, per avvicinarli alle eccellenze agroalimentari, artistiche, storiche e naturali della nostra regione in modo che tornino nei loro Paesi con un pezzo di Toscana nel cuore. I tour sono organizzati grazie alle Camere di Commercio di Firenze, Pisa, Lucca, Arezzo e Siena, Massa Carrara e grazie alla fondamentale collaborazione con i Consorzi del Chianti Classico, del Chianti, della Vernaccia di San Gimignano, del Consorzio Terre di Pisa, del Consorzio Vini Montecarlo, del Consorzio Vini Delle Colline Lucchesi e della Strada del vino dei colli di Candia e di Lunigiana.
PREMIO AI MIGLIORI SOMMELIER D’ITALIA - Una Toscana che è sempre più terreno fertile per il sistema vino, come dimostrano gli astri nascenti nell'ambito della sommellerie: sono tutti toscani, infatti, i cinque sommelier che hanno conquistato i gradini più alti del podio del Miglior Sommelier d’Italia 2018. Un record che la Regione ha deciso di riconoscere assegnando loro una medaglia raffigurante il Pegaso. L’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi ha premiato il campione italiano in carica Simone Loguercio di Firenze, il secondo classificato Valentino Tesi di Pistoia (sarà lui a tenere le due degustazioni guidate in programma a PrimAnteprima), i due terzi a pari merito Massimo Tortora di Livorno e Simone Vergamini di Lucca e Clizia Zuin di Firenze, sesta assoluta e prima tra le donne a livello nazionale. Cinque alfieri della Sezione Toscana dell’Associazione Italiana Sommelier, articolata in 13 delegazioni territoriali, che a livello regionale conta circa 4 mila soci.
FOTOGRAFIA DELLA TOSCANA DEL VINO - La nostra regione può vantare quasi 60.000 ettari di vigneti, infiniti filari di viti che disegnano colline e panorami famosi in tutto il mondo. Il 92% di tali vigneti fornisce vini DOP (DOCG e DOC) per un totale di 1.600.000 ettolitri (93% è rosso). Importante anche il volume dell’IGP: 666.000 ettolitri (75% rosso).
Secondo i dati sulla produzione vini DOP relativi alla vendemmia 2018, mantengono la posizione di leader il Chianti (33,1%) e il Chianti Classico (12,7%) che insieme arrivano quasi al 50%. A grande distanza le altre DOP come Maremma Toscana (4%), Brunello di Montalcino (3,9%), Morellino di Scansano (3,2%), Nobile di Montepulciano (2,8%), Bolgheri (2,5%), Vernaccia di S. Gimignano (1,9%), Rosso di Montalcino (1,2 %), Rosso di Montepulciano (0,9%), Bianco di Pitigliano (0,5%). Il 33,3 % è ascrivibile a altre DO.
Le province con maggiore superficie coltivata a vite sono Siena (19.870 ettari), Firenze (16.850 ettari) e Grosseto (8.890 ettari). Salta all’occhio la superficie media per azienda che è di soli 2,5 ettari con picchi di 5 ettari per la provincia di Siena e 0,32 per Massa.
Il principale vitigno è il Sangiovese Nero (61,6 %), seguito da Merlot (7,55%), Cabernet Sauvignon (6,5%), Trebbiano Toscano (4,7%), Vermentino (2,5%), Sirah (2,1%), Canaiolo Nero (1,3%), Vernaccia di San Gimignano (1,3%) e altri.
La DOC con la superficie più piccola? Capalbio e Grance Senesi (entrambe con 3 ettari a testa). E quella più estesa? Maremma Toscana con 1.932 ettari che producono 89.000 ettolitri.
La DOCG con la superficie più piccola? Chianti Colline Pisane (2 ettari) e Val di Cornia Rosso (3 ettari). E quella più estesa? Il Chianti con 10.165 ettari che producono 608.000 ettolitri.

Fabrizio Del Bimbo