Per la prima volta in mostra all'Andito degli Angiolini 90 fotografie dell'archivio Locchi che ritraggono le automobili simbolo del design italiano e delle trasformazioni della storia contemporanea. La mostra si apre nella settimana di Pitti Uomo 94.
Sin dai tempi del Manifesto del Movimento Futurista del 1909 l'automobile ha superato i confini dell'essere un semplice mezzo di trasporto per elevarsi a simbolo di efficienza, tecnologia, design e anche futuro, progresso, velocità. Il rombo assordante, l'odore pungente della benzina, lo stridio delle gomme, l'eleganza delle forme hanno reso questi oggetti di alta tecnologia creati dall'ingegno umano veri e propri miti da adorare e desiderare.
La mostra "The Elegance of Speed" fino al 16 settembre a Palazzo Pitti a Firenze espone 90 scatti inediti dell'Archivio Foto Locchi che vogliono celebrare i primi 'bolidi' della storia con le fotografie che documentano le gare sulle strade della Toscana, i concorsi al Giardino di Boboli fra il 1934 e il 1965. Proprio a Firenze nel 1853 Barsanti e Matteucci idearono e brevettarono il primo motore a scoppio.
La mostra esalta l'apprezzamento dell'automobile dal punto di vista della tecnica, dell'areodinamica e della struttura e rievoca un periodo di grandi trasformazioni anche nella viabilità cittadina e nella storia di Firenze. L'esposizione è articolata in tre sezioni, una è dedicata alle corse che attraversavano le dolci colline toscane grazie a una rete di competizioni (Circuito del Mugello, Coppa della Consuma, Circuito delle Cascine, Circuito di Firenze e Firenze -Fiesole). Nel giugno del 1935 il leggendario Tazio Nuvolari su un'Alfa Romeo bimotore preparata da Enzo Ferrari in persona battè il record di Hans Stuck proprio sulla Firenze-Mare.
La seconda sezione riguarda i piloti, uomini innamorati della velocità, esponendo alcuni cimeli come caschi e tute. Oltre a Nuvolari, accanto a lui sono presenti Giannino Marzotto, il thailandese Principe Bira, l'aristocratico Felice Trossi, e la nobile Maria Teresa de Filippis soprannominata 'Pilotino'. Infine la terza sezione è dedicata alle carrozzerie, con tante foto che documentano i concorsi di eleganza destinati al mercato d'élite.
L'Archivio Storico Foto Locchi è tutelato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il suo alto valore artistico e documentaristico poichè raccoglie oltre 5 milioni di immagini sulla storia di Firenze e della Toscana dagli anni Trenta a oggi. L'Archivio nacque per volere di Tullio Locchi e Silvano Corcos, oggi Erika Ghilardi, discendente diretta della famiglia gestisce quello che è considerato un vero e proprio patrimonio della cultura italiana e internazionale.
Fabrizio Del Bimbo
Nessun commento:
Posta un commento