lunedì 16 luglio 2018

Finocchiona IGP e porchetta, dalla Salumeria di Monte San Savino a tutto il mondo


Sono passati più di 50 anni da quando la saracinesca di quella che era una macelleria di quartiere fu alzata. Oggi quel negozio è diventato un’azienda Florida, alla cui guida c’è un giovane imprenditore.
“Due generazioni si sono avvicendate qui”, spiega Alessandro Iacomoni, proprietario della Salumeria di Monte San Savino. “La storia della mia famiglia è legata a questa azienda”. E ancora si ricorda bambino, durante la sagra della porchetta  savinese, mentre curiosava dietro al bancone del padre per vedere da vicino come si svolgeva il concorso per la porchetta migliore.
Oggi, pur restando l’attaccamento alla tradizione e al territorio, la Salumeria ha cambiato volto. Non è più un’impresa familiare: dà lavoro a oltre 40 persone, guarda con ambizione e con ottimi risultati ai mercati esteri, e per alcuni prodotti è divenuta leader del settore. Tanto da vincere premi anche in Inghilterra.




"I nostri prodotti rappresentano il territorio – spiega Iacomoni – e le eccellenze che esprime, come porchetta e finocchiona Igp sono tra i nostri prodotti di punta”. Secondo il Consorzio Tutela della Finocchiona, nell’Aretino si producono oltre 281mila chilogrammi del prelibato salume, tanto che Arezzo è la prima provincia in Toscana per produzione. “La maggior parte di questa  produzione – spiega Iacomoni – esce dalla nostra azienda” e va ben oltre la Toscana. “E’ un salume molto apprezzato nei mercati esteri: lo esportiamo in Germania, Belgio e Inghilterra”. Perfino in Nuova Zelanda, da non credere... Il segreto? Filiera corta, carni toscane e italiane e ricerca della qualità in ogni fase della produzione.

“Ma il prodotto che ci ha spinti a fare il salto, da macelleria ad azienda, è stata la porchetta”. A Monte San Savino, patria della gustosa pietanza, distinguersi nella sua produzione è sempre stato un fatto di cui andare fieri. “Abbiamo cinque forni a legna, utilizziamo carne italiana, e poi per il condimento ci affidiamo al finocchio prodotto nel territorio”. Nessun segreto, solo tradizione coniugata con la qualità: un connubio che ha portato,l’azienda a ricevere anche un riconoscimento in Inghilterra.
Ma cosa c’è nel futuro di questa storica azienda? “Stiamo pensando ad un ampliamento. In particolare per la parte della produzione. Ovviamente investiremo nel territorio, sempre qui, in Valdichiana. E poi continuiamo a guardare all’estero. I prossimi mercati nei quali vorremmo entrare sono Giappone e Canada. Servono particolari certificazioni e stiamo già lavorando per averle”.
Intanto la produzione non si ferma: circa due milioni di chili di merce vengono prodotti ogni anno. Comprese finocchiona e porchetta, che rimangono l’emblema di questo territorio.

Il Consorzio Finocchiona IGP promuove frequenti iniziative, come gli eventi di abbinamento a vino Chianti Classico e a birra artigianale, come quella del Birrificio agricolo San Girolamo. 


Alessandro Iacomoni, classe 1977, è anche  il nuovo presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona IGP. Con Iacomoni fanno parte del nuovo organo Fabio Viani, nel ruolo di vicepresidente, e cinque consiglieri: Grazia Gelli, Antonella Gerini, Cristiano Ludovici, Antonio Morbidi e Marco Pisoni. Direttore del Consorzio è Francesco Seghi. 

Il nuovo presidente. Alessandro Iacomoni è fra i presidenti più giovani alla guida dei Consorzi di tutela di prodotti DOP e IGP italiani..  L’obiettivo primario è quello di promuovere e consolidare un prodotto con trend in forte crescita sui mercati nazionali e internazionali,  anche se è recente il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta, ricevuto nell’aprile 2015.

 Nicoletta Curradi 



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