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sabato 16 gennaio 2021

Henry Moore torna a Firenze dopo 50 anni


Sono trascorsi quasi cinquant'anni dalla mostra al Forte di Belvedere che vide protagonista il maestro inglese, Henry Moore con le sue celebri sculture: oggi il  Museo Novecento di Firenze gli rende omaggio con la mostra 'Henry Moore. Il disegno dello scultore'.




La rassegna, curata da Sebastiano Barassi, head of Henry Moore collections and exhibitions e Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, sarà inaugurata lunedì 18 gennaio, giorno della riapertura al pubblico dei musei in Toscana e resterà aperta fino al 18 luglio.
Esposti circa 70 disegni, più alcune grafiche e sculture di Moore. Fulcro della mostra, è stato spiegato, sono le forme naturali, gli animali, ma anche i teschi e la relazione tra il creatore e la materia, esemplificata dai disegni che ritraggono le mani dell'artista.




Nella sala al piano terra, spicca il cranio di elefante proveniente dal suo studio, su cui Moore si è applicato costantemente anche per realizzare una
serie di incisioni ispirate all'anatomia della testa del pachiderma .

Al secondo piano, fino al 30 maggio, il museo propone anche la mostra Henry Moore in Toscana come evento collaterale della rassegna, con una serie di opere, documenti e fotografie che testimoniamo il rapporto dell'artista con la regione.

Per Sergio Risaliti «essere giunti dopo due anni di impegnativa ricerca a creare una collaborazione scientifica con la prestigiosa Henry Moore Foundation per riportare a Firenze le opere del maestro è motivo di vanto e di immensa soddisfazione».
Risaliti ha poi evidenziato «il carattere inedito della selezione delle opere, che consentirà di entrare nel vivo della genesi concettuale e formale del lavoro del grande scultore che qui si palesa grandissimo disegnatore».

Per l'assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi si tratta di un «piccolo segnale di speranza in un momento molto difficile per la cultura
fortemente penalizzata negli ultimi mesi».

Fabrizio Del Bimbo 

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